Verona-Bari 1-4. Una delle solide realtà della Serie A che perde (male, malissimo) in casa contro una neopromossa in Serie B. Se l'Hellas, già fuori dalla Coppa Italia, si lecca le ferite e guarda con preoccupazione all'esordio in campionato, nei Galletti sorridono tutti. Compreso Walid Cheddira, il grande protagonista del colpaccio del Bentegodi.
24 anni, italiano con origini marocchine, Cheddira ha messo a segno una clamorosa tripletta. La prima rete dopo aver fuori Gunter con una bellissima sterzata. La seconda su calcio di rigore. E la terza di rapina, di volontà, di potenza. Un mix micidiale. Senza contare che sempre lui ha propiziato anche il punto del momentaneo 1-1, messo a segno da Folorunsho dopo l'iniziale vantaggio veneto di Lasagna.
Il pomeriggio di Coppa Italia, insomma, è stato tutto suo. E per il momento lo è anche la classifica marcatori. Cheddira ha giocato due partite e ha già realizzato cinque goal, perché una doppietta l'aveva già timbrata nel turno precedente, quello in cui il Bari aveva superato per 3-0 un'altra veneta come il Padova.
Il dato stupefacente, semmai, è un altro: nelle prime due partite della nuova stagione, Cheddira ha già superato il bottino di reti collezionato nel resto del 2022. Da gennaio a luglio era andato a segno quattro volte, sempre in Serie C; in pochissimi giorni, tra il bis al Padova e la tripletta al Verona, ha esagerato, segnando cinque volte in 180 minuti. Da non crederci.
"Spero sia la prima tripletta di una lunga serie - ha detto Cheddira a 'Mediaset' dopo la partita - Però l'importante era la vittoria. Abbiamo dimostrato quello che sappiamo fare".
Il suo allenatore, Michele Mignani, se l'è invece cavata con una battuta:
"Tutti nella vita hanno un giorno di gloria... A parte la battuta, sappiamo che Walid ha qualità, ha fame, ha sempre voglia di migliorarsi. Ascolta sempre e si mette a disposizione della squadra. Speriamo che alcuni goal se li tenga per il campionato".
Già, il campionato. Il Bari esordirà venerdì sera a Parma, in un anticipo che profuma tanto di passato in Serie A. Cheddira partirà dall'inizio, perché dopo cinque reti in pochi giorni è impensabile immaginarlo in seconda fila nelle gerarchie di Mignani. Diverso era il discorso relativo alla scorsa stagione, in cui Walid doveva lottare con i vari Paponi, Simeri e Citro a fianco dell'intoccabile Antenucci.
Parma, peraltro, rappresenta una tappa importante della sua carriera. Anche se non ci ha mai giocato. Nel 2019 i ducali lo hanno scovato nei dilettanti, prima di farlo partire per una serie di prestiti valutativi. Non hanno creduto pienamente in lui e qualche settimana fa lo hanno ceduto a titolo definitivo al Bari. Che ora si gode il suo exploit, sperando, come da augurio di Mignani, che non rimanga un fuoco di paglia.


