Il calcio greco si ferma. Dopo l'incredibile finale del big match tra PAOK Salonicco ed AEK Atene, che ha visto il presidente di casa Savvidis entrare in campo con una pistola nella fondina, il governo ellenico ha deciso di sospendere a tempo indeterminato la Super League.
E' stato il ministro dello sport, Giorgios Vassiliadis, a confermare tale decisione: dopo una riunione con il primo ministro del paese, Alexis Tsipras, è stato annunciato il blocco di un campionato che in termini di ordine pubblico ha sempre avuto grosse problematiche.
"Per tre anni il governo ha affrontato grandi battaglie per risolvere l'area travagliata del calcio" ha evidenziato Vassiliadis ai cronisti. "Abbiamo ottenuto diverse vittorie e non permetteremo di mandare tutto a monte, di tornare indietro".
Senza le regole non si può andare avanti: "Sono le più importanti, si applicano a tutto e tutti. Per questo abbiamo deciso di interrompere il campionato. Nelle prossime ore inizieranno gli incontri con i calciatori, la federazione, la lega. Siamo in comunicazione aperta con l'UEFA e non torniamo indietro, continuiamo la battaglia per la trasparenza e un calcio migliore".
Dopo le discussioni con la federazione greca si potranno capire meglio i tempi dello stop: "Arriveranno altri annunci in giornata. La cosa importante è andare avanti con lo stop indefinito del campionato, poi vedremo. Dobbiamo attuare regole e norme più severe in materia di sicurezza".
Sul piatto c'è ovviamente l'assurdo ingresso in campo di Savvidis: "Il quadro è chiaro, le sanzioni saranno gravi per tutte. Le immagini della partita di ieri sono scioccanti, la nostra posizione a tal riguardo è chiara".
Nel 2016 campionati e coppe greche erano stati sospesi in seguito a diversi scontri tra tifoserie, mentre nel 2014 per la morte di un tifoso: si tratta dunque del terzo stop nel giro di appena cinque anni. Ciclicamente, purtroppo per tifosi e movimento ellenico, i problemi tornano a galla.