L’Inter si aggiudica la sua ottava Coppa Italia. E lo fa con una partita nella partita. Perché il derby d’Italia, mai come in questo appuntamento, ha proposto molteplici sfumature all’interno un macro-tema. Dal paradiso all’inferno, dall’inferno al paradiso. Sorride ancora una volta Simone Inzaghi che, quando vede Juventus, non ammette sconti. Altro giro, secondo trofeo stagionale. Sempre contro la Vecchia Signora.
Allegri opta per il 4-2-3-1, sistema di gioco che aveva ben figurato in termini di prestazione nonostante la sconfitta, in occasione dell’ultimo derby d’Italia disputatosi a Torino. In porta tocca a Perin. In difesa Danilo, De Ligt, Chiellini e Alex Sandro. Zakaria e Rabiot in mezzo al campo. Cuadrado, Dybala e Bernardeschi alle spalle di Vlahovic.
Solito 3-5-2 per Simone Inzaghi. Tra i pali Handanovic. Skriniar, De Vrij e D’Ambrosio nel pacchetto arretrato. Darmian, Barella, Brozovic, Calhanoglu e Perisic a centrocampo. Tandem offensivo formato da Lautaro Martinez e Dzeko.
Nel primo tempo, sostanzialmente, l’Inter si rivela cinica e la Juventus sprecona. I nerazzurri, infatti, alla prima occasione si portano avanti: sugli sviluppi di un corner Brozovic allarga per Barella, che converge verso il centro e lascia partire un destro a giro dal limite che si insacca alla sinistra di Perin. La Vecchia Signora prova a reagire, ma si scontra con la bravura di Handanovic, che è magistrale nel disinnescare in tuffo un mancino non sufficientemente chirurgico di Vlahovic. I bianconeri spingono, tuttavia non sfondano: buone occasioni per De Ligt e Dybala. Mentre l’Inter torna a farsi vedere dalle parti di Perin con un’azione di qualità marchiata Brozovic.
Nella ripresa, invece, a rivelarsi spietata è la Juventus che, prima, la pareggia con una zampata sotto-porta di Morata a ottimizzare la conclusione di Alex Sandro. Poi, innescato da una palla sontuosa di Dybala, è Vlahovic a far esplodere di euforia i settori juventini. Insomma, doppio cazzotto in tre minuti. Finita qua? Neanche per scherzo. Fallo del subentrato Bonucci su Lautaro. Rigore. E Calhanoglu, come da consuetudine, dal dischetto non trema.
Ai supplementari va in scena lo show di Perisic. Glaciale dagli undici metri e, poi, superbo nel blindare il risultato con una rete extra lusso. E’ trionfo nerazzurro.
IL TABELLINO
JUVENTUS-INTER 2-4
MARCATORI: 6’ Barella, 50’ Morata, 53’ Vlahovic, 80’ rig. Calhanoglu, 99’ rig. Perisic, 102’ Perisic
JUVENTUS (4-2-3-1) Perin 6; Danilo 5 (41’ Morata 6.5), De Ligt 5, Chiellini 7 (84’ Arthur 5), Alex Sandro 6 (91’ Pellegrini 6); Zakaria 6 (67’ Locatelli 5.5), Rabiot 6.5; Cuadrado 6, Dybala 6.5 (100’ Kean s.v.), Bernardeschi 6.5 (67’ Bonucci 5); Vlahovic 6.5. All. Allegri
INTER (3-5-2) Handanovic 6.5; D’Ambrosio 5.5 (63’ Dimarco 6.5) (116’ Bastoni s.v.), De Vrij 6, Skriniar 7; Darmian 5.5 (63’ Dumfries 6), Barella 7, Brozovic 7, Calhanoglu 7 (91’ Vidal 6), Perisic 8; Lautaro Martinez 6 (91’ Sanchez 6), Dzeko 5 (63’ Correa 6). All. S. Inzaghi
Arbitro: Valeri
Ammoniti: Locatelli(J), Brozovic (I), Vidal (I)
Espulsi: -




