Un giorno associato al Monaco, un altro a Flamengo e Glasgow Rangers. Settimane importanti pronte a delineare la prossima avventura di Claudio Marchisio, chiamato a ripartire dopo una stagione trascorsa in Russia a difendere i colori dello Zenit di San Pietroburgo. Il tutto, per non perdere le buone abitudini, conquistando l'ennesimo trofeo. Il tutto, per non perdere le buone abitudini, proponendo prove di livello.
E ora, mettendo nel mirino un'occasione extra lusso, non è un caso che diverse società abbiano bussato alla porta del Principino. Il quale, però, non vuole prendere decisioni affrettate. Da qui, ad esempio, il cortese "no, grazie" rifilato al gruppo Suning, che avrebbe voluto portarlo in Cina. Chiamatele, se volete, questioni di cuore: juventino.
Sempre rimanendo in Asia, ma spostandosi in Giappone, intermediari legati al mercato locale starebbero valutando l'umore dell'ex numero 8 bianconero, affascinato dalla cultura nipponica. Insomma, si vedrà.
Restano, più di ogni altra cosa, le qualità del 33enne centrocampista torinese. Un profilo duttile e raro da scovare, a maggior ragione considerando l'opportunità di poterlo tesserare senza spendere soldi per rilevarne il cartellino. Proprio per questo motivo il cellulare di Marchisio squilla ininterrottamente, a ogni ora del giorno e della notte.
Spazio, intanto, alla condizione atletica. All'insegna della massima professionalità, il mediano piemontese ha dedicato tutta l'estate al duro lavoro dopo l'operazione al ginocchio destro.
Nessuna possibilità, invece, di rivedere Marchisio in serie A con un'altra maglia:
"Voglio rimanere coerente e dico di no anche adesso per le offerte che arrivano dall'Italia. L'unica parte che mi renderebbe felice è continuare all'estero sia come esperienza di vita sia anche e soprattutto come sportiva".
