Questa l'avevamo già sentita. Romelu Lukaku e la Juventus sembrano rappresentare due rette parallele destinate ad andare perennemente ognuno per la propria strada. Mentre, invece, la storia insegna che è perfettamente vero anche il contrario. Come dimostra il primo flirt tra il belga e Madama, pur sfociato in un nulla di fatto.
Estate 2019. Lukaku alla Juventus, Paulo Dybala al Manchester United. Ricordate? Sarebbe potuta diventare tutta un'altra storia. E invece, semplicemente, l'epilogo è confluito nella volubilità della materia. Perché, alla fine della fiera, Big Rom quella volta se n'è andato all'Inter: una precisa richiesta di Antonio Conte, che già in passato aveva fatto di tutto affinché il belga potesse approdare sotto la sua gestione.
Juventus e, appunto, Chelsea. Squadre in cui il tecnico salentino avrebbe voluto portare la potenza dell'attaccante belga già molto tempo prima di poterlo allenare all'ombra della Madonnina. Concetto compreso anche dagli uomini della Continassa che, giustappunto, nell'estate del 2019 hanno pensato concretamente al possente attaccante di Anversa, tanto da procedere spediti verso una fumata bianca naufragata a causa del rifiuto di Dybala all'offerta del Manchester United.
Non è un mistero, a tal proposito, che Lukaku avesse dato la sua disponibilità al trasferimento sotto la Mole, trovando l'intesa economica sull'eventuale contratto (corposo) che avrebbe dovuto portarlo alla corte di Maurizio Sarri, che quell'anno sedeva sulla panchina zebrata. Altro giro, altro sponsor di lusso: Fabio Paratici. L'ex dg bianconero, infatti, ha lavorato alacremente tra lato tecnico ed economico, annusando - ad ampio raggio - un colpaccio.
(C)Getty ImagesStoppato. La Joya ha deciso di rimanere nel capoluogo piemontese, rifiutando così la ricca offerta della sponda rossa di Manchester, che gli avrebbe garantito un contratto attorno agli 11 milioni di euro netti a stagione. L'argentino non ne ha fatto una questione di soldi, bensì di progetto tecnico.
Niente Dybala in Inghilterra. Niente Lukaku alla Juve. Semplice, chiaro e lineare. L'approdo del belga in bianconero è sempre stato condizionato all'umore del centravanti albiceleste. In estrema sintesi, lo scambio avrebbe dovuto comportare anche un beneficio finanziario: la vecchia e cara plusvalenza.
Lukaku, intanto, nel suo primo biennio milanese ha conquistato - eccome - il mondo nerazzurro grazie a numeri, indubbiamente, significativi che hanno garantito all'Inter la possibilità di ritornare sul trono d'Italia nella stagione 2020-2021 dopo un digiuno da Scudetto lungo undici anni. Poi, nell'estate 2021, l'inaspettato addio: il richiamo del Chelsea è stato forte e il belga ha salutato Milano dopo due anni di altissimo profilo per intraprendere una nuova avventura alla corte del suo vecchio club. Il resto, tra un rientro sottotono in Italia e lo strappo delle ultime ore, è storia recente.
La Juve, dal canto suo, aveva pregustato la possibilità di affiancare il belga ad un certo Cristiano Ronaldo per riempire l'area. Un problema datato per la Juve, e teoricamente risolto dall'acquisto di Dusan Vlahovic dalla Fiorentina, ma che grazie all'arrivo di Lukaku sarebbe potuto sfociare nella risoluzione definitiva. Insomma, un'opportunità svanita tra le tempeste del mercato. Ma ora, alle porte, si è presentata la possibilità di rimediare.




