L’ultima partita ufficiale della stagione, per l’Inter coincide anche con una delle più importanti della sua intera storia. La compagine nerazzurra infatti, sabato sera affronterà il Manchester City nell’ultimo atto della Champions League che sancirà quale sarà la squadra che per i prossimi dodici mesi potrà fregiarsi del titolo di campione d’Europa.
La posta in palio è dunque di quelle altissime e lo sa ovviamente molto bene anche Simone Inzaghi che, alla vigilia della gara dell’Ataturk di Istanbul, ha presentato proprio la finale della UEFA Champions League 2022/2023 ai microfoni di 'Sky'.
“E’ una bellissima sensazione essere qui, ce la stiamo assaporando. Sappiamo che il Manchester City è la squadra più forte al mondo, ma giocheremo undici contro undici e abbiamo meritato di essere qui a giocarci le nostre carte. Serviranno cuore e testa, ci saranno dei momenti difficili, ma dovremo restare in partita”.
Il tecnico nerazzurro ha poi parlato della sfida con il Manchester City in conferenza stampa.
“Sappiamo qual è il tipo di partita che dovremo fare. Sappiamo che il Manchester City ha dimostrato di essere la squadra più forte del mondo, ma conosciamo il nostro percorso, siamo orgogliosi di essere arrivati fino a qui e faremo di tutto per giocare una partita con una concentrazione incredibile. Dovremo limitare gli errori perché loro sono molto forti”.
In pochi avevano pronosticato un’Inter in finale di Champions League.
“Quella di domani sarà la cinquantasettesima partita per noi, il nostro è stato un percorso lunghissimo. Le prime cinquantasei partite ci hanno permesso di arrivare a quella di domani. Abbiamo attraversato momenti difficili che ci hanno permesso di crescere. Siamo passati attraverso sconfitte meritate e immeritate, abbiamo perso giocatori importanti per lungo tempo, ma siamo stati bravi ad unirci, ad ascoltare poco e a metterci un impegno folle. Nell’ultimo periodo abbiamo avuto poco tempo per pensare a ciò che avevamo fatto, solo ora stiamo assaporando il momento, ma non ci siamo rilassati, siamo anzi concentratissimi. Cercheremo di combattere centimetro dopo centimetro”.
Una delle chiavi della partita potrà essere il centrocampo.
“Sarà molto importante il centrocampo, ma domani saranno molto importanti le gambe, la testa ed il cuore. Le gambe per fare una corsa in più, la testa per restare lucidi in ogni fase della partita ed il cuore per trovare quelle energie che nemmeno si pensano di avere”.
La finale di Champions League è la partita nella quale si può fare la storia.
“Assolutamente sì. Sappiamo di avere l’opportunità di scrivere la storia del nostro club. Sappiamo che sarà difficile, ma ci proveremo. La parola che ci ha portato qui è ‘insieme’ e insieme tenteremo l’impresa”.
La finale di Champions non è una partita come le altre.
“Già si avvicina e più la tensione sale, ma vedo serenità. Siamo abbastanza tranquilli. Sappiamo cosa rappresenta questa partita per noi, per la società e per i tifosi che non ci hanno mai lasciato soli. Ho la fortuna di allenare un gruppo composto da uomini veri, non li cambierei con nessuno. Sono venti mesi che questa rosa mi regala gioie. Tutti si stanno allenando nel migliore dei modi, abbiamo ancora qualche dubbio legato a qualche giocatore, ma Mkhitaryan e Correa mi sembrano in ripresa. Domani prenderemo ogni decisione”.
Proprio quello legato a Mkhitaryan è uno dei grandi dubbi della vigilia.
“Ieri ha fatto il primo allenamento completo dopo oltre venti giorni, vedremo se utilizzarlo dall’inizio o a gara in corso”.
Il Manchester City ha nell’attacco uno dei suoi punti di forza.
“Lo sappiamo e conosciamo anche la forza di Haaland. Lui sarà uno degli osservati speciali, ma abbiamo preparato qualcosa per tutti. Dovremo essere bravi a limitarli. Anche la loro difesa è solida, concede pochissimo. Hanno cambiato il modo di costruire e di difendersi, ma comune sappiamo chi affronteremo domani e cercheremo di giocare una partita da finale”.
L’Inter sarà chiamata a riscattare anche il calcio italiano.
“Sappiamo che un nostro successo sarebbe importante per il nostro calcio. Mi spiace per Fiorentina e Roma, ora tocca a noi ma comunque credo che si sia fatto un grande percorso europeo. E’ un bel segnale per il nostro movimento”.
Inzaghi si è costruito una solida fama di specialista delle finali.
“Ho giocatori che sanno giocare le partite importanti. Non abbiamo giocatori che hanno fatto finali di Champions, nemmeno l’allenatore ne ha fatte, ma conosciamo le finali. Dovremo essere lucidi perché i particolari fanno la differenza”.



