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Pavel Nedved - Juventus

Juventus, soluzione interna dopo Marotta: Nedved e Paratici con più poteri

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Niente dimissioni, nessuna separazione consensuale. La Juventus, seppur in tono sabaudo, scarica Beppe Marotta e traccia una linea verso una nuova politica dirigenziale. Che, perlomeno nell'immediato, non dovrebbe contemplare l'arrivo di un profilo esterno. Insomma, pura continuità con Pavel Nedved e Fabio Paratici chiamati a prendersi qualche responsabilità in più.

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Alle prese con un'era leggendaria, in zona Continassa hanno optato per il “rinnovamento”. Motivo per cui, oltre al 61enne manager lombardo, saluta anche l'altro amministratore delegato, Aldo Mazzia. Entrambi, infatti, non figureranno nella lista dei consiglieri di amministrazione che verrà presentata domani.

L'assemblea del 25 ottobre, dunque, proporrà diverse novità. E intanto il direttore sportivo Paratici assumerà un potere centrale. Discorso analogo per il vicepresidente Nedved che, dopo un proficuo apprendistato, avrà la possibilità di sviluppare un percorso manageriale fortemente in ascesa. Il tutto, e non potrebbe essere altrimenti, con la supervisione del presidente Andrea Agnelli.

La Signora congeda Marotta dopo otto stagioni intense e, soprattutto, vincenti. Così commentate dal diretto interessato al termine del fresco successo sul Napoli: “Sono stati anni molto belli coronati da successi e la Juventus rimarrà sempre nel mio cuore”. I motivi dell'addio restano top secret. C'è chi dice che Marotta non abbia condiviso l'acquisto di Cristiano Ronaldo, altri parlano di rapporto naufragato tra Agnelli e Marotta nell'ambito della questione ultrà e biglietti. Ipotesi che trovano solo smentite. La sensazione è che ai piani alti abbiano deciso semplicemente di attuare un modus operandi legato al “ringiovanimento”. D'altro canto, si sa, il cambiamento è sempre un atto di coraggio.

Siamo già alla fase successiva, siamo alle dinamiche economiche. Perché, definita la questione monetaria, l'ormai ex ad bianconero lascerà definitivamente il mondo Juve. Il futuro, però, non sarà in FIGC:Smentisco categoricamente che possa entrare tra i candidati, in questo momento è un'esperienza che non mi tocca”. Sullo sfondo Inter, Roma e Napoli. Per ora flebili idee, ma che nelle prossime puntate potrebbero diventare solide realtà.

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