Cinquantatré anni dopo la prima storica affermazione nel 1968, l'Italia del calcio l'11 luglio 2021 torna a laurearsi campione d'Europa per Nazioni. Gli Azzurri, guidati in panchina dal Ct. Roberto Mancini, con un anno di ritardo a causa del rinvio determinato dalla pandemia mondiale da Covid-19, trionfano ad Euro 2020, il primo torneo continentale itinerante, disputato in 11 città di 10 Stati diversi.
Partiti con il ruolo di outsiders assegnato dai bookmakers, trovano strada facendo fiducia nei loro mezzi, e mentre alcune big, come la Francia, deludono, dopo aver vinto il girone A a punteggio pieno, eliminano in sequenza Austria, Belgio e la temuta Spagna, raggiungendo la finalissima di Wembley contro la super favorita Inghilterra.
Qui completano l'opera con un trionfo ai calci di rigore sul terreno dei padroni di casa. Dopo l'1-1 con cui si chiudono i tempi regolamentari e i supplementari, la lotteria dal dischetto, nonostante gli errori di Belotti e Jorginho, premia gli Azzurri, con un palo di Rashford e le parate decisive di Donnarumma su Sancho e Saka.
Determinante nel successo dell'Italia anche l'apporto dei numerosi collaboratori, appositamente selezionati dal Commissario tecnico: al fianco di Mancini ci sono il vice Alberico Evani, i componenti dello staff tecnico, gli ex compagni di squadra Giulio Nuciari, Fausto Salsano e Attilio Lombardo e l'ultimo arrivato, Daniele De Rossi, il "gemello del goal" del Ct., il capo delegazione Gianluca Vialli, e il Team manager Lele Oriali.