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DIDA AC MILAN 28092005Bongarts

Milan, quando Dida si infortunò in panchina e fu portato via in barella

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Il 2007/08 di Nelson Dida non fu certamente una stagione da incorniciare. Il portierone del Milan, dopo anni di trionfi e di grandi prestazioni, che lo avevano portato ad essere uno dei più forti portieri al Mondo nel triennio 2002-2005, da qualche anno aveva intrapreso la parabola discendente della sua straordinaria carriera.

Dal celebre episodio del bengala nel ritorno del Derby dei quarti di finale di Champions League contro l'Inter, in particolare, l'estremo difensore brasiliano, eroe della finale di Manchester contro la Juventus nel 2003, non riuscirà più a riprendersi completamente.

Dopo la traumatica finale di Istanbul persa contro il Liverpool, il brasiliano nella prima parte del 2005/06 sembra aver perso di colpo molte sicurezze. Gli errori si susseguono e anche le critiche nei suoi confronti. Conclude però l'anno in crescendo e strappa la convocazione del Brasile per i Mondiali 2006.

Il 2006/07 lo vede quindi dover fare i conti con diversi infortuni a ginocchio e spalla, e quando può giocare, le sue prestazioni sono altalenanti. A marzo rinnova il suo contratto con il Milan fino al 2010 e a maggio arriverà la rivincita in Champions League sul Liverpool.

Il peggio per lui sembra finalmente alle spalle, ma si arriva appunto alla stagione 2007/08, che è di fatto l'annus horribilis della carriera da calciatore del brasiliano. A inizio stagione, in verità, Dida sembra dare garanzie, vincendo anche la Supercoppa europea da protagonista. Ma poi arriva un grave errore in campionato con il Siena, che mina nuovamente il fragile equilibrio psicologico del brasiliano, e tornano gli errori. Gravi, in sequenza, che portano via molti punti alla squadra di Carlo Ancelotti.

Dida AC Milan Champions League 100307Getty

Si giunge così alla sceneggiata di Glasgow del 3 ottobre 2007. Un tifoso scozzese invade il terreno di gioco del Celtic Park e avvicinatosi a Dida, lo colpisce in modo lieve. Dopo averlo inseguito per qualche metro, Dida va giù all'improvviso. Viene portato fuori dai sanitari rossoneri e quindi sostituito. L'UEFA gli infligge 2 giornate di squalifica, ma il Milan fa ricorso e tutto si riduce a un turno di stop.

Ripreso il suo posto fra i pali, Dida difende la porta del Milan senza infamia e senza lode fino al 23 dicembre, quando commette un nuovo errore su un tiro dalla distanza di Cambiasso che dà la vittoria ai nerazzurri. Dopo la pausa della Serie A per le festività natalizie, Ancelotti conferma comunque il brasiliano come titolare anche nella penultima di andata contro il Napoli.

Poi però un nuovo infortunio e l'ascesa di Zeljko Kalac lo fanno scivolare nelle gerarchie del tecnico di Reggiolo alle spalle dell'australiano a partire dalla gara successiva contro l'Udinese del 20 gennaio 2008. Il 3 febbraio Dida è a disposizione per la sfida con la Fiorentina, ma si accomoda in panchina, così come con il Siena e anche nella trasferta del Tardini contro il Parma di Domenico Di Carlo.

La gara, che si gioca sabato 16 febbraio 2008, è uno degli anticipi della 23ª giornata e passerà alla storia non per il risultato, uno scialbo 0-0, quanto per l'episodio paradossale che vede ancora Dida come protagonista. Il portiere brasiliano è infatti vittima in quell'occasione di un infortunio grottesco al termine del primo tempo.

Quando il signor Dondarini, l'arbitro della gara, fischia la fine della prima frazione di gioco, il portiere brasiliano si alza per raggiungere gli spogliatoi ma si accorge che qualcosa non va. La schiena è rigida come il marmo e lui non riesce a fare nemmeno un passo. Colpo della strega.

La scena è imbarazzante, i massaggiatori del Milan agiscono a lungo per provare a migliorare la situazione, ma niente. Dida deve abbandonare anzitempo la partita e viene adagiato con cautela su una barella per essere trasportato negli spogliatoi. 

Dida Milan 15022010Getty Images

Mentre la partita riprende, con Ancelotti che incrocia le dita perché l'unico portiere a disposizione, Kalac, non si faccia male, all'interno degli spogliatoi continuano le cure a Dida. Pian piano il dolore ha iniziato a mollare la presa e il portiere brasiliano ha potuto riprendere a camminare e fare rientro a Milano in pullman assieme ai compagni di squadra.

A fine match è lo stesso tecnico rossonero ha diffondere il primo bollettino sulle condizioni dell'estremo difensore.

"Ora Nelson cammina di nuovo, - assicura - si è rimesso in piedi e tornerà a Milano regolarmente col pullman assieme ai compagni".

A causare il colpo della strega, si capirà poi, sarebbero stati il freddo di Parma e i sedili troppo stretti della panchina. Dida per quell'infortunio surreale in panchina resterà fuori oltre un mese, tornando a disposizione di Ancelotti soltanto per la gara del 22 marzo contro il Torino. Fino alla fine di quella stagione, la più negativa della sua carriera, farà la riserva di Kalac.

Resterà in forza al Milan altre due stagioni, riprendendosi anche la maglia da titolare dopo aver risolto i suoi problemi fisici. Saluterà l'Italia nel 2010, lasciando la maglia rossonera dopo aver tagliato il traguardo delle 300 presenze complessive, secondo portiere nella storia del club lombardo dopo Sebastiano Rossi.

Tornato in rossonero come preparatore dei portieri dell'Under 17, è stato promosso in prima squadra nell'estate 2020. Lasciando alle spalle quello strano ricordo di 13 anni fa.

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