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Gonzalo Higuain JuventusGetty Images

La Juventus si affida all'ex Higuain: col Real Madrid la sua prova di maturità

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Gonzalo Higuain è nell’olimpo dei grandi centravanti. Non si fa certo fatica a collocarlo tra i migliori cinque uomini goal sul globo terracqueo. Con la Champions League, però, il rapporto non è sempre stato ottimale. Ancor meno quando sulla strada si presenta la sua ex squadra: il Real Madrid.

Il 30enne attaccante argentino, nonostante caterve di reti, considerazione e spessore di livello internazionale, non è mai riuscito a imporsi nell'Europa che conta. Non è accaduto quando giocava con la squadra merengue tra il 2007 e il 2013. Copione analogo con la Juventus.

Una sorta di anatema? Probabile. Il fascicolo dell'ex Napoli con la massima competizione continentale non è certamente un rendiconto felice e roseo. Nella passata edizione della vecchia Coppa dei Campioni, il bomber juventino si è destato dal torpore solamente nella semifinale contro il Monaco, quando nel Principato ha messo a segno una deliziosa doppietta che ha difatti portato la Signora nella capitale gallese. Ecco. Qui la prestazione della punta, unitamente ad un secondo tempo disastroso a tinte corali, non è stato né consistente né pugnace. Da salvare solamente l'illusorio assist per la prodezza di Mandzukic.

Il trofeo, tanto per cambiare, è volato nella bacheca del Real Madrid. Martedì scorso, nel primo quarto di finale, ancora una volta il Pipita non ha inciso. Verissimo che la sua conclusione, parata d’istinto dall'attento Keylor Navas, è stata l’occasione più procace per bucare la rete avversaria. Tuttavia, la prestazione complessiva proposta all'Allianz Stadium ha lasciato parecchio a desiderare. Una Juventus condannata da gravissimi errori individuali, ma Higuain – ancora una volta – non ha inciso sotto porta e, ad ampio raggio, non è quasi mai riuscito a rendersi pericoloso.

Il risultato maturato pare una vera e propria sentenza nei confronti dei campioni d'Italia. Detto questo, la Juventus è chiamata a onorare al massimo il secondo atto. E considerando la squalifica di Dybala, sarà Higuain ad accollarsi sulle spalle – da solo – il peso dell'attacco. Per l'argentino, in preda alla disperazione, è pronto un piano fuori dagli schemi. Insomma, dal numero 9 bianconero ci si attende una prova di maturità in occasione del suo ritorno a Madrid (per la prima volta da rivale). Una gara di coraggiosa e volitiva, atta a spazzare via una sorta di sudditanza psicologica.

La storia, oggi, racconta di due sfide contro il Real Madrid con un bottino pari a zero sussulti. Un ruolino di marcia che di Higuain ha ben poco. Proprio da lui passa il tentativo di riscossa della Juventus. I miracoli, alle volte, accadono.

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