COME GIOCHERANNO LE SQUADRE DI SERIE A: PROBABILI FORMAZIONI
- Atalanta
- Bologna
- Brescia
- Cagliari
- Fiorentina
- Genoa
- Inter
- Juventus
- Lazio
- Lecce
- Milan
- Napoli
- Parma
- Roma
- Sampdoria
- Sassuolo
- Spal
- Torino
- Udinese
- Verona
ATALANTA
(3-4-2-1): Gollini; Toloi, Caldara, Djimsiti; Hateboer, Freuler, De Roon, Gosens; Ilicic, Gomez; Zapata. All. Gasperini
Nessun motivo per cambiare assetto tattico ad una macchina praticamente perfetta: Gasperini continuerà ad affidarsi al 3-4-2-1, con Ilicic e Gomez a supporto di Duvan Zapata. A centrocampo, nelle continue rotazioni di Gasp, sarà praticamente sempre in campo anche il 12° uomo di questa Atalanta, Mario Pasalic, mentre in difesa i mesi di stop collettivo hanno permesso a Mattia Caldara di rimettersi praticamente al pari coi compagni e di insidiare Palomino e Djimsiti per un posto da titolare.
BOLOGNA
(4-2-3-1): Skorupski; Tomiyasu, Danilo, Bani, Dijks; Poli, Dominguez; Orsolini, Soriano, Barrow; Palacio. All. Mihajlovic
Nel Bologna sono principalmente due i ballottaggi che Mihajlovic si porterà dietro nel corso delle giornate: a centrocampo tra Dominguez (che potrebbe trovare maggior spazio in questo finale di stagione) e Schouten, e in attacco tra Barrow e Sansone, con l'ex Atalanta in vantaggio. Attenzione anche al ritorno di Dijks, a lungo fermo per infortunio, destinato a riprendersi il posto sulla corsia mancina in difesa.
BRESCIA
(4-3-1-2): Joronen; Sabelli, Chancellor, Cistana, Martella; Dessena, Tonali, Bisoli; Romulo; Donnarumma, Torregrossa. All. Diego Lopez
Il caso Balotelli tiene banco in casa Brescia: difficile pensare che Mario possa fare ancora parte dei progetti delle Rondinelle ed inevitabilmente il peso dell'attacco ricadrà su Donnarumma. Diego Lopez sembra intenzionato a ripartire dal 4-3-1-2, con uno tra Romulo e Skrabb incaricato di agire da trequartista. A centrocampo scalpita anche Bjarnason, mentre in difesa, seppur entrambi in dubbio per le prime gare, si continuerà a puntare sulla coppia Chancellor-Cistana. Pronti per la sfida contro la Fiorentina Gastaldello ma soprattutto il giovane Papetti, che potrebbe ritagliarsi uno spazio importante.
CAGLIARI
(4-3-3): Cragno; Cacciatore, Pisacane, Ceppitelli, Pellegrini; Nandez, Cigarini, Nainggolan; Pereiro, Simeone, Joao Pedro. All. Zenga
C'è grande curiosità per vedere con che modulo Zenga disegnerà il suo Cagliari: il 3-5-2 e il 4-3-3 sono le due alternative sulle quali il tecnico ha lavorato in queste settimane. Attenzione al ruolo di Nainggolan, che potrebbe avanzare il suo raggio d'azione, ma anche alla candidatura di giocatori come Mattiello e Pereiro, che finora non hanno avuto grande spazio e che potrebbero beneficiare del cambio di allenatore.
FIORENTINA
(4-3-1-2): Dragowski; Lirola, Milenkovic, Pezzella, Dalbert; Duncan, Pulgar, Castrovilli; Ribery; Vlahovic, Chiesa. All. Iachini
Novità tattiche anche per la Fiorentina di Iachini: il ritorno di Ribery apre le porte ad un 4-3-1-2 con il francese libero di svariare sulla trequarti e Chiesa nei panni della seconda punta, al fianco di Vlahovic, ormai davanti a Cutrone nelle gerarchie. Il grande escluso rischia di essere Martin Caceres, penalizzato sulla carta dal nuovo assetto, ma che potrebbe tornare tra i titolari qualora Iachini dovesse optare per la difesa a tre.
GENOA
(3-5-2): Perin; Romero, Soumaoro, Masiello; Ghiglione, Schone, Behrami, Cassata, Criscito; Sanabria, Pandev. All. Nicola
Nicola opterà per la continuità tattica, dando fiducia al 3-5-2. Tante le alternative in difesa, con l'inamovibile Soumaoro al centro del reparto e giocatori come Romero, Masiello, Biraschi e Zapata a completare la linea. Criscito è destinato ad agire da esterno di centrocampo, in mezzo, vista l'assenza di Radovanovic, out fino al termine della stagione, uno tra Behrami e Schone davanti alla difesa, Cassata e Sturaro a inserirsi tra le linee. Davanti la coppia designata è quella formata da Sanabria e Pandev.
INTER
(3-4-1-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Candreva, Barella, Brozovic, Young; Eriksen; Lukaku, Lautaro. All. Conte
Come in Coppa Italia, così in campionato: l'Inter oscillerà tra il 3-4-1-2 (modulo che permette a Conte di integrare ed esaltare Eriksen nel tessuto tattico dei nerazzurri) e il consolidato 3-5-2. Bastoni ha ormai scalzato Godin come terzo centrale titolare, sulle fasce Candreva, Young, D'Ambrosio, Moses e Biraghi permetteranno a Conte di fare turnover visti i tanti impegni ravvicinati. Davanti inamovibile la coppia Lukaku-Lautaro ma le quotazioni di Sanchez sono in rialzo.
JUVENTUS
(4-3-3): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Bonucci, Danilo; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Douglas Costa, Dybala, Ronaldo. All. Sarri
Nessun dubbio sul modulo, qualcosina ancora da registrare sugli interpreti: 4-3-3 per la Juventus di Sarri, che cerca ancora la quadra soprattutto a centrocampo. Bentancur è diventato uno dei primi nomi sulla lista dei titolari, Matuidi è l'equilibratore, e con Pjanic in calo il rientro di Ramsey rischia di sparigliare le carte. Davanti ormai Dybala è nettamente davanti a Higuain, così come Douglas Costa ha staccato Bernardeschi. In difesa almeno all'inizio non ci sarà Alex Sandro, infortunato, al suo posto si giocano una maglia Danilo e De Sciglio.
LAZIO
(3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto, Marusic; Correa, Immobile. All. Inzaghi
Inzaghi dovrà fare i conti con le condizioni fisiche di Lulic, che rischia di essere out per tutto il finale di stagione. A sinistra dunque spazio a Marusic, in vantaggio sullo spagnolo Jony. In difesa Bastos e Patric restano le prime alternative al trio Luiz Felipe-Acerbi-Radu. Nessun dubbio a centrocampo, il reparto che ha fatto le fortune della Lazio in questo campionato. Davanti Immobile verrà affiancato di volta in volta da Correa o Caicedo.
LECCE
(4-3-2-1): Gabriel; Donati, Rossettini, Lucioni, Calderoni; Barak, Petriccione, Deiola; Mancosu, Saponara; Lapadula, All. Liverani
Tanta incertezza sul Lecce di Liverani per questo ultimo blocco di giornate di campionato. Diversi moduli possibili, il 3-5-2 come tentazione maggiore per il tecnico dei salentini. Donati o Rispoli a destra, Lapadula o Babacar in attacco, Majer e Tachtsidis tra le alternative a centrocampo. Chi troverà sicuramente spazio, con ogni assetto tattico, è Saponara, giocatore sul quale i giallorossi fanno grande affidamento per questo rush finale.
MILAN
(4-2-3-1): Donnarumma; Conti, Kjaer, Romagnoli, Hernandez; Kessié, Bennacer; Castillejo, Calhanoglu, Rebic; Ibrahimovic. All. Pioli
Il Milan ha trovato nel 2020 una chiara e riconoscibile identità tattica basata sul 4-2-3-1, modulo che ha consentito a Pioli di valorizzare Bennacer in mediana e di rilanciare giocatori come Castillejo e Calhanoglu. Tutta la differenza del mondo la fa ovviamente la presenza al centro dell'attacco di Zlatan Ibrahimovic: senza lo svedese è Rebic a fungere da riferimento offensivo con l'inserimento di uno tra Paquetà e Bonaventura sulla trequarti. Leao destinato alla panchina, mentre Musacchio era ormai stato scalzato da Kjaer come partner di Romagnoli anche prima dell'infortunio alla caviglia che lo terrà fuori a lungo.
NAPOLI
(4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Hysaj; Fabian Ruiz, Demme, Zielinski; Politano, Mertens, Insigne. All. Gattuso
Ospina più di Meret, Politano e Mertens davanti a Callejon e Milik: sono queste le indicazioni che arrivano da Napoli, dove Gattuso sta pianificando non solo il finale di stagione ma anche il futuro della squadra partenopea. Il 4-3-3 è il modulo di riferimento, i tanti impegni ravvicinati daranno la possibilità al tecnico calabrese di alternare i giocatori a disposizione. Maksimovic ha dimostrato di poter essere una validissima alternativa a Manolas in coppia con Koulibaly.
PARMA
(4-3-3): Sepe; Darmian, Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo; Kucka, Brugman, Kurtic; Kulusevski, Cornelius, Gervinho. All. D'Aversa
Anche per il Parma di D'Aversa il modulo da cui ripartire è il 4-3-3, ma gazie alla duttilità dei suoi centrocampisti il tecnico gialloblù può comunque variare anche in corso d'opera. Gente come Kucka o Kurtic, impiegati anche sulla linea degli attaccanti in alcune occasioni, sarà fondamentale, così come vitale sarà il rientro di Inglese, da considerarsi ormai a disposizione. Fiducia però almeno inizialmente per Cornelius, tra le note liete di questa stagione.
ROMA
(4-2-3-1): Pau Lopez; Bruno Peres, Mancini, Smalling, Kolarov; Veretout, Cristante; Under, Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko. All. Fonseca
Tutto ruota in casa Roma intorno al nome di Zaniolo: Fonseca è stato chiaro, il talento giallorosso tornerà in campo a luglio ed inevitablmente il suo minutaggio sarà gestito con grande attenzione. Le alternative però non mancano: da Under a Mkhitaryan, passando da Pellegrini, Kluivert e Perotti, sono tante le frecce all'arco del tecnico portoghese. A centrocampo si rivedrà Diawara, in difesa ballottaggio aperto sulle corsie laterali con Spinazzola che chiede spazio e Zappacosta ormai arruolabile.
SAMPDORIA
(3-5-2): Audero; Yoshida, Colley, Tonelli; Depaoli, Vieira, Ekdal, Linetty, Murru; Quagliarella, Ramirez. All. Ranieri
Possibili novità tattiche per la Sampdoria di Ranieri: 3-5-2 e 4-4-2 i moduli su cui sta riflettendo il tecnico dei blucerchiati, da valutare soprattutto la presenza nell'undici titolare di Ramirez, giocatore considerato fondamentale in questa corsa salvezza. Perso Barreto, che ha deciso di rescindere in anticipo il contratto che lo legava alla Samp, a centrocampo Thorsby e Jankto restano le prime alternative.
SASSUOLO
(4-2-3-1): Consigli; Toljan, Chiriches, Ferrari, Rogerio; Obiang, Locatelli; Berardi, Djuricic, Boga; Caputo. All. De Zerbi
Turnover prevedibile per il Sassuolo di De Zerbi: sulla trequarti si alterneranno Djuricic e Traoré, in difesa si rivedranno Chiriches e Marlon, al rientro dopo i rispettivi infortuni, ma non ci sarà Romagna (out fino a fine stagione), come terzino sinistro rotazione annunciata tra Rogerio e Kyriakopoulos. Le certezze saranno Ferrari, nel cuore della retroguardia, Locatelli, Berardi, Boga e Caputo.
SPAL
(4-3-3): Thiam; Cionek, Bonifazi, Vicari, Reca; Castro, Valdifiori, Missiroli; Di Francesco, Petagna, Valoti. All. Di Biagio
DI Biagio ha le idee chiare, il 4-3-3 è il modulo che dà maggiori garanzie e che soprattutto permette di valorizzare al meglio Andrea Petagna, l'uomo sulle cui spalle sono appese le speranze salvezza della squadra ferrrarese. Vicari e Zukanovic si giocheranno una maglia al fianco dell'inamovibile Bonifazi, sugli esterni Strefezza e Fares contano di poter entrare spesso nell'undici titolare. In porta, dopo l'infortunio di Berisha, possibile l'impiego di Thiam ma attenzione anche a Letica, sulla via del recupero dopo il problema accusato a fine maggio.
TORINO
(4-4-2): Sirigu; De Silvestri, Izzo, Nkoulou, Bremer; Edera, Rincon, Meité, Berenguer; Zaza, Belotti. All. Longo
Cambio drastico in arrivo per il Torino, che Longo vuole ridisegnare con un offensivo 4-4-2, con due ali a supportare la coppia goal Belotti-Zaza. Berenguer è una certezza, Edera può trovare spazio in questo finale di stagione, così come Millico, vista anche l'assenza di Verdi. Sicuramente ai box fino al termine del campionato sarà Baselli, che verrà sostituito a centrocampo da uno tra Meité e Lukic.
UDINESE
(3-5-2): Musso; Troost-Ekong, Nuytinck, Becao; Larsen, Fofana, Mandragora, De Paul, Sema; Lasagna, Okaka. All. Gotti
Nessuna variazione per l'Udinese di Gotti, con il 3-5-2 a rappresentare ancora una volta il dogma tattico in casa bianconera. La posizione di De Paul può variare, così come saranno inevitabili le rotazioni in attacco tra Lasagna, Okaka e Nestorovski. Ormai recuperato in difesa il brasiliano Samir, che sarà l'alternativa al trio formato da Troost-Ekong, Nutyinck e Becao.
VERONA
(3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Gunter, Kumbulla; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Verre, Zaccagni; Borini. All. Juric
L'assalto all'Europa League non permette esperimenti: è per questo che Juric darà continuità agli uomini maggiormente utilizzati finora e al modulo che ha fatto le fortune dell'Hellas. Intoccabili i tre difensori, a centrocampo Pessina resta il primo cambio, mentre in avanti Borini, grazie alla sua duttilità e all'intercambiabilità con Verre, è in vantaggio su Di Carmine, Stepinski e Pazzini.
