Un punto di riferimento per i tifosi della Juventus. Al tempo stesso, profondamente rispettato anche dagli avversari. Claudio Marchisio, protagonista di 'Linea Diletta', programma di DAZN condotto da Diletta Leotta, si racconta a tutto tondo.
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Tra aneddoti imperdibili, realtà e progetti futuri. Ma senza dimenticare un passato dannatamente bello e vincente, condiviso - ad esempio - con GianluigiBuffon, di cui l'ex 8 bianconero mantiene un'elevata stima:
"Gigi è una vera bandiera. L'unico, secondo me, mio vero capitano: i portieri vivono una dimensione loro, sono "strani". Anche perché non sono quasi mai in campo con gli altri, hanno un loro allenatore, un allenamento personalizzato, quindi sono sempre tra loro e vivono meno il gruppo. Si dice sempre che i portieri siano un po' "matti" ed eccentrici, ed è vero. Però Gigi, da capitano, anche se viveva meno alcune sfaccettature della squadra e dello spogliatoio, sapeva sempre alzare la guardia quando vedeva qualcosa di cui gli altri non se ne accorgavano. E questa è una dote innata".
Regale dentro e fuori il rettangolo di gioco, Marchisio spiega la nascita del soprannome "Principino", parola diventata sinonimo di Claudio negli anni:
"Il merito è di Federico Balzaretti. Mi presentavo al campo vestito elegante. Mentre molti arrivavano in tuta, con un jeans strappato e una felpa e, quindi, un giorno Federico mi dice: 'Sembri proprio un Principino: tutto bello elegante'. Da lì è partito tutto".


