Lamela MourinhoGetty/GOAL

Lamela a GOAL: "Spero che la Roma e Mourinho vincano la Conference League"

Tra i tanti argentini passati in Italia, che hanno avuto modo di confrontarsi anche con la Nazionale albiceleste, c'è Erik Lamela. Acquistato dalla Roma nel 2011 e rimasto in Serie A per due stagioni, il Coco si è poi trasferito al Tottenham prima e al Siviglia poi.

GOAL ha avuto l'occasione di intervistare Lamela anche a proposito della Roma e di Mourinho, allenatore che l'argentino ha avuto modo di conoscere durante il periodo dell'attuale mister giallorosso al Tottenham. Due vecchie conoscenze che si sono unite.

La Roma sfiderà il Feyenoord per vincere la Conference League la prossima settimana: Lamela spera di poter vedere giallorossi e Mourinho come primi vincitori del nuovo trofeo UEFA.

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"Auguro buona fortuna a tutti i romanisti, giocheranno una finale e non vincono un titolo europeo da molto tempo. Spero che possano conquistare la Conference, raggiungere questo trofeo. Auguro anche il meglio a José. Conosciamo tutti la sua storia da allenatore, speriamo vinca anche questa coppa".

Per Lamela la sua prima stagione al Siviglia non è stata entusiasmante, causa lungo infortunio alla spalla con cui fare i conti. Ma l'ex Roma non è completamente insoddisfatto:

"Come giudico l'annata? Beh, bene. Ovviamente poteva andare meglio, ma per vari motivi sono stato fuori dal campo per molto tempo a causa di un intervento chirurgico ed è diventato un po' complicato. Ora sono tornato a giocare, sono contento. Voglio tornare al livello in cui ero".

30enne dallo scorso marzo, Lamela ha firmato con il Siviglia fino al 2024. Un campionato che vede completamente diverso rispetto alla Premier:

"Sì, onestamente, sì. È un altro tipo di calcio. In quello inglese si attacca un po' di più e gli arbitri lasciano giocare maggiormente. Le partite sono più intense. Qui cercano di giocare di più, la maggior parte delle le squadre provano a prendere palla da dietro. E' un calcio che mi piace giocare".

Lamela è consapevole come il suo status di dribblatore si sia modificato, per essere al servizio della squadra:

"No, beh, oggi è vero che tutti i giocatori cercano di essere più efficaci che altro e si basano di più su ciò che è meglio per la squadra. A volte è meglio giocare semplice. Il calcio si evolve e forse è per questo che questo tipo di talento si vedeva di più prima".

Acquistato dal Tottenham dopo 21 goal in 67 presenza con la Roma, nel 2013, a Londra non è mai riuscito a divenire quel fenomeno totale che tutti si aspettavano. Il motivo? Soprattutto gli infortuni, che non lo hanno mai lasciato in pace nel corso degli anni: il più duro è stato quello del 2016/2017, un k.o all'anca che lo tenne fermo per più di un anno. Non l'unico, purtroppo.

Eppure Lamela, quando possibile, ha avuto modo di deliziare le platee: basti pensare al goal di rabona in Arsenal-Tottenham 2-1 del 2021 che gli è valso il miglior goal dell'anno al FIFA Puskas Award.

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