Quello di Simone Inzaghi all’Inter non è stato esattamente l’addio che in molti si sarebbero aspettati.
Dopo quattro anni scanditi da uno Scudetto, due Coppe Italia, tre Supercoppe Italiane e due finali di Champions League raggiunte, sarebbe stato lecito aspettarsi un’uscita di scena diversa.
Invece a farle da contorno sono state prima la storica debacle contro il PSG a Monaco di Baviera e poi quelle parole rilasciate dal CEO dell’Al-Hilal, Esteve Calzada, che hanno raccontato di una decisione già presa da tempo e di una firma di fatto posticipata solo perché c’era una partita importantissima da giocare.
Un’affermazione, quest’ultima, che ha fatto discutere (“Il suo arrivo potrebbe sembrare qualcosa di improvviso, ma in realtà è il frutto di un duro lavoro. Era già tutto deciso”), ma lo stesso Inzaghi, nel presentare la sfida con il Real Madrid, che segnerà il suo debutto sulla sua nuova panchina, ha spiegato con quanta decisione e determinazione abbia deciso di accettare il trasferimento in Saudi Pro League.




