Mikael Ishak Lech Poznan Europa LeagueGetty Images

La rivincita dell'ex Parma e Crotone Ishak: è il re dell'Europa League

Mikael Ishak è sempre stato uno dei tanti. Uno dei tanti nel mondo del calcio. E uno dei tanti (meglio: tantissimi) giocatori passati per Parma e per il Parma durante il controverso periodo di Tommaso Ghirardi e Pietro Leonardi, e poi di Giampietro Manenti, culminato con il fallimento del club ducale. Storia triste.

Ve lo ricordate, Ishak con la maglia del Parma? No? Bene: nemmeno noi. Perché l'attaccante svedese, che oggi gioca in Polonia col Lech Poznan, in Emilia è transitato senza fermarsi. Zero presenze, zero opportunità. I gialloblù lo presero nell'estate del 2013 dal Colonia, girandolo immediatamente in prestito al Crotone, in Serie B, dove Ishak tutto sommato si mise discretamente in mostra: 24 partite, 4 reti. Condivideva lo spogliatoio con Bernardeschi, ma anche con il laziale Cataldi, entrambi in prestito in Calabria in quella stagione.

Mikael Ishak CrotoneGetty Images

Pochi anni dopo, Ishak non è più uno dei tanti. Anzi: pare proprio stia vivendo la stagione della vita. In Europa League, dati alla mano, è il migliore: le 8 reti messe a segno fin qui, tra preliminari e fase a gironi, ne fanno il miglior marcatore complessivo della competizione. Addirittura più bravo di Yusuf Yazici, autore di una tripletta a San Siro col Lilla, che i suoi 6 goal li ha timbrati tutti nel proprio raggruppamento.

Doppietta ai lettoni del Valmiera e altra rete all'Apollon nei preliminari, tanto per cominciare. E poi, via coi gironi: altre due doppiette al Benfica (Lech Poznan ko per 4-2) e allo Standard Liegi, battuto per 3-1 in casa, oltre a un goal ai belgi in trasferta. 8 partite, 8 centri. Media altissima, anche se i polacchi a due turni dalla conclusione hanno chances praticamente nulle di approdare alla fase a eliminazione diretta della competizione.

Dal punto di vista personale, anche in campionato le cose non stanno andando male per Ishak: 6 reti in 10 presenze. È lui il miglior marcatore di un Lech Poznan sofferente, piazzato a metà classifica e con 11 punti di ritardo dal primo posto. Ma il meglio di sé, come detto, il ventisettenne attaccante di origini assire lo sta dando in Europa League. Una bella vetrina per provare a tornare nel calcio che conta. Magari in quello italiano, che lo ha sedotto e abbandonato.

Già, perché l'avventura nel nostro paese durò appena una stagione. Ishak faceva parte della Svezia Under 21 che aveva appena partecipato agli Europei di categoria (con tanto di goal all'Italia nel girone di qualificazione), e insomma, un discreto curriculum ce l'aveva già. Tanto da affermare al suo arrivo a Crotone che "in estate ho ricevuto numerose offerte da altre squadre europee ma ho preferito l’Italia. Giocare nel campionato italiano era il mio sogno da bambino".

Il sogno si sarebbe infranto qualche mese dopo, al termine del 2013/14. Quelle 4 reti in Serie B non bastarono per la riconferma. Né da parte del Crotone né da parte del Parma, che lo lasciò andare a titolo definitivo al Randers, in Danimarca. 7 anni dopo, riecco Ishak. Il re dei bomber di Europa League. Una bella rivincita nei confronti di chi non ha creduto in lui.

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