E’ iniziato come meglio non poteva il Mondiale di Adrien Rabiot. Il centrocampista della Juventus è stato infatti tra i protagonisti assoluti della sfida che ha visto la Francia trionfare contro l’Australia.
Non solo ha sfornato una grande prestazione, ma la impreziosita con il goal che è valso il momentaneo 1-1 e con l’assist che ha consentito ad Olivier Giroud si segnare la rete del 2-1.
Rabiot, in un’intervista rilasciata a ‘Repubblica’, non ha nascosto la sua soddisfazione.
“Sono contento per me e anche per aver aiutato Olivier a eguagliare il record di goal di Thierry Henry”.
Il centrocampista transalpino ha deciso di non prendere parte ai Mondiali del 2018 perché si rifiutò di fare la riserva. Il debutto a Qatar 2022 ha quindi per lui un sapore speciale.
“Cominciare con un goal e un assist è come un sogno”.
Il contratto che lega Rabiot alla Juventus scadrà al termine della stagione e lui non vuole sbilanciarsi su un’eventuale permanenza in bianconero.
“Non lo so ancora e non è il momento di parlarne”.
Giocare un grande Mondiale potrebbe fare di lui un giocatore ancor più ambito in sede di mercato.
“Senza dubbio queste prestazioni mi aiutano per andare altrove, ma anche per parlare con la Juve. Ma adesso il mio focus è sul Mondiale”.
Intervenuto nel corso di GOALCUP, il format di GOAL Italia sui Mondiali in onda ogni giorno su Twitch, Marco Amelia ha parlato del momento di Adrien Rabiot, rispondendo alle critiche dei tifosi.
"E' tornato il vero Rabiot? Io ogni tanto mi arrabbio con qualche tifoso della Juve mio amico perché questo Rabiot non lo può vedere nessuno dei tifosi della Juventus. Poi ragiono da allenatore e dico: 'Perché Allegri lo fa giocare sempre?'. E valuto e dico: 'Questa caratteristica ce l'ha, quest'altra anche... è un ottimo giocatore'. Poi vanno viste tante dinamiche, ma Rabiot ha struttura fisica, ha una buona tecnica, ha tempi di inserimento, sa segnare: è un giocatore importante. E infatti poi va in Nazionale e gioca: o sono pazzi Allegri o Deschamps, ma non credo. O non riesco a concepire critiche a un giocatore così: perché a un giocatore così che fa mille cose fatte bene e una fatta male non si può dire 'è scarso, non può giocare'. Questa è la critica da bar: da allenatore dico che è un giocatore importante per la Juventus e per la Francia".

