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Streich furioso: "Senza parole, dopo ogni fallo la Juve allontanava il pallone"

Il Friburgo esce dall'Europa League dopo la doppia sconfitta nei due match degli ottavi contro la Juventus. K.o allo Stadium per il goal di Di Maria, la formazione tedesca è stata sconfitta anche in casa causa rigore di Vlahovic e rete di Chiesa allo scadere.

Un match che ha visto diversi episodi da moviola e polemiche da parte di mister Christian Streich nel post gara.

All'allenatore del Friburgo non sono andati giù diversi episodi della gara contro la Juventus, tra cui il retropassaggio di Locatelli verso Szczesny per cui i suoi hanno protestato inutilmente nei confronti del direttore di gara Gozubuyuk.

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"Non so perché non sia stato fischiato, era un retropassaggio intenzionale. E' difficile da accettare ma lo facciamo".

Streich non ha però gradito neanche la gestione dei cartellini da parte dell'arbitro:

"Sono senza parole. In entrambe le partite dopo ogni fallo, i giocatori della Juve hanno allontanato il pallone. Sempre. Per me è un mistero assoluto".
"Bisogna lasciare la palla dopo un fallo, non capisco perché non venga sanzionato questo comportamento. Sono senza parole. Se la prendi con le mani dopo un fallo, devi prendere il giallo. Dopo questo comportamento dei giocatori della Juventus, è stato dato un giallo solo dopo 83', a cosa ci serve? Se lo facciamo noi, veniamo sanzionati e ammoniti subito".

Il tecnico del Friburgo, però, vuole dimenticare il prima possibile:

"Certo che mi congratulo con la Juventus per il passaggio ai quarti di finale".

Ora Streich, Grifo e il suo Friburgo si concentreranno sull'ultima parte di campionato, vista la seria possibilità di qualificarsi alla Champions League. A dieci turni dal termine, la formazione bianconera è appaiata al terzo posto con Lipsia e Union Berlino, anche questa eliminata dall'Europa League, in questo caso per mano dell'Union Saint-Gilloise.

Alla quinta partecipazione europea della sua storia, il Friburgo ha comunque raggiunto il miglior risultato di sempre. Ora ha dieci giornate e trenta punti a disposizione per alzare l'asticella e passare dall'inno dell'Europa League a quello della Champions.

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