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Ricardo Pepi NXGN GFXGoal

Ricardo Pepi, il ragazzo dei record in MLS che l'Augsburg ha strappato ai top club

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Negli ultimi anni, l’FC Dallas si è imposto come la più importante fucina di talenti del Nord America.

Weston McKennie, Bryan Reynolds, Reggie Cannon, Chris Richards, Tanner Tessman: sono tutti ragazzi usciti dal settore giovanile dell’FC Dallas che poi sono riusciti ad imporsi nei migliori campionati europei, e anche Justin Che dovrebbe presto fare il loro stesso percorso, visto che ha impressionato nella prima metà del 2021 trascorsa in presti al Bayern Monaco.

L’FC Dallas sta quindi diventando una sorta di ‘Ajax d’America’, una società capace di sfornare giovani talenti che, una volta ceduti, vengono subito rimpiazzati da altri ragazzi di pari valore.

L’ultima grande rivelazione proposta dal club texano è Ricardo Pepi, un attaccante che a soli 18 anni sta già battendo dei record in MLS.

La sua ascesa è stata sensazionale e lo stesso FC Dallas, attraverso i propri canali, si è definito il conduttore ufficiale del ‘Ricardo Pepi Hype Train’.

Quella di Pepi è stata un’ascesa repentina, ma preparata e portata avanti con grande cura. E’ per questo che, sebbene sia giovanissimo, ha già tutte le qualità necessarie per esprimersi ai più alti livelli in MLS.

Tra le tante doti, ne ha tra l’altro una necessaria per ogni attaccante: il fiuto per il goal. E lui ne ha tanto. Nel corso della scorsa stagione ha segnato 13 reti in MLS, in poco più di 2000 minuti disputati.

Pepi FC Dallas 2021FC Dallas

L’attaccante dell’FC Dallas, lo scorso 24 luglio contro i LA Galaxy, è diventato il più giovane giocatore a marcare una tripletta nella storia della MLS.

Non male per un ragazzo che di fatto sta ancora prendendo confidenza con il calcio professionistico. Non ditelo però a lui. E’ infatti convinto che questo non sia altro che l’inizio.

“Uno degli obiettivi che avevo prima dell’inizio della stagione era quello di arrivare a quota 25 reti - ha svelato Pepi a Goal lo scorso luglio - e non è cambiato. E’ a questo che punterò per il resto dell’annata”.

Anche se non ce l'ha fatta, il suo talento non è passato inosservato. Nato a El Paso, Pepi ha iniziato a giocare in tenera età, ispirato da suo padre e da suo nonno. Quest’ultimo, ha ammesso il ragazzo, ha avuto un’enorme influenza sulla sua crescita e forse non è un caso che la sua tripletta da record l’abbia realizzata proprio nel giorno dell’anniversario della morte del nonno.

Pepi si è ritrovato a dover prendere una decisione importante già all’età di 13 anni, quando si è trovato davanti ad un bivio: restare con la sua famiglia e continuare quindi quello che sarebbe stato un normale percorso di crescita, o trasferirsi a Dallas per inseguire il suo sogno.

Ha scelto la seconda opzione, quella più difficile, quello che l’ha messo a dura prova sia dal punto di vista mentale che fisico.

“Sono stato costretto a riscoprirmi maturo a quell'età. Oggi la gente mi dice ‘sei molto maturo per essere un ragazzo di 18 anni’, ma per me la cosa è normale perché ho iniziato questo percorso a soli tredici anni.

Mi sono preso un grosso rischio. Nessuno può garantirti che diventerai un calciatore professionista, ma io sapevo di volere qualcosa. Sapevo di voler diventare un calciatore.

Lavoro duramente ogni giorno, sapendo che ogni sacrificio va ripagato. Ho sentito di dover dare ai miei genitori un motivo per essere orgogliosi di me”.

I migliori talenti sono su NXGN:

I suoi sacrifici sono stati ripagati, e anche piuttosto presto.

Nel 2018, a 15 anni, Pepi ha firmato il suo primo contratto da professionista quando si è unito alla squadra riserve del club, il North Texas SC, nella USL. Il suo esordio è stato di quelli impensabili: subito una tripletta.

In totale ha segnato sette reti nelle sue prime sei presenze in USL, attirando su di sé le attenzioni degli osservatori della prima squadra.

Nel 2019 ha fatto il suo debutto in MLS, a 16 anni e mezzo, e un anno dopo è entrato a far parte in pianta stabile della rosa, realizzando anche i suoi primi due goal nel massimo campionato.

Il 2021 è stato l’anno dell’esplosione definitiva, visto che nella scorsa stagione è stato uno dei migliori attaccanti del torneo.

E’ abile negli spazi e vede la porta. Non è il giocatore più veloce del mondo, ma non ha nemmeno bisogno di esserlo. Nonostante la giovane età, Pepi può già contare su uno straordinario primo tocco e su un’intelligenza calcistica che gli consente di trovare la rete in modi diversi.

Ciò su cui sta ancora lavorando, per sua stessa ammissione, è la fisicità. Alto 185 cm, ha potenzialmente il fisico del grande attaccante, e lo ha sfruttato al massimo a livello giovanile, ma bisogna ancora vedere vedere cosa riuscirà a fare con continuità contro i migliori difensori.

Pepi sta certamente lavorando sulla rapacità in area e sulla lettura del giorno. Ha già dimostrato di saperci fare, ma per raggiungere il livello successivo bisogna saper tenere la palla, far salire i compagni e creare spazi con i propri movimenti.

Per migliorare ancora, trae ispirazione soprattutto da attaccanti del calibro di Erling Haaland e Robert Lewandowski. Il suo stesso allenatore, Luchi Gonzalez, lo ha paragonato proprio alle due gradi stelle della Bundesliga.

“Mi dicono, e me lo ha confermato anche Luchi, che il mio modo di giocare è simile a quello di Lewandowski ed Haaland ed io sento che è così. Cerco di imparare da loro, di capire cosa fanno attraverso dei filmati.

Di Haaland osservo soprattutto il modo di correre, i suoi passaggi, i movimenti in area. Sono questi i suoi punti di forza ed io cerco di apprenderli, imparando il modo per allontanare i difensori avversari”.

Come hanno già fatto le sue due fonti d’ispirazione, anche Pepi si sta trovando a prendere decisioni importanti. La prima l'ha presa in estate, scegliendo di rappresentare la nazionale statunitense invece di quella messicana. A livello giovanile ha vestito le maglie di entrambe la Nazionali a livello giovanile ed è stato preso in considerazione dal commissario tecnico degli USA, Gregg Berhalter per la Gold Cup. A settembre ha fatto il suo esordio e nelle prime due partite ha segnato 3 goal.

A livello di club, ha invece legato il suo futuro all’FC Dallas firmando un contratto quinquennale, ma la cosa non ha impedito alle società europee di mettersi sulle sue tracce. E la scelta è ricaduta, un po' a sorpresa, sull'Augsburg, che milita in Bundesliga ma si trova nei bassifondi della classifica.

Pepi aveva attirato l’interesse dall’Italia, dove sono già arrivati i suoi ex compagni di squadra Reynolds e Tessman, rispettivamente alla Roma ed al Venezia in Serie A, ma tra le società alle quali è stato accostato il suo nome c’era anche il Bologna. E si era già allenato con il Bayern Monaco nell’ambito di una partnership tra il club tedesco e l’FC Dallas.

Erano già in molti a scommettere sul fatto che sarebbe uno dei giocatori più costosi della storia della MLS - e così è stato: per lui il club bavarese ha sborsato 20 milioni di dollari bonus compresi.

“Ci saranno sempre società che vedranno nell’FC Dallas un club capace di far crescere nuovi talenti - ha spiegato - Io personalmente cerco solo di fare del mio meglio giorno per giorno e ogni volta che vengo chiamato in causa. Non sento pressioni particolari, mi sto solo divertendo a giocare per la mia squadra e provo a dare il massimo per l’FC Dallas”.

Tra tutti i giocatori ceduti dal club texano, Pepi potrebbe essere il più difficile da sostituire e questo perché sembra realmente avere tutto per portare il suo calcio ad un altro livello.

Il ‘Ricardo Pepi Hype Train’ sta per lasciare la stazione. Vada avanti finché può.

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