Nel corso dell'ultima assemblea degli azionisti della Juventus presieduta da presidente, Andrea Agnelli ha parlato della scelta di rassegnare le sue dimissioni.
"Dimettermi non è stata una decisione facile. Mi sono impegnato al massimo per ottenere i risultati ottenuti, in campo e fuori. Sono stati risultati straordinari. È stata una decisione che ho assunto in modo convinto e in piena serenità."
Alla base della scelta di Agnelli c'è la delicata situazione che riguarda il club bianconero e l'inchiesta Prisma sui conti della Juventus. Un tema che il presidente dimissionario affronta nel suo discorso di commiato.
"La società è chiamata a difendere la propria posizione. Io personalmente sono convinto di aver operato bene in questi anni e i rilievi nei nostri confronti non sono giustificati. Ciononostante la società dovrà continuare a tutelare gli interessi del club, e ho ritenuto opportuno fare un passo indietro. Juventus, quindi, viene prima di tutto e di tutti. Fino alla fine".
"C'è stata la critica su un giocatore (Romero ndr), che non ha trovato spazio. Parlarne due anni dopo è diverso rispetto a farlo quando le decisioni vengono prese. In quel momento c'erano Bonucci, De Ligt e Chiellini. Il campo, quindi, l'avrebbe visto col binocolo".
Le dimissioni di Agnelli sono arrivate nella serata di lunedì 28 novembre insieme a quelle di Pavel Nedved e Maurizio Arrivabene.
Maurizio Scanavino, già nominato direttore generale, si appresta ad assumere anche l’incarico di amministratore delegato a partire dal 18 gennaio.


