In casa Juventus Women è iniziata l’era Joe Montemurro. Con un punteggio altisonante, 12-0, le bianconere superano le maltesi del Birkirkara in occasione della prima amichevole stagionale. Un test, quello di Vinovo, fondamentale per iniziare a preparare nel migliore dei modi i match ufficiali.
L’ex tecnico dell’Arsenal, subentrato a Rita Guarino, si presenta con un 4-3-3 a geometria variabile nel primo tempo, sfoggiando a tratti un 3-3-4 assai offensivo nella ripresa. Out Pedersen, Hyyrynen e Sembrant (lungodegente).
Il primo lampo della stagione juventina lo realizza Cernoia. Dopodiché, sostanzialmente, è purissimo festival del goal: Girelli da dischetto, Caruso, Boattin (doppietta), Bonansea e autorete di Farrugia. Primo tempo che si spegne, così, con le padrone di casa avanti per 7-0.
Nella ripresa, ovviamente, classica girandola di cambi. Debutta l’ex Roma Bonfantini che, dal canto suo, si toglie subito la soddisfazione della gioia personale. Prima dei lei, altra subentrata, Zamanian. Poi Staskova, Girelli, Staskova. Insomma, il netto divario delle squadre propone – come da pronostico – un risultato a senso unico. Ma restano, tuttavia, degli aspetti interessanti da non sottovalutare.
Prioritario il focus sull’assetto tattico, con Montemurro pronto a costruire un’annata calcistica all’insegna del calcio organizzato, aulico e spettacolare. E, poi, impossibile non fare riferimento al discorso atletico. Vitale, questo, per fare in modo che la compagine arrivi con la giusta benzina nel lungo periodo.
Madama, dunque, ha aperto un nuovo ciclo. Chiamato, seppur gradualmente, a sfociare in un’identità ben definita anche in Europa, dopo aver dominato in Italia – in lungo e in largo – negli ultimi quattro anni.
D’altro canto, Montemurro rappresenta una scelta ampiamente ponderata. Proprio come spiegato, in sede di presentazione dell’ex coach dei Gunners, dall’head of Juventus Women, Stefano Braghin.
“Il nostro dovere è pensare il cambiamento. Non stiamo migliorando o cambiando qualcosa che non funziona, stiamo immaginando un nuovo progetto. Cambiamo lo chef per cucinare piatti diversi, ma non perché quello di prima non andava bene. Questo gruppo secondo me ha un potenziale ancora inespresso che vogliamo esplorare con un profilo diverso. Montemurro è un allenatore di esperienza internazionale che ci apre a nuovi orizzonti”.
