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Simone Inzaghi InterGetty Images

Inzaghi e la scelta di ripartire dall’Al-Hilal: “Non c’era altra squadra che avrei voluto allenare”

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Quello di Simone Inzaghi all’Inter non è stato esattamente l’addio che in molti si sarebbero aspettati.

Dopo quattro anni scanditi da uno Scudetto, due Coppe Italia, tre Supercoppe Italiane e due finali di Champions League raggiunte, sarebbe stato lecito aspettarsi un’uscita di scena diversa.

Invece a farle da contorno sono state prima la storica debacle contro il PSG a Monaco di Baviera e poi quelle parole rilasciate dal CEO dell’Al-Hilal, Esteve Calzada, che hanno raccontato di una decisione già presa da tempo e di una firma di fatto posticipata solo perché c’era una partita importantissima da giocare.

Un’affermazione, quest’ultima, che ha fatto discutere (“Il suo arrivo potrebbe sembrare qualcosa di improvviso, ma in realtà è il frutto di un duro lavoro. Era già tutto deciso”), ma lo stesso Inzaghi, nel presentare la sfida con il Real Madrid, che segnerà il suo debutto sulla sua nuova panchina, ha spiegato con quanta decisione e determinazione abbia deciso di accettare il trasferimento in Saudi Pro League.

  • “SONO USCITO ALLA COMFORT ZONE”

    “L'anno scorso, Jorge Jesus era l'allenatore dell'Al Hilal, e la squadra aveva giocatori eccellenti - le parole riportate da ‘La Gazzetta dello Sport’ - Io ho accettato la sfida e sono uscito dalla mia zona di comfort dopo diversi anni all'Inter”.

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  • “NON C’ERA ALTRA SQUADRA CHE AVREI VOLUTO”

    “Voglio cambiare il mio modo di pensare, il mio stile di gioco e provare cose nuove. Non c'era nessun'altra squadra che avrei voluto allenare. Quindi ho scelto l'Al Hilal”.

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  • "MI MANCHERANNO LE ACCUSE PIÙ INGIUSTE"

    Inzaghi, riguardo alle ultime polemiche relative al suo addio all'Inter e soprattutto alle tempistiche, ha replicato così: "Anche oggi ho ascoltato di tutto, come del resto è successo quando ero all'Inter. Se questo è il prezzo da pagare per questi quattro anni lo pago volentieri. È nulla in confronto al bene che ho ricevuto da tutto il mondo Inter, parlo dei tifosi, della dirigenza, dei calciatori. Dell'Inter so che mi mancherà tutto, anche questo, anche le accuse più ingiuste che mi sono state fatte". Sulla scelta di separarsi dal club nerazzurro ha anche chiarito come fosse condivisa dalla società: "Anche loro erano convinti che la cosa più giusta fosse che le nostre strade, con tanto dolore da parte di tutti, si separassero".

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  • LE PAROLE DI MAROTTA

    Il presidente dell’Inter, Beppe Marotta, prima della partita che ha visto i nerazzurri esordire al Mondiale per Club contro il Monterrey, parlando ai microfoni di DAZN, si è soffermato anche su quanto emerso nelle ore precedenti riguardo all’addio di Inzaghi.

    “La cosa che in questo momento è importante è che si è chiuso un ciclo e se ne è aperto un altro. Non rincorro le voci, ognuno sa quello che ha fatto. Noi siamo grati ad Inzaghi per ciò che ha fatto, l’Inter però va avanti ed ora il testimone è passato a Chivu”.

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  • L’ESORDIO SULLA PANCHINA DELL’AL-HILAL

    Messa alle spalle l’avventura all’Inter, per Simone Inzaghi è arrivato il momento di iniziarne una nuova.

    L’ormai ex tecnico nerazzurro si appresta a fare il suo esordio sulla panchina dell’Al-Hilal e lo farà in un contesto prestigioso come il Mondiale per Club e contro un avversario di rango come il Real Madrid.

    Una sfida, quella che si giocherà all’Hard Rock Stadium in Florida, che dirà molto sulle ambizioni di una squadra che proprio con Inzaghi in panchina punta a tornare a dominare in Saudi Pro League.

    “Giocheremo contro il Real e sappiamo che sarà un match difficilissimo, ma siamo pronti per la sfida”.

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