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Francesco Totti è stato fra i grandi protagonisti dei Mondiali 2006 vinti con l'Italia di Marcello Lippi in Germania. L'ex capitano della Roma, tuttavia, quei Mondiali rischiò seriamente di non poterli giocare a causa di un grave infortunio riportato in campionato.
È la stagione in cui esplode Calciopoli, ma prima ancora che questo succeda, la lotta per la zona Champions è quanto mai serrata. Dietro l'imprendibile Juventus (che sarà poi declassata all'ultimo posto e retrocessa in Serie B con uina forte penalizzazione anche nella stagione successiva) al 2° posto c'è l'Inter con 42 punti, poco dietro Fiorentina e Milan a 40, quindi un soroprendente Livorno a 35 e la coppia Chievo Verona-Roma a quota 30.
Prima di Roma-Empoli, gara in programma il 19 febbraio 2006 allo Stadio Olimpico, i giallorossi di Luciano Spalletti, trascinati dal loro capitano, autore di 15 goal, erano risaliti al 5° posto con 48 punti, mettendo nel mirino la Fiorentina, in quel momento quarta con 50. La gara contro i toscani può essere quella del sorpasso, ed effettivamente lo sarà.
Totti è impiegato nel ruolo di falso nove, con Taddei, Perotta e Mancini sulla trequarti alle sue spalle pronti a inserirsi e a sfruttare gli spazi che si creano. A marcare a uomo Totti è il difensore Richard Vanigli, che per fermarlo non disdegna qualche fallo.
La partita è appena iniziata, quando all'11' quel che accade in campo lascia senza fiato tutti i tifosi in quel momento all'Olimpico e chi segue la gara in tv.
"Mi marca Richard Vanigli, che non è un titolare abituale ma nemmeno un ragazzino, eppure gioca con la foga di chi deve conquistare il posto in squadra. - ricorda Totti nella sua autobiografia 'Un capitano', scritta con Paolo Condò - Tre falli in cinque minuti, sollecito all’arbitro Messina un cartellino giallo; non perché siano violenti, ma se non metti uno stop non giochi più, ogni intervento è un fischio. Niente, si gira dall’altra parte. Immagino che l’ammonizione sia soltanto rimandata, devi prenderti un altro calcio, porta pazienza Francesco…[…]".
Vanigli entra ancora duro sul capitano giallorosso, cui si pianta il piede sul terreno: il perone sinistro fa crack.
"Va esattamente così, un minuto dopo: 6’ del primo tempo e quarto fallo, ammonizione, ma è troppo tardi. Vanigli mi ha colpito da dietro a metà campo. Sarebbe 'soltanto' un altro livido se il piede sinistro non si piantasse nel terreno, restando lì mentre il corpo scivola in avanti passandogli sopra. Mi accorgo del disastro dalla 'caduta' del piede e allora, per la prima volta nella mia vita, capisco cosa sia il panico. Un terrore indicibile, la sensazione precisa e raggelante che sia tutto finito[…]".
Sono attimi di panico. Subito entra in campo lo staff sanitario della Roma, con la chiara sensazione che la situazione sia grave.
"[...] Sono lì che inveisco per dieci secondi e per altri dieci tengo la faccia a terra, poi ricomincio finché Brozzi e Vito e Silio Musa, il fisioterapista, non mi sono addosso, e a loro tre grido: 'Me so’ rotto tutto' ".
Totti, dopo 5 minuti, è caricato su una barella e portato fuori dal campo per essere portato d'urgenza a Villa Stuart per gli esami strumentali. In campo intanto si continua a giocare e al 15' Perrotta trova la rete che regalerà vittoria e 4° posto in classifica alla squadra di Spalletti. Ma l'attenzione di tutti si sposta a quello che accade nella clinica romana. Ancora una volta è Totti a raccontarlo nella sua autobiografia.
(C)Getty Images"La macchina si ferma con un ultimo sospiro metallico, le porte della sala si spalancano e Ilary è lì, sconvolta eppure calma. Ci eravamo salutati al telefono prima del riscaldamento, lei era in macchina con Cristian diretta a Fiumicino perché doveva raggiungere Sanremo per le prove del Festival, che avrebbe presentato di lì a una settimana. Adesso è qui che mi abbraccia, mi bacia e mi dice che Mariani è già arrivato e sta valutando le lastre. Restiamo lì cinque minuti, mano nella mano, con Cristian fra le braccia della tata. Provo a frenarmi, ma è il momento in cui pago tutto lo stress: scoppio a piangere, e piango senza ritegno, consolato da mia moglie. Riesco a ricompormi appena in tempo per l’ingresso in scena del professor Mariani, che senza nemmeno dire ciao agita le radiografie e sentenzia: 'Dieci minuti e la sala è pronta, ti operiamo subito Francesco, io e Santucci' […]".
L'esito degli esami è chiaro e preoccupante: frattura del perone sinistro con lesione della capsula legamentosa del collo del piede. Totti finisce sotto i ferri. L'intervento dura bene 3 ore e gli vengono messi una placca di metallo e 8 viti. L'operazione riesce perfettamente, e al suo risveglio il pensiero va subito lì, ai Mondiali con la Nazionale. Francesco, fissa l'obiettivo:
"Voglio il Mondiale a tutti i costi".
In quel momento sembra un sogno, più che una possibilità. Intanto molti puntano il dito contro Vanigli, l'autore del fallo. Presto, attraverso le immagini, ci si accorge però che è stata una sfortunata casualità legata al piede piantato sul terreno.
"Di quel fallo, ricordo ancora tutto. - ha dichiarato recentemente l'ex difensore a 'lalaziosiamonoi.it' - Cercai l'anticipo, ma non riuscì a prendere il pallone. Totti, però, non l'ho toccato, gli feci perdere l'equilibrio e nella torsione successe quello che successe. Non mi accorsi di cosa accadde dal vivo, anche se Francesco mi stava insultando in tutti i modi. Non riuscivo a capire il motivo lì per lì, poi in sala stampa vidi il replay e ci rimasi veramente male. Non mi ero reso conto che aveva fatto quella torsione e che aveva avuto quel problema alla caviglia".
Consapevole di quanto accaduto, Vanigli volle sentire personalmente lo sfortunato capitano della Roma.
"Dopo quella partita parlai subito con Totti - ha concluso Vanigli, che oggi è il vice di Cristiano Lucarelli al Catania - Mi disse anche lui che non era stato toccato, ma aggiunse che sarei potuto stare più tranquillo dietro di lui senza tentare l’anticipo. Si rese conto che non era stata un’entrata cattiva e l’ho sentito anche durante la riabilitazione ed era molto pacato. Io, purtroppo, fui bersagliato da tanti".
Nonostante siano passati ormai 16 anni, Vanigli è ricordato ancora oggi per quanto accaduto quel pomeriggio all'Olimpico. Totti, invece, fortunatamente, riuscirà a centrare il suo obiettivo: tornerà in campo a San Siro nell'ultima giornata di campionato nel corso della partita contro il Milan, e sarà regolarmente convocato da Marcello Lippi fra i 23 azzurri che prenderanno parte ai Mondiali.
Andando contro le critiche, Lippi in Germania punterà da subito sul capitano della Roma, che non può essere al 100% fisicamente ma gioca al servizio della squadra e agli ottavi di finale segna il rigore decisivo contro l'Australia.
Totti, che troverà conforto e ispirazione nella figura di Gigi Riva, uno che con gli infortuni ha dovuto fare i conti più volte nella sua carriera. La sua presenza sarà preziosa per il numero 10, che, recuperato a tempo di record, il 9 luglio festeggerà con i suoi compagni un trionfo per molti inaspettato.