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Mourinho RomaGetty Images

La Roma accoglie Mourinho: "Sono migliorato molto. Voglio una squadra vincente"

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Due mesi dopo l'annuncio ufficiale, la Roma può finalmente dare il proprio caloroso benvenuto a José Mourinho, atterrato poco prima delle ore 15 all'aeroporto di Ciampino.

Ad attenderlo c'erano circa 2mila tifosi giallorossi assiepati nonostante il grande caldo, oltre ad una delegazione del club che gli ha donato una sciarpa giallorossa (messa orgogliosamente al collo) e un kit con dei gadget tra cui un'agenda personalizzata.

Mourinho ha poi lasciato l'aeroporto a bordo di un'auto per dirigersi verso il centro sportivo di Trigoria dove, come riferito da 'Sky Sport', passerà in isolamento precauzionale i prossimi cinque giorni in attesa della conferenza stampa di presentazione .

Intanto, tramite un post pubblicato sui canali social della Roma, l'allenatore portoghese ha rilasciato le prime dichiarazioni da romanista:

"Quando il primo giorno ho incontrato la proprietà e Tiago Pinto, ho avuto subito delle sensazioni molto positive: questo significa molto per me. Sin dal primo giorno ho avuto voglia che arrivasse il vero primo giorno, cioè il giorno in cui sarei arrivato a Roma. Dopo il primo colloquio ho avuto la sensazione che questo non è il progetto dei Friedkin, non è il progetto di José Mourinho, non è il progetto di Tiago Pinto: questo è il progetto dell’AS Roma. È qualcosa che mi ha colpito particolarmente".

Un progetto declinato al plurale, ai tifosi e agli appassionati giallorossi, e mai al singolare:

"Sono rimasto colpito dal fatto che il signor Friedkin e suo figlio Ryan parlassero in continuazione dei tifosi della Roma. Loro parlavano del club come il club dei romanist e che era per loro che volevano farlo".

Per Mourinho, comunque, bisogna andare oltre i risultati e i numeri delle precedenti stagioni: bisogna abbracciare un concetto più ampio che riguarda il DNA del club, e oltre:

"Un club non si giudica dall’ultima stagione. Un club si giudica da un punto di vista più ampio. E io so molto bene cosa sia l’AS Roma. Conosco la tifoseria, conosco la passione, e se pensi che il progetto sia: Domani arrivo e dopodomani vinciamo, beh, questo non è un progetto. Quello della Roma è un progetto con il quale la proprietà intende lasciare un’eredità per gli anni a venire. Intende fare qualcosa di importante per il club, lavorando a un progetto che sia sostenibile. Vuole creare le basi per il successo".

L'obiettivo fissato dall'allenatore portoghese è quello di vincere e creare una mentalità vincente, senza casi siolati, ma con costanza legata al futuro, passando da quello che è adesso Mourinho: dal suo punto di vista, "migliorato" rispetto all'ultima esperienza in Italia:

"Vogliamo creare una Roma vincente, ma vogliamo anche creare un futuro vincente. Non vogliamo che il successo sia un momento Dopo l’Italia sono andato al Real Madrid, che è stata un’esperienza incredibile, e ho realizzato il mio sogno di vincere in Italia, in Inghilterra e in Spagna. Poi sono tornato in Inghilterra, perché lì c’è la mia famiglia, ed è lì che volevo tornare. Ho addirittura vissuto l’esperienza estrema di portare una squadra in finale e poi di non giocare quella finale. Qualcosa che pensavo non sarebbe mai successo nella mia carriera. E invece è successo."

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