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Juventus Primavera: la prima di Dal Canto termina in pareggio

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La Juventus, in occasione della prima sfida di campionato Primavera 1, non va oltre il pareggio. Allenata da Alessandro Dal Canto, sbarcato in estate sotto la Mole per sostituire Fabio Grosso finito alla guida del Bari in Serie B, la compagine bianconera contro il Bologna ha palesato evidenti limiti strutturali. Terminata a reti inviolate, il 42enne tecnico veneto avrà sicuramente molto da lavorare nel breve e lungo termine.

Siamo ancora molto pastosi e poco pericolosi in avanti – ha commentato Dal Canto al termine delle gara -. Ma è ancora la prima giornata e dobbiamo perfezionarci. Abbiamo cercato poco gli attaccanti con palle verticali sia dai difensori che dai centrocampisti, il Bologna è una squadra che si sa coprire dall'attacco in profondità. E' una cosa che dobbiamo migliorare in fretta, siamo un gruppo che è cambiato pressoché totalmente, è difficile assemblare una squadra in tre giorni; senza dimenticare che abbiamo avuto i nazionali via. Per trovare il necessario affiatamento serve tempo. Al momento non siamo ancora riusciti ad accelerare questo processo, cercheremo di farlo ”.

A Vinovo attualmente si va di 4-3-1-2, ma c'è il sentore che Dal Canto possa affidarsi anche al 4-3-3. Diversi i volti nuovi approdati nel capoluogo piemontese: Manolo Portanova (figlio d'arte del difensore Daniele, ex Bologna); Sandro Kulenovic (attaccante, '99); Cendrim Kameraj (punta, '99); Filippo Delli Carri (altro figlio d'arte, difensore, '99); Alessandro Di Paro (centrocampista, '99); Marco Olivieri (attaccante, '99). I fuoriquota, invece, sono il portiere Mattia Del Favero, il centrale arretrato Alessandro Vogliacco e i mediani Oumar Toure e Simone Muratore, quest'ultimo ai box per infortunio.

Dal Canto, reduce dalla proficua esperienza con la Primavera dell'Empoli, proverà a portare avanti quanto sapientemente costruito dal suo predecessore. E' vero, l'organico è nuovo di zecca, ma l'identità dovrà essere simile. Non a caso, fin dai primi allenamenti, l'allenatore di Castelfranco Veneto ha voluto subito mettere le cose in chiaro, ovvero tanto possesso e, in generale, meccanismi ragionati. I frutti si vedranno più in là, impossibile emettere sentenze dopo un solo turno di campionato.

Menzione speciale per Fabrizio Caligara, 17enne mediano piemontese, tenuto in grande considerazione persino da Max Allegri (convocato per la sfida contro il Chievo Verona). Il mister campione d'Italia, infatti, ha avuto la possibilità di visionare da vicino ripetutamente le qualità di colui che, secondo i progetti della Vecchia Signora potrebbe diventare – attraverso il giusto percorso di crescita – un calciatore importante. Intanto, per evitare brutte sorprese, la Juventus nei mesi scorsi lo ha blindato facendogli firmare il primo contratto da professionista. Parola d'ordine: lungimiranza.

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