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Lorenzo Tassi Baggio gfxGOAL

Lorenzo Tassi, il talento del Brescia che poteva diventare 'Il Nuovo Baggio' ma si è perso per strada

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Non sempre in Italia i calciatori che a livello giovanile dimostrano grandi potenzialità, una volta fatto il salto in Prima squadra riescono a mantenere le aspettative di chi era pronto a puntare su di loro ad occhi chiuso.

Uno dei casi più eclatanti degli anni Duemila è quello di Lorenzo Tassi, talento cristallino del Settore giovanile del Brescia, che, definito a 15 anni 'Il Nuovo Baggio' da Gino Corioni, debutta anche in Serie A a 16 anni e 99 giorni e successivamente viene acquistato dall'Inter, che riesce a strapparlo al Milan.

I nerazzurri puntano su di lui ma il centrocampista offensivo deluderà clamorosamente le attese. Già a livello di Primavera, pur lansciando intravedere il suo talento, fatica ad emergere e una volta mandato in Serie C a farsi le ossa, non riesce mai ad affermarsi.

Cambia in prestito varie città e maglie, e alla fine l'Inter emette il verdetto: 'Il Nuovo Baggio' Lorenzo non lo diventerà. Viene così ceduto a titolo definitivo, proseguendo una carriera in tono minore rispetto a quello che poteva essere il suo percorso.

IL PUPILLO DI CORIONI E IL PARAGONE CON BAGGIO

Nato il 12 febbraio 1995 a Bovezzo, paesino di settemila anime in provincia di Brescia, Lorenzo Tassi si innamora precocemente del calcio grazie a suo papà, che era stato calciatore nelle Giovanili del Brescia.

Muove i primi passi nell'U.S. Bovezzo, e a soli 6 anni passa all'Unione Sportiva Voluntas di Brescia. All'età di 11 anni, nel 2006, entra quindi a far parte del Settore Giovanile del Brescia, iniziando un percorso folgorante con le 'Rondinelle'. Dotato di una classe cristallina, giocando da fantasista o seconda punta incanta, brucia le tappe.

Punto fermo degli Allievi Nazionali della Leonessa, dopo aver perso il papà nel 2008, a 15 anni è aggregato alla Prima Squadra, guidata da Beppe Iachini,nel ritiro estivo di Storo. A consacrarlo ci sono le parole del presidente Gino Corioni, fra i suoi più grandi estimatori. Che scomoda un paragone pesante:

"Tassi, un classe '95, è fuori dal normale - dichiara il patron del Brescia a metà luglio 2010 -. Spero possa diventare 'Il Nuovo Baggio', verrà in ritiro a Storo con la prima squadra e l'allenatore potrà vederlo subito all'opera".

L'etichetta è di quelle pesanti. Con un look a metà fra il giovane Baggio e l'Enrico Ruggeri dei tempi dei Decibel (capelli neri e riccioluti e occhiali bianchi con lenti scure), il talento bresciano non si monta però la testa, nononostante nei suoi confronti nei mesi precedenti si sia già fatto vivo il Milan, che fiuta l'affare prima delle altre big.

"È un ragazzo di grande qualità - ammette anche Beppe Iachini dopo averlo visto all'opera -. Sono molto curioso di vederlo all’opera con chi ha più esperienza di lui. Dovremo dosarlo, ma se sarà pronto state tranquilli che verrà tenuto in considerazione".
Lorenzo Tassi BresciaGetty

Dopo il ritiro con i grandi, Tassi si divide fra gli Allievi e la Squadra Primavera, e l'11 settembre 2010, fa il suo esordio nella nuova categoria. E il suo è un debutto con i fiocchi: contro l'Albinoleffe, infatti, il fantasista va subito in goal, dando di sé l'immagine di grande predestinato.

Continua a lavorare sodo per emergere e prova a mettere in pratica gli insegnamenti del suo maestro alla Voluntas Brescia, Roberto Clerici, lo stesso di Andrea Pirlo.

"Lorenzo è sempre stato un predestinato - dichiara quest'ultimo a 'La Gazzetta dello Sport' - La classe di Pirlo è unica, ma Tassi è più svelto. In comune hanno l'intelligenza, l'umiltà e la maturità. Andrea è diventato campione del mondo, Lorenzo ha tutto da dimostrare, ma è ancora più precoce".
"Ricordo il torneo di Goteborg, nel 2008 - ricorda Clerici -. Siamo negli spogliatoi prima della finale con una squadra danese, i ragazzi ridono e scherzano. Tutti, tranne Lorenzo. Resta zitto, la testa fra le mani, senza guardare nessuno, finché non gli dico che è ora di andare in campo. Si comincia, Tassi segna 2 goal fantastici in 7 minuti e vinciamo la partita".

Il giovane talento, oltre a indiscusse qualità di palleggio e alla capacità di sfornare passaggi ai compagni, sa finalizzare il gioco, andando alla conclusione con tiri ora potenti e secchi, ora ad effetto, in entrambi i casi imparabili per i portieri.

Nel 2010/11 mette insieme 8 presenze e un goal con la Primavera del Brescia, e il suo talento attira anche le attenzioni delle Rappresentative giovanili azzurre.

L'ESPERIENZA IN MAGLIA AZZURRA

Dopo aver collezionato 3 presenze con la Nazionale Under 16, Tassi all'inizio del 2011 viene convocato dall'Under 17 per il Torneo 'Valentin Granatkin' che si disputa in Russia. A livello di risultati gli Azzurrini non fanno granché, ma la stellina del Brescia fa sorridere il Ct. Pasquale Salerno aggiudicandosi il premio 'Petr Dementiev' destinato al giocatore più tecnico del torneo.

Tassi totalizza 11 presenze e un goal, per poi passare all'Under 18, con cui giocherà un'unica partita contro la Macedonia, oggi Macedonia del Nord, segnando anche in questo caso un goal. Ma quando sembra destinata a spiccare il volo, anche l'avventura con la Nazionale del fantasista si arresta e le speranze in lui riposte non troveranno realizzazione.

Lorenzo TassiGetty

Il DEBUTTO IN SERIE A E IL DUELLO MILAN-INTER

Intanto alla fine del 2011, con il Brescia ormai retrocesso in Serie B e contestato dai tifosi, in un clima particolare arriva il debutto in Serie A dl gioiellino delle Rondinelle. L'occasione è la sfida dell'ultima giornata del torneo contro la Fiorentina: Iachini lo manda in campo al 76' al posto di Antonio Flippini.

"Ho giocato quel quarto d'ora in un clima particolare, difficile - dirà il giovane talento -, il Brescia era già retrocesso e i tifosi presenti al 'Rigamonti' erano imbufaliti con la squadra. E' stata un'esperienza unica che comunque non dimenticherò mai. Sicuramente ho giocato quella gara abbastanza spensierato, ero felicissimo e ho dato tutto"

La procura del ragazzo è presa da Tullio Tinti, lo stesso procuratore di Andrea Pirlo. Dovrebbe essere l'inizio di una carriera sfavillante, resterà invece il punto più alto del percorso calcistico di colui che era stato definito frettolosamente 'Il Nuovo Baggio'. In estate si scatena la corsa ad aggiudicarsi la giovane promessa del Brescia. Il Milan torna a farsi sotto, c'è un interesse della Juventus, ma alla fine a spuntarla è l'Inter.

I nerazzurri chiudono l'operazione proprio nelle ultimissime ore del calciomercato: 2 milioni e mezzo di euro è il costo per rilevare la comproprietà del suo cartellino. Per Tassi sembra l'inizio di una inarrestabile ascesa.

Ma già al suo arrivo ad Appiano Gentile emergono i primi problemi: il centrocampista offensivo è afflitto da una fastidiosa pubalgia, e anche per questo il club milanese sceglie di far fare al ragazzo un approccio progressivo con la realtà nerazzurra.

"Ho ovviamente un sacco da lavorare - ammette - e spero di fare subito bene con l'Inter. Per me è stata una sorpresa, pensavo di rimanere a Brescia ormai, però c'è stata questa offerta e sono più che felice, come ovvio che sia. Spero di fare subito bene con gli Allievi Nazionali di mister Gatti, poi vedremo cosa succederà durante la stagione".

In forza agli Allievi Nazionali conferma le buone impressioni che aveva destato nel Brescia. Nel mese di febbraio 2012 diventa titolare e a marzo vince da protagonista il torneo' Arco di Trento', il più importante per la categoria. A giugno disputa inoltre da titolare le finali del Campionato, dove la marcia dell’Inter è fermata in semifinale Scudetto dall'Empoli.

Attorno il tam tam mediatico non si spegne. Anche il noto giornalista Mario Sconcerti spende parole importanti nei confronti del centrocampista offensivo passato ai nerazzurri sul 'Corriere della Sera':

"Ci sono molti giovani che stanno arrivando. Uno si chiama Tassi, ha debuttato in A la primavera scorsa, l’ha preso l’Inter pagandolo molto. A me sembra un fuoriclasse, tra Baggio e Pirlo".

TASSI NON ESPLODE: DALLA PRIMAVERA ALLA C

Nell'estate 2012 Tassi passa alla Primavera di Daniele Bernazzani e Lorenzo ha modo di allenarsi accanto ai grandi campioni che giocano nella Prima squadra, guidata da Andrea Stramaccioni: ci sono fra gli altri Diego Milito, Maicon, Esteban Cambiasso e Javier Zanetti.

"Ho potuto conoscere tanti grandi campioni - dichiara -, sono entusiasta di quanto mi sta accadendo".

In tanti si aspettano che per Tassi possa arrivare l'esordio in Prima squadra, ma quest'ultimo non ci sarà mai. Il giovane viene sottoposto ad un duro lavoro tecnico e tattico: il suo essere un estroso che può fare più ruoli ma preferisce agire da fantasista puro, rappresenta per molti un limite.

Il suo raggio d'azione viene arretrato e si cerca di trasformarlo in un regista puro o in un tuttocampista. Un po' come accaduto con Pirlo ma in età più matura. È un po' gracilino, essendo alto un metro e 77 centimetri per 63 chilogrammi, e si infortuna facilmente.

Ma Lorenzo si impegna, è determinante ad arrivare all'obiettivo. Contro l'Udinese segna l'unica rete di quella stagione in 15 presenze. Va decisamente meglio nel 2013/14, quando, nonostante gli immancabili infortuni, ormai maggiorenne, realizza 6 goal in 14 apparizioni con la Primavera.

Concluso ormai il percorso nella Primavera, l'Inter decide di mandare il ragazzo a provare il calcio vero in Serie C e inizia a girarlo in prestito, con l'auspicio che presto possa esplodere e consacrarsi definitivamente. Ma l'attesa esplosione non arriva. Negli anni Tassi indossa le maglie di Prato (21 gare) e Savona (16 presenze e una rete) in C, Avellino per sei mesi in Serie B senza mai debuttare,

Successivamente, sempre a titolo temporaneo, torna vicino a casa, indossando la casacca del FeralpiSalò (12 presenze e un goal), poi fa un'esperienza con il Vicenza (22 apparizioni). Tutte le stagioni sono caratterizzate dallo stesso comune denominatore: l'incertezza sul suo ruolo da parte degli allenatori e una costante propensione all'infortunio.

L'ADDIO ALL'INTER E UNA CARRIERA IN TONO MINORE

L'Inter gli dà un'ultima occasione, mandandolo nel 2018 all'Arezzo. Le premesse sembrano buone, ma ancora una volta Tassi, colui che doveva essere 'Il Nuovo Baggio' e si è trasformato in un centrocampista, non trova la sua affermazione. In Toscana fa 10 presenze il primo anno, mentre nel secondo, il 2019/20, è anche sfortunato: trova 2 goal in 22 partite prima che il Covid porti all'interruzione dei campionati.

Il suo rendimento non è sufficiente comunque a convincere l'Inter a puntare ancora su di lui. Il club milanese, dopo 9 anni, 'scarica' il venticinquenne. Ancora abbastanza giovane, Tassi riparte dalla Vis Pesaro, con cui firma a gennaio 2021 e milita per 6 mesi, totalizzando appena 6 presenze.

Nell'estate 2021 scende addirittura in Serie D e firma con gli ambiziosi valdostani del Pont Donnaz Hône Arnad Evançon.

Tassi ha fornito anche buone prestazioni, segnando anche 3 reti nella prima parte della stagione. Sebbene l'età sia ancora dalla sua parte, il talento bresciano, che oggi milita nel Pavia, non è riuscito però a mantenere finora le grandi attese riposte nei suoi confronti.

Al cospetto di un talento cristallino, il centrocampista offensivo, talento del vivaio del Brescia e speranza del futuro dell'Inter, si è perso per strada e ora per lui, erede mancato di Baggio, la risalita non è sicuramente semplice.

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