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Italy Euro 2020GOAL

L'Italia e il successo ad Euro 2020: dalla vittoria sulla Turchia ai rigori trionfali di Wembley con l'Inghilterra

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Cinquantatré anni dopo la prima storica affermazione nel 1968, l'Italia del calcio l'11 luglio 2021 torna a laurearsi campione d'Europa per Nazioni. Gli Azzurri, guidati in panchina dal Ct. Roberto Mancini, con un anno di ritardo a causa del rinvio determinato dalla pandemia mondiale da Covid-19, trionfano ad Euro 2020, il primo torneo continentale itinerante, disputato in 11 città di 10 Stati diversi.

Partiti con il ruolo di outsiders assegnato dai bookmakers, trovano strada facendo fiducia nei loro mezzi, e mentre alcune big, come la Francia, deludono, dopo aver vinto il girone A a punteggio pieno, eliminano in sequenza Austria, Belgio e la temuta Spagna, raggiungendo la finalissima di Wembley contro la super favorita Inghilterra.

Qui completano l'opera con un trionfo ai calci di rigore sul terreno dei padroni di casa. Dopo l'1-1 con cui si chiudono i tempi regolamentari e i supplementari, la lotteria dal dischetto, nonostante gli errori di Belotti e Jorginho, premia gli Azzurri, con un palo di Rashford e le parate decisive di Donnarumma su Sancho e Saka.

Determinante nel successo dell'Italia anche l'apporto dei numerosi collaboratori, appositamente selezionati dal Commissario tecnico: al fianco di Mancini ci sono il vice Alberico Evani, i componenti dello staff tecnico, gli ex compagni di squadra Giulio Nuciari, Fausto Salsano e Attilio Lombardo e l'ultimo arrivato, Daniele De Rossi, il "gemello del goal" del Ct., il capo delegazione Gianluca Vialli, e il Team manager Lele Oriali.

  • L'ITALIA DI MANCINI: UN'OUTSIDER AGLI EUROPEI

    L'Italia di Mancini arriva ad Euro 2020 da vincitrice del Gruppo J di qualificazione. Gli Azzurri chiudono con 30 punti frutto di un percorso netto di 10 vittorie, e precedono Finlandia, Grecia, Bosnia, Armenia e Liechtenstein.

    Pur non avendo affrontato un girone proibitivo, le qualificazioni lasciano in dote sensazioni positive anche al Commissario tecnico.

    "L'Europeo è un torneo dove ci sono tantissime squadre molto forti. Le sensazioni sono buone, quelle di avvicinarsi ad una competizione importante. Mi piace l'atmosfera che si è creata nella squadra, quello che i ragazzi giovani sono riusciti a fare in così poco tempo grazie anche all'aiuto dei giocatori più esperti", dichiara Mancini durante il raduno a Coverciano prima dell'inizio degli Europei.

    I tifosi, dopo il mancato accesso alla fase finale dei Mondiali 2018, riscoprono la passione per la Nazionale italiana e si preparano a sostenere gli Azzurri nel loro cammino continentale. E questo è un elemento importante, in quanto il sorteggio inserisce l'Italia nel Gruppo A, assieme a Galles, Svizzera e Turchia, e la formula itinerante della competizione le permette di disputare in casa, allo Stadio Olimpico di Roma, il match inaugurale del torneo e le successive due sfide del girone.

    "Iniziare a Roma questo percorso sarà molto emozionante - dice Leonardo Bonucci, uno dei veterani della squadra -, e secondo me ci darà la spinta giusta per arrivare il più avanti possibile. Metteremo in campo più di noi stessi per regalare a noi e agli italiani un ottimo girone".

    I bookmakers, alla vigilia della competizione, mettono l'Italia in seconda fascia fra gli outsiders, in compagnia di Olanda e Portogallo. La Nazionale azzurra è solo sesta fra le potenziali vincitrici: la grande favorita è la Francia campione del Mondo in carica, seguita dai padroni di casa dell'Inghilterra, dal Belgio, dalla Germania e dalla Spagna.

    La squadra di Mancini ha l'onore di battezzare il torneo itinerante venerdì 11 giugno 2021, alle 21, dopo la cerimonia di apertura con l'emozionante "Nessun dorma" cantato da Andrea Bocelli, e per di più davanti ai suoi tifosi. L'avversario è temibile, la Turchia di Şenol Güneg.

    La gara resta in equilibrio soltanto nella prima frazione. L'Italia, schierata con il 4-3-3 e il tridente offensivo Berardi-Immobile-Insigne, si vede per la prima volta al 18': proprio Insigne ci prova con il destro e mette fuori di poco. Brividi per il portiere turco Çakir al 22': Chiellini svetta in area di testa, ma l'estremo difensore ci arriva e devia in angolo. Ma nella ripresa le offensive dei padroni di casa producono il loro effetto.

    La partita si sblocca al 53': Berardi sfonda sulla destra dell'area e mette al centro un pallone velenoso, sul quale Demiral interviene goffamente, spedendo il pallone alle spalle del proprio portiere. La squadra di Mancini insiste a spingere e al 66' c'è il raddoppio: Spinazzola calcia forte con il destro, la conclusione è centrale ma Çakir non può trattenere il pallone e sulla respinta del portiere è letale il tap-in di Immobile.

    La bella serata d'esordio è completata al 79' da Lorenzo Insigne, che mette il suo sigillo sul match con un destro a giro sul secondo palo, imparabile per l'estremo difensore turco. Italia-Turchia finisce 3-0, con gli Azzurri che si portano subito in vetta al Gruppo A. La nota di colore è rappresentata dall'esultanza in stile Oronzo Canà di Immobile e Insigne, per una promessa fatta al noto attore Lino Banfi.

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  • PRIMI NEL GRUPPO A PUNTEGGIO PIENO

    Superato il primo ostacolo, nelle successive 2 sfide del Gruppo A gli Azzurri di Mancini devono vedersela con Galles e Svizzera. Le due avversarie pareggiano fra loro 1-1 al loro debutto, poi i Dragoni superano 0-2 la Turchia e si candidano come seconda forza del girone.

    Ma sono gli elvetici la seconda squadra ad affrontare l'Italia, sempre nella cornice dell'Olimpico di Roma, mercoledì 16 giugno. Mancini cambia soltanto un giocatore dell'undici titolare, schierando terzino destro Di Lorenzo al posto di Florenzi. Per il resto è confermato il 4-3-3, con Berardi e Insigne ai lati di Immobile.

    L'Italia impone da subito un gran ritmo e al 10' sfiora il vantaggio: cross di Spinazzola e colpo di testa di Immobile che non inquadra lo specchio. Sussulto azzurro al 19': su corner dalla sinistra di Insigne, Chiellini incorna di testa e insacca. Ma il VAR annulla la marcatura dello juventino per un tocco di mano nel contrasto con Akanji. Il centrale classe 1984 de poi uscire al 24', lasciando spazio ad Acerbi, a causa di un problema muscolare.

    Il goal dei padroni di casa è tuttavia questione di minuti, e arriva puntuale al 26': Berardi sfonda sulla destra e offre un assist all'accorrente Locatelli, che dal cuore dell'area di rigore infila Sommer con una precisa deviazione di interno destro. Il numero 5 dell'Italia è in serata di grazia e al 52', imbeccato da Barella, supera per la seconda volta il portiere avversario, stavolta con un gran sinistro dalla distanza che si infila rasoterra sulla sinistra del portiere, e trova la prima doppietta azzurra in carriera.

    La reazione elvetica non produce effetti, con Donnarumma bravo a dire due volte di no da distanza ravvicinata su Zuber e all'89' Immobile chiude i giochi, infilando Sommer con un destro da fuori area su palla offerta Toloi e fissando il punteggio sul 3-0 finale.

    Al fischio finale gli Azzurri esultano per la qualificazione agli ottavi di finale già conquistata, e l'imbattibilità di Donnarumma.

    «La dedica è per la mia fidanzata e per la mia famiglia a casa - dice Locatelli, premiato come man of the match, a 'Sky Sport' nell'immediato post partita -. Bellissimo, è un'emozione veramente grande. Il secondo goal è per tutti gli italiani, che sono a casa, che stanno soffrendo e hanno sofferto. Speriamo ogni 90 minuti che giochiamo di regalare emozioni a loro».

    La fiducia nella squadra cresce, così come l'attenzione mediatica attorno agli Azzurri, e domenica 20 giugno l'asticella sale. L'Italia di Mancini si gioca, sempre all'Olimpico di Roma, il 1° posto nel girone contro il Galles, al momento 2° a 4 punti.

    «È una squadra difficile da affrontare - afferma il Ct. alla vigilia -, sono ormai anni che aleggia nella parte alta del ranking. Sarà una partita dura, da giocare bene, cercando di vincerla».

    Visto il passaggio del turno già acquisito, Mancini opera diversi cambi nell'undici titolare, per testare la condizione del gruppo e dare minutaggio, mantenendo tuttavia invariato il modulo, il 4-3-3. Le risposte saranno all'altezza della situazione. In difesa Donnarumma e Bonucci sono le uniche conferme, con Alessandro Bastoni secondo centrale e la coppia di 'oriundi' italo-brasiliani Tolói ed Emerson ad agire da esterni bassi. A centrocampo c'è il debutto nella competizione dell'atalantino Matteo Pessina e di Marco Verratti, impiegati da mezzali ai lati del playmaker Jorginho. Davanti cambia anche il tridente, con Chiesa e Bernardeschi esterni alti ai lati del 'Gallo' Belotti.

    Dopo un diagonale di Belotti fuori di poco, la gara è indimenticabile soprattutto per il centrocampista atalantino Pessina, che alla prima da titolare in azzurro trova il goal che decide la gara. È il 39' e Verratti mette in area dalla destra una punizione tagliata: il centrocampista trova la deviazione a giro sul primo palo, e batte Ward insaccando nell'angolino opposto, e lasciando esplodere poi tutta la sua gioia nell'esultanza.

    Nel secondo tempo un'altra punizione, stavolta calciata violentemente da Bernardeschi, mette i brividi al portiere gallese, salvato al 53' dal palo esterno. Lo stesso Bernardeschi due minuti dopo viene falciato duramente da Ampadu, che l'arbitro rumeno Hategan non esita a mandare anzitempo negli spogliatoi, estraendo il cartellino rosso. Guadagnata la superiorità numerica, l'Italia amministra il vantaggio di misura, correndo un unico rischio al 77', quando Bale, a tu per tu con Donnarumma, calcia alto.

    Nel finale Mancini, che dopo l'intervallo ha già inserito Acerbi per Bonucci, decide di dare spazio a tutti, e manda in campo anche Raspadori, Cristante, il secondo portiere Sirigu e Castrovilli, gli ultimi due all'esordio assoluto nel torneo. Proprio il romanista Cristante nel recupero calcia da fuori area e costringe Ward alla respinta. L'Italia chiude così imbattuta, a punteggio pieno con 9 punti e senza aver subito nemmeno un goal la fase a gironi di Euro 2020. Con lei passeranno anche Galles e Svizzera, quest'ultima vittoriosa a sua volta 3-1 sulla Turchia.

    «Questo gruppo può fare la differenza - dichiara Federico Chiesa alla stampa -, dobbiamo crederci fino in fondo e possiamo giocarcela con tutti. Merito del tecnico, possiamo sognare».

    I tifosi iniziano a sognare l'impresa. È sotto gli occhi di tutti che Ct. e il suo staff sono riusciti a formare un gruppo solido in campo e fuori. Tutti, prima di rientrare in albergo, intonano "Un'estate italiana", l'inno delle notti magiche dei Mondiali di Italia '90, cantato da Edoardo Bennato e Gianna Nannini, che rivivono nelle imprese dell'Italia di Mancini.

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  • AZZURRI IMPLACABILI: ELIMINATE AUSTRIA, BELGIO E SPAGNA

    Il cammino dell'Italia nella fase ad eliminazione diretta inizia agli ottavi di finale contro l'Austria di Foda. La Nazionale deve abbandonare Roma e l'Olimpico per trasferirsi il 26 giugno nella suggestiva cornice del nuovo Stadio di Wembley.

    "Wembley è uno stadio bellissimo - afferma Insigne -. Da quello che abbiamo visto sull'Austria è una squadra molto fisica. Corrono tutta la partita e vengono a pressare, noi sicuramente non ci faremo condizionare e andremo là a giocare il nostro calcio. Sappiamo che è una partita da dentro o fuori, e che può essere decisa da un episodio, però dobbiamo stare tranquilli e sereni, prepararla come le altre gare e andare a fare una grande partita".
    "Già nel girone erano tutte finali - dichiara Bernardeschi -, da ora in avanti lo saranno ancora di più".

    Nell'iconico stadio londinese ne viene fuori la partita più sofferta dell'intero europeo per la Nazionale italiana, che è anche quella della svolta, che fa capire definitivamente a Mancini e ai suoi ragazzi di poter competere per il successo finale.

    Il Ct. schiera Barella e Verratti mezzali e davanti il tridente 'titolare' composto da Berardi, Immobile e Insigne, ma si riveleranno decisivi i cambi in corsa, a confermare ancora una volta la bontà del gruppo.

    La gara parte subito con toni agonistici elevati: dopo 2 minuti Arnautovic è ammonito per una dura entrata su Barella. Gli Azzurri spingono e creano pericoli in sequenza nei primi 20 minuti: un tiro di Berardi è murato da Schlager, poi Spinazzola colpisce l'esterno della rete, quindi Bachmann neutralizza un destro debole di Insigne, infine Barella al 17' chiama nuovamente in causa il portiere austriaco.

    La difesa austriaca regge l'urto, ma vacilla al 33', quando Immobile ha il tempo per prendere la mira dalla media distanza e con un destro incrociato colpisce l'incrocio dei pali. L'Italia non riesce però a concretizzare la superiorità espressa e nella ripresa la partita cambia.

    L'Austria si conferma ben preparata sul piano fisico e mette alle strette gli Azzurri. Al 52' Alaba sfiora il palo su punizione, dieci minuti dopo è invece una deviazione di Bonucci a salvare Donnarumma su tiro di Sabitzer. Le paure azzurre si concretizzano tutte al minuto 65: su sponda di Alaba, Sabitzer trafigge Donnarumma da posizione angolata sulla sinistra dell'area. Gli austriaci esultano ma è il VAR a salvare l'Italia: l'arbitro inglese Taylor annulla la marcatura per posizione di fuorigioco del centravanti austriaco.

    Altro brivido al 75': contatto nell'area dell'Italia fra Pessina, subentrato a Barella, e Lainer. Sembra rigore ma ancora una volta il VAR interviene a segnalare la posizione irregolare del giocatore austriaco. È lo sliding doors definitivo dell'Europeo dell'Italia, perché da quel momento in poi gli Azzurri avanzeranno con grande convinzione verso la vittoria finale.

    La partita con l'Austria resta inchiodata sullo 0-0 fino alla fine dei tempi regolamentari, ma nei supplementari si rivelano decisi i cambi offensivi fatti dal Ct. nei minuti finali, con gli ingressi di Belotti per Immobile e di Chiesa per Berardi. Proprio l'esterno offensivo juventino sblocca il match al 95': servito sulla destra da Spinazzola, elude l'intervento di Laimer e di controbalzo batte Bachmann con un sinistro incrociato.

    Il portiere si riscatta al 104', quando dice di no ad Insigne su punizione, ma capitola per la seconda volta poco dopo. Assist di Acerbi per Pessina che firma il raddoppio con un sinistro a mezz'altezza. Le due marcature dell'Italia sono sottolineate dall'esultanza sfrenata della panchina, con gli abbracci calorosi fra Vialli e il Ct. Mancini, immagini iconiche e indelebili della manifestazione.

    Sul 2-0 l'Italia cerca di gestire il vantaggio acquisito, l'Austria però reagisce rabbiosamente. Donnarumma deve allungarsi per deviare un velenoso sinistro del nuovo entrato Gregoritsch, e non può nulla al 114' quando Kalajdzic firma di testa il 2-1, ponendo fine all'imbattibilità dell'estremo difensore azzurro. Ma è l'ultima emozione prima del fischio finale di Taylor che sancisce il passaggio dell'Italia ai quarti di finale. Pessina, entrato nella lista dei convocati all'ultimo in sostituzione dell'infortunato Sensi, si scopre fra i protagonisti a sorpresa.

    Lo step successivo è contro il Belgio di Roberto Martínez e dello 'spauracchio' Romelu Lukaku. La sfida si gioca all'Allianz Arena di Monaco di Baviera, in Germania, Paese che evoca felici ricordi per gli Azzurri, venerdì 2 luglio.

    "Il Belgio è una grandissima squadra, è la migliore del ranking da tre anni - sottolinea Mancini alla vigilia della sfida -. Sarà una partita molto dura, ma come tutte le partite, non mi sembra che esistano partite semplici per nessuno».
    "Probabilmente hanno un po' di esperienza in più di noi - dice Immobile - ma sicuramente noi abbiamo più entusiasmo".

    Proprio l'entusiasmo consente all'Italia, da lì in avanti, di andare oltre i propri limiti. Mancini conferma il 4-3-3 con la novità di Chiesa dal 1' al posto di Berardi come esterno destro del tridente offensivo. I Diavoli Rossi spingono nei minuti iniziali ma collezionano solo calci d'angolo, mentre gli Azzurri quando ripartono fanno male, come al 12', quando il VAR annulla una rete di Bonucci per fuorigioco di Chiellini. Il Belgio riprende poi ad attaccare, e sale in cattedra Donnarumma. Il portiere dice di no prima ad una sventola col mancino di De Bruyne al 21', poi 3 minuti dopo ad un diagonale ravvicinato di Lukaku.

    Le parate dell'estremo difensore del Milan danno fiducia alla squadra, che nella seconda metà del primo tempo va due volte a segno. Il vantaggio è una prodezza individuale di Barella al 31': ricevuta palla da Verratti, il centrocampista dell'Inter dribbla nello stretto due avversari e dal vertice dell'area piccola batte Courtois con un destro a mezza altezza.

    Non paga dell'1-0 la squadra di Mancini continua a spingere ed è premiata con il raddoppio al 44': splendido destro a giro di Insigne, che non lascia scampo al portiere belga. Un intervento scomposto di Di Lorenzo su Doku induce l'arbitro sloveno Vincic a concedere un rigore al Belgio, trasformato da Lukaku prima che le squadre vadano a riposo. Ma nella ripresa il risultato non cambia più, anche grazie ad una prestazione difensiva maiuscola di capitan Chiellini: l'Italia di Mancini batte 2-1 il Belgio ed è in semifinale ad Euro 2020.

    "È stata una grandissima partita - dichiara il Ct. a 'Sky Sport' -, meritavamo sicuramente di più e di non soffrire così alla fine. Quando hanno iniziato a buttare palle lì però... Il Belgio è una squadra molto forte, ma noi abbiamo giocato benissimo. Ma non oggi, abbiamo iniziato un po' di tempo fa e stiamo migliorando".

    La nota negativa è rappresentata dal grave infortunio di Spinazzola, uscito in barella a pochi minuti dal fischio finale. L'esterno sinistro sarà sostituito da lì in avanti da Emerson Palmieri. L'entusiasmo fra i tifosi è alle stelle, ora sono davvero in tanti a credere che l'impresa sia possibile. Fra l'Italia e la finalissima c'è però da battere la temuta Spagna di una vecchia conoscenza del calcio italiano, Luis Enrique. Martedì 6 luglio si torna a Wembley in una sfida dalle grandi emozioni e dall'esito incerto.

    "Sappiamo che ci possiamo arrivare - dice Belotti - ma dobbiamo continuare a lavorare tutti uniti e di gruppo e rimanere con i piedi per terra, concentrati verso l'obiettivo in ogni partita".

    Gli Azzurri sanno che con le Furie rosse ci sarà da soffrire, e questa sarà la loro forza. Al centro della difesa agiscono Bonucci e Chiellini, davanti Chiesa parte ancora titolare nel tridente. La squadra di Luis Enrique mantiene un prolungato possesso palla ma fatica a trovare sbocchi offensivi. Oyarzabal smarca al tiro Busquets, che gira a rete ma da buona posizione mette alto di poco. Poi è Donnarumma a dire di no a Dani Olmo al 23', mentre al 44' è l'Italia a sfiorare il vantaggio con Emerson che mette alto di un soffio sopra la traversa.

    I goal arrivano nella ripresa ed è l'Italia a passare al 60' con uno spettacolare tiro a giro di Chiesa, che non lascia scampo a Unai Simón e si infila alla sua sinistra. La Spagna supera però il momento difficile e dopo due errori grossolani di Oyarzabal e Dani Olmo sotto misura, trova il pareggio con Morata all'80', implacabile da distanza ravvicinata su assist filtrante proprio di Oyarzabal. I tempi regolamentari si chiudono sull'1-1 e si va ai supplementari. Qui le Furie rosse sembrano averne di più, ma la difesa e le parate di Donnarumma tengono a galla la barca azzurra. Il punteggio non cambia e si va ai rigori.

    Locatelli finisce il primo penalty, ma poi gli Azzurri non sbagliano più. Segnano Belotti, Bonucci e Bernardeschi, mentre per la Spagna Dani Olmo calcia alto e Donnarumma neutralizza l'esecuzione di Morata. Jorginho trasforma con freddezza il penalty decisivo: l'Italia si impone 5-3 dopo i calci di rigore e vola in finale di Euro 2020, dove se la vedrà con i padroni di casa dell'Inghilterra, che nell'altra semifinale il giorno seguente eliminano ai supplementari la rivelazione Danimarca.

    L'esultanza di tutta la delegazione azzurra è sfrenata. Impossibile contenere la gioia.

    "Credevo nei giocatori che avevamo - dichiara Mancini -, nonostante molti, anzi tutti ci credessero poco. Sapevo che potevamo fare delle buone cose, fino ad ora ci siamo riusciti, siamo felici di aver dato delle bellissime sere agli italiani questo mese ma ne manca ancora una".
    "Dobbiamo aspettare, recuperare le forze perché stasera è stata durissima, la Spagna è una grandissima squadra".
  • LA FINALE DI WEMBLEY: SVANTAGGIO, REAZIONE E TRIONFO AI RIGORI

    L'ultimo atto di Euro 2020 vede dunque l'Inghilterra padrone di casa del Ct. Gary Southgate sfidare l'11 luglio 2021 nel tempio di Wembley l'Italia di Roberto Mancini, capace di ritagliarsi sul campo il ruolo di grande protagonista.

    "È sempre la finale di un Europeo, arrivarci non è semplice - dichiara capitan Chiellini -. È un sogno che abbiamo coltivato in questi anni, che da tre anni portiamo avanti e che il mister ci ha inculcato piano piano nella testa fino a farlo diventare realtà".
    "Bisogna affrontarla con grande concentrazione ma con allegria - dichiara il Ct. Mancini -, è sempre una partita di calcio. Non si può giocare una finale tesi, nervosi, cerchiamo di andare a divertirci perché solo così puoi vincere una finale".

    Fra gli oltre 67 mila spettatori sugli spalti ci sono anche tanti italiani. Gli inglesi si sentono la vittoria in tasca e cantano "It's coming home", riferendosi alla Coppa Henry Delaunay, che in caso di successo dei Tre Leoni tornerebbe a casa dei "Maestri", titolo di cui l'Inghilterra ha amato spesso fregiarsi.

    Ma a parlare è come sempre il campo. Southgate schiera i Tre Leoni con il 3-4-3 e un tridente offensivo che vede il bomber Harry Kane sostenuto da Mount e Sterling come esterni offensivi. Mancini conferma ancora una volta il 4-3-3. In difesa si affida alla solida coppia centrale composta da Bonucci e Chiellini, mentre davanti preferisce Chiesa a Berardi nel tridente con Immobile e Insigne.

    L'inizio di gara è effettivamente shock per gli Azzurri, colpiti a freddo dai padroni di casa: al 2' traversone dalla destra di Trippier, Shaw raccoglie in area e trafigge Donnarumma. L'Italia prova a reagire ma per tutta la prima mezzora trova pochi varchi. La prima occasione degna di nota è al 35': Chiesa conclude un buono spunto personale con un sinistro da fuori area che esce di poco a lato sulla destra.

    La prima frazione si chiude con il vantaggio di misura degli inglesi, ma nella ripresa l'Italia cambia marcia e si lancia in attacco con maggior convinzione. Al 52' palla di Chiesa per Insigne, che da posizione angolata sulla sinistra costringe Pickford a deviare in corner. Al 61' il solito Chiesa scalda i guantoni del portiere inglese: splendida giocata personale conclusa con un destro preciso rasoterra, ma l'estremo difensore si allunga e salva ancora una volta la propria porta.

    Il goal del pareggio è però nell'aria e arriva al 67' dopo un doppio cambio di Mancini, che inserisce Cristante per Barella e Berardi per Immobile, togliendo di fatto il centravanti. Su angolo dalla destra di Berardi, Cristante prolunga di testa sul secondo palo, dove ci arriva in tuffo Verratti, che di testa colpisce il palo su tocco di Pickford. Sulla ribattuta del legno il più lesto di tutti è Bonucci, che ribadisce in rete e si lancia nella sua classica esultanza, con cui invita i tifosi inglesi a "sciacquarsi la bocca".

    Il difensore azzurro a 34 anni e 71 giorni diventa il marcatore più anziano di una finale degli Europei. Sull'1-1 la finale entra nel vivo, tutto può ancora succedere. Proprio Bonucci, con una sua specialità, l'imbuca per le punte, al 73' smarca Berardi davanti a Pickford. Il giocatore del Sassuolo però non si rende conto probabilmente della posizione favorevole e fa la scelta sbagliata, calciando al volo e mettendo clamorosamente sul fondo.

    Chiesa non ce la fa più, accusa un infortunio e viene sostituito con Bernardeschi. Il punteggio resta in equilibrio e le due squadre vanno ai supplementari. Mancini decide di rimettere il centravanti ed inserisce Belotti per Insigne. Poi anche Verratti deve uscire, lasciando spazio a Locatelli. L'occasione più pericolosa capita all'Italia con Pickford che per anticipare Bernardeschi esce male su traversone dalla sinistra di Emerson Palmieri, e concede a Belotti la palla del possibile 2-1, ma 'Il Gallo' non trova la porta. Dall'altra parte Chiellini mette il punto esclamativo sulla sua prova con due grandi recuperi difensivi ai danni di Sterling.

    Il risultato non cambia neanche all'extra-time e la finale di Euro 2020 si decide ai rigori. Dagli 11 metri segnano Berardi, Bonucci e Bernardeschi, mentre gli errori di Belotti e Jorginho sono indolore, perché l'errore Rashford, che colpisce il palo, e le due parate di Donnarumma sui tentativi di Sancho e Saka determinano il trionfo azzurro in casa dei 'Maestri' per 4-3 ai rigori. Il portiere, che inizialmente non si rende conto che la partita è finita, sarà premiato come miglior giocatore del torneo.

    Chiellini alza la Coppa Henry Delaunay, e poi esplode la festa azzurra. I tifosi italiani trasformano il coro iniziale degli inglesi in "It's coming Rome", mentre Bonucci, con affianco Chiellini, è protagonista di uno sfottò che passa alla storia:

    "Ne dovete mangiare ancora di pastasciutta, ancora ne dovete mangiare", dice rivolgendosi ai supporters dei Tre Leoni.

    L'immagine più emozionante è però l'abbraccio in lacrime fra Roberto Mancini e Gianluca Vialli, che sancisce la seconda vittoria agli Europei della Nazionale italiana 53 anni dopo la prima volta.

    "Era una cosa impossibile anche da pensare, ma devo dire che i ragazzi sono stati straordinari. Non ho parole per loro, un gruppo meraviglioso", afferma sorridente e commosso il Ct. azzurro, sugellando un'impresa che resterà impressa nella storia.
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  • IL TABELLINO DELLA FINALE

    Domenica 11 luglio 2021, ore 21

    ITALIA-INGHILTERRA 4-3 d.c.r.

    MARCATORI: 2' Shaw (IN), 67' Bonucci (IT)

    SEQUENZA DEI RIGORI: Berardi (goal), Kane (goal), Belotti (parato), Maguire (goal), Bonucci (goal), Rashford (palo), Bernardeschi (goal), Sancho (parato), Jorginho (parato), Saka (parato)

    ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson Palmieri (118' Florenzi); Barella (54' Cristante), Jorginho, Verratti (96' Locatelli), Chiesa (86' Bernardeschi), Immobile (54' Berardi), Insigne (91' Belotti). A disp. Sirigu, Meret, Pessina, Acerbi, A. Bastoni, Toloi. Ct. R. Mancini

    INGHILTERRA (3-4-3): Pickford; Walker (120' Sancho), Stones, Maguire; Trippier (70' Saka), Phillips, Rice (74' J. Henderson, 120' Rashford), Shaw; Mount (99' Grealish), Kane, Sterling. A disp. Ramsdale, Johnstone, Mings, Coady, Calvert-Lewin, James, Bellingham. Ct. Southgate

    Arbitro: Kuipers (Olanda)

    Spettatori: 67.173