Fuori Berat Djimsiti, dentro Luis Muriel. Sotto di due reti, Gian Piero Gasperini ha provato il tutto per tutto dopo appena mezz'ora. E ha avuto ragione, perché proprio l'attaccante colombiano ha permesso all'Atalanta, nel recupero del primo tempo, di accorciare sull'1-2 contro la Roma.
Muriel, sì. Ma anche l'ex Bryan Cristante ci ha messo del suo. Perché è stata netta, nettissima, la deviazione con cui il centrocampista campione d'Europa ha messo fuori causa Rui Patricio, che peraltro ha toccato a sua volta la palla senza impedire che questa finisse all'interno della propria porta.
Tiro secco di Muriel e tocco decisivo di Cristante, dunque. E quindi, si tratta di goal o autogoal? Il classico caso da fantacalcio, di quelli che possono addirittura decidere una vittoria o una sconfitta.
Un bel problema, perché la conclusione di Muriel è forse diretta fuori dallo specchio della porta, e comunque parabile da Rui Patricio. La sporcatura con il corpo di Cristante, invece, ne modifica completamente la direzione, ingannando il portiere giallorosso e rendendo vano il suo tentativo di parata.
In un primo momento il sito della Lega di Serie A ha assegnato la paternità della rete dell'Atalanta a Muriel. Successivamente ha però modificato la propria decisione, togliendo il goal al colombiano e condannando Cristante: si tratta dunque di autorete.
Cristante, peraltro, ha rischiato di commettere un doppio autogoal. A una ventina di minuti dalla fine ha infatti deviato nella propria porta un colpo di testa di Zapata sugli sviluppi di un angolo di Malinovskyi, venendo però ostacolato alle proprie spalle da Palomino, in fuorigioco. E la rete è stata così annullata per offside dell'argentino.




