C'è bisogno di Gonzalo Higuain. C'è bisogno, spesso e volentieri, di Gonzalo Higuain. E la Juventus , in vista della sfida di questa sera contro il Milan, si affida proprio a lui. Che a San Siro, specialmente contro la sponda nerazzurra, qualche soddisfazione (eufemismo) se l'è tolta.
Meno, invece, sfoggiando la casacca rossonera. Un'avventura fugace sotto il Duomo, culminata nel passaggio al Chelsea. Una prima parte di stagione, 2018-2019, caratterizzata da 22 presenze e 8 goal. Avvio scoppiettante, un rigore fallito - proprio contro la Vecchia Signora - a creare le basi per l'addio nel mercato invernale. Senza troppi rimpianti, per entrambe le parti.
Insomma, il Diavolo non è riuscito a fare del Pipita l'uomo del rilancio. Una grande illusione, nulla più. Un trasferimento andato in porto senza il vero gradimento del diretto interessato, il quale sarebbe rimasto a Torino più che volentieri. E invece, in concomitanza con l'arrivo di Ronaldo, i titoli di coda. Salvo poi, successivamente, rientrare alla base.
Alle prese con una situazione familiare delicata, e con un minutaggio da impreziosire di gara in gara, ora tocca all'argentino. E non potrebbe essere altrimenti, considerando come il connazionale Paulo Dybala sia costretto a saltare per squalifica l'imminente match.
Occhi puntati, quindi, sulle scelte pressoché obbligate di Maurizio Sarri. Il 4-3-3, ormai, è diventato una solida certezza. Ecco perché, in linea generale, alla Continassa gli esperimenti non vanno più di moda. Spazio al pragmatismo, con una qualità di manovra sempre più eccelsa. Il tutto, attendendo ancora la massima esposizione corale.
Non ancora al top della condizione, Higuain dovrebbe comunque partire dall'inizio. A comporre il terzetto offensivo, come ormai da prassi, la staffetta tra Federico Bernardeschi e Douglas Costa. Con quest'ultimo a sperare in una maglia da titolare, sebbene nelle riprese si stia divertendo a giganteggiare all'insegna della manifesta superiorità.
Il 21 juventino nel post lockdwon ha trovato una rete, contro il Lecce, commentata così dal diretto interessato:
" E' stato un periodo brutto, per la pandemia, per la salute di mia mamma, ma ho cambiato qualcosa e ho capito che la squadra aveva bisogno di me. Mi sono messo a disposizione e tutti si sono messi ad aiutarmi. Ora sono felice per il ritorno, ho segnato ".
Sguardo rivolto, poi, al futuro. Sebbene, mai come in questo periodo, conti l'attualità. Il Pipa, prima di prendere decisioni definitive circa le mosse del domani, lavora per vincere altri trofei a tinte bianconere. Lo scudetto, dopo gli stop di Lazio e Inter, è un po' più vicino. E, inevitabilmente, una vittoria sul Milan assomiglierebbe tanto a uno scatto deciso e, probabilmente, decisivo.
Dopodiché, a bocce ferme, sarà il tempo delle decisioni. Con la Juve che, comunque, ha già iniziato a valutare piani alternativi. Non è un mistero, ad esempio, che sotto la Mole stiano lavorando per cercare di arrivare ad Arkadiusz Milik. Strada in discesa con il polacco, mentre con il Napoli la trattativa è ancora tutta da imbastire.
Manovre, queste, che testimoniano come i campioni d'italia in carica stiano pensando concretamente a chiudere definitivamente il capitolo Higuain. Argentina e States spingono, un doppio fronte non scontato ma sicuramente da monitorare.


