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Bentancur JuventusGetty Images

La svolta della Juventus passa dal centrocampo: gerarchie da definire

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Gli impegni, sicuramente, non mancano. E presto, prestissimo, vedranno la Juventus protagonista sul doppio binario campionato-Champions League. Dunque, possibilità per tutti. Con un abbraccio caloroso verso il concetto di turnover, argomento caro per gli allenatori ormai obbligati a vivere in sinergia con i tempi dettati dal calcio moderno.

Andrea Pirlo scruta, analizza e decide. Nella testa del tecnico bresciano c'è un calcio aulico, offensivo, ma soprattutto ben organizzato. E, inevitabilmente, l'equilibrio passa dal centrocampo. Reparto in cui, con qualità e genialità, il Maestro s'è reso protagonista di una carriera inimitabile e irripetibile.

Pirlo, quindi, ha scelto di non cercare il suo Pirlo. Come? Innanzitutto cambiando usi e costumi di una rosa abituata a giocare con tre interpreti davanti alla difesa, optando così per due elementi in una sorta di 3-4-1-2 in fase di possesso con conseguente 4-4-2 in non possesso.

McKennie e Rabiot titolari contro Sampdoria e Roma, con risultati a targhe alterne. Bene - a tratti benissimo - alla prima di campionato. Decisamente male alla seconda, con tanto di doppio cartellino giallo rimediato dal francese. 

Le prestazioni vanno contestualizzate e, nello specifico, non è un caso che i mediani siano andati in (grossa) difficoltà all'Olimpico. Vuoi per un assetto un po' troppo offensivo, vuoi per la costante inferiorità numerica patita in mezzo al campo.

In vista delle trasferte di Crotone e Kiev, dunque, Pirlo non dovrebbe proporre cambiamenti drammatici. Sperimentare, a maggior ragione senza aver avuto l'opportunità di faro nell'inesistente pre-campionato, rappresenta la più pura prassi. Sbagliare e correggere. Insomma, non esistono altre strade percorribili.

Sabato, alle 20.45, Madama andrà in scena all'Ezio Scida. E Rabiot, dal canto suo, attende di capire se sarà abile e arruolabile o meno. In tal senso, infatti, tutto dipenderà dalla sentenza su Juventus-Napoli, attesa probabilmente nella giornata di mercoledì.

Attenzione, quindi, alle "retrovie". Con Arthur e Bentancur chiamati a prendersi la Juve. Il brasiliano, in ritardo di condizione, a Roma ha ampiamente dimostrato di poter diventare una pedina imprescindibile. Così come l'uruguaiano, tenuto inizialmente a riposo per via dei tanti impegni disputati nella passata stagione, ma inevitabilmente in prima linea nei pensieri del Maestro.

In definitiva, rotazioni in vista. Tuttavia, con gli occhi puntati sulle gerarchie da definire nel breve e lungo termine. Certo, all'occorrenza anche analizzando le caratteristiche degli avversari, ma con le idee chiare. Ebbene sì, proprio come piace a Pirlo. 

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