Dopo le dichiarazioni nell'immediato post-partita, Maurizio Sarri ha poi parlato come di consueto anche in conferenza stampa. L'allenatore della Juventus dopo l'eliminazione contro il Lione è apparso parecchio amareggiato.
Ma non ha mai criticato i suoi ragazzi o il suo gioco. Sarri punta per prima cosa il dito contro l'arbitro, a suo modo di vedere inadatto.
"Abbiamo fatto una buona partita, dovevamo rimontare e ci siamo trovati subito sotto per un rigore folle. C’era un fallo su Higuain abbastanza evidente in quell'azione. Sicuramente non è stato un arbitro all’altezza della situazione. Poi siamo stati bravi a rientrare in partita ma abbiamo speso tantissime energie. L'unica recriminazione che possiamo avere è quella di aver sbagliato il primo tempo dell'andata in Francia".
E proprio per la mazzata che ha rappresentato il rigore, l'atteggiamento della Juventus è stato comunque quello di rialzarsi e di crederci fino in fondo.
"Quel rigore per noi, visto che già dovevamo recuperare un risultato di svantaggio, è stato come subire due goal, non uno. Ci poteva portare anche a mollare ed invece i ragazzi io li ho visti rigenerati. Questa eliminazione mi lascia un'amarezza mostruosa. I ragazzi mi sono piaciuti, hanno dato tutto: se non ci fosse questa amarezza sarei contento dei ragazzi".
Adesso si prospetta il famoso e decisivo incontro con il presidente Agnelli, ma Sarri non vuole anticipare nulla all'opinione pubblica.
"Mi state chiedendo di dire a voi prima quello che dirò al presidente, vorrei dirlo prima a lui. Io stasera vado a casa inferocito perché siamo stati eliminati. Poi si faranno valutazioni e ognuno dirà la sua. Io non mi aspetto nulla".