Parola d’ordine: accelerare. Smaltita la cocente delusione rimediata in Supercoppa, la Juventus batte l’Udinese e resta là – in zona Champions League – obiettivo vitale tra presente e futuro. Proprio come rimarcato ripetutamente dall’ad Maurizio Arrivabene. A trascinare la Signora ci pensano le reti di Dybala e McKennie, mentre all’Udinese resta una trasferta proibitiva affrontata non nelle migliori condizioni di formazione.
Eufemismo. Allegri, alla 300esima panchina alla guida di Madama, deve fare a meno di Danilo, Bonucci e Ramsey. Mentre il lungodegente Chiesa, out per il resto della stagione a causa della lesione al crociato anteriore del ginocchio sinistro, nei prossimi andrà sotto i ferri nella clinica del professor Finck a Innsbruck. Spazio a Szczesny tra i pali. Difesa formata da Cuadrado, Rugani, De Ligt e Pellegrini. Bentancur e Arthur in mezzo al campo. McKennie, Dybala e Kulusevski alle spalle di Kean. Insomma, una sorta di 4-2-3-1 a geometria variabile. Scelte pressoché obbligate per Cioffi che, dal canto suo, s’affida al 3-5-2. Padelli in porta. Perez, Nuytinck e Zeegelaar dietro. Soppy, Arslan, Walace, Makengo e Udogie a dare vita alla linea metodista. Tandem offensivo formato da Deulofeu e Beto. Out Becao per squalifica.
Dybala. Argomento nell’argomento: con un rinnovo che tarda ad arrivare, nonostante la Joya abbia dato la sua parola a ottobre per il prolungamento fino al 2026. Allora succede che, dal nulla, l’argentino con il suo solito mancino sblocchi l’incontro. Ma la notizia è un’altra, è lo sguardo torbo rivolto alla tribuna. Insomma, chi vuol capire capisca. Padroni di casa in serata compitino, con l’Udinese sul pezzo soprattutto nel fare densità in mezzo al campo e con Beto, sporadicamente, pericoloso.
Non contento della prestazione dei suoi, Allegri all’intervallo opta per due cambi: dentro Locatelli e Bernardeschi, fuori Arthur e Kulusevski. Non che cambi granché. Anzi, con il trascorrere dei minuti gli ospiti acquisiscono ritmo e consapevolezza nei propri mezzi. E’ il solito Beto a impensierire la retroguardia zebrata, con tanta voglia di spaccare il mondo. Tuttavia, grazie a un’ottima palla crossata dal subentrante De Sciglio e ottimizzata sapientemente dalla testa di McKennie, i bianconeri la chiudono a tripla mandata. In definitiva, performance non brillante ma efficace.
IL TABELLINO E LE PAGELLE
JUVENTUS-UDINESE 2-0
MARCATORI: 19’ Dybala, 79’ McKennie
JUVENTUS (4-2-3-1): Szczesny 6.5; Cuadrado 6, De Ligt 6.5, Rugani 6, Pellegrini 5 (56’ De Sciglio 6.5); Bentancur 6.5 (82’ Rabiot s.v.), Arthur 6 (46’ Locatelli 6); McKennie 7, Dybala 7, Kulusevski 5 (46’ Bernardeschi 6); Kean 6 (64’ Morata 6). All. Allegri.
UDINESE (3-5-2): Padelli 6; Perez 6.5, Nuytinck 6, Zeegelaar 5.5; Soppy 5.5 (81’ Success s.v.), Arslan 6 (84’ Samardzic s.v.), Walace 6.5 (81’ Jajalo s.v.), Makengo 6.5, Udogie 6.5 Beto 6, Deulofeu 6 (66’ Pussetto 6). All. Cioffi.
Arbitro: Giua
Ammoniti: Arthur (J), Soppy, Cioffi, Zeegelaar (U)
Espulsi: -




