Più che una traccia di mercato quella ideata da Angel Di Maria e la Juventus somiglia sempre di più a una puntata di Beautiful. E se nella soap opera statunitense la sorpresa è spesso dietro l’angolo, anche la versione sabauda prestata al calcio presto proporrà la macro-scena: quella che tiene incollati gli spettatori al televisore, il momento clou, che nell’immaginario bianconero si riduce esclusivamente a un semplice “sì” da incassare e blindare a tripla mandata.
Che tanto semplice, evidentemente, non è. Perché, se lo fosse stato, a quest’ora il Fideo sarebbe già un calciatore della Vecchia Signora: deposito del contratto a parte, a partire dal 1° luglio, s’intende. Prima una forte accelerazione, poi la frenata. Prima l’ottimismo, poi il pessimismo. Prima il sondare eventuali piani alternativi, poi l’idea – l’ultima – di effettuare una sorta di all-in seguendo le indicazioni di Max Allegri che, stando a radiomercato, avrebbe chiesto ai suoi dirigenti di provarci fino all’ultimo. Insomma, tutto pur di mettere le mani su Di Maria.
Alla Continassa, monitorando costantemente l’umore dell’argentino, hanno accettato il pacchetto completo imposto dal Fideo: soldi, durata del contratto e tempistiche. Non si va oltre l’annuale, in quanto Di Maria curiosamente non sa ancora dove giocherà nella stagione 2022-23, ma ha già le idee chiare per quanto concerne quella successiva: Rosario Central. Con tanto di foto, spoiler, a sottolineare come la voglia di appendere i tacchetti al chiodo respirando l’aria di casa sia (davvero) tanta. Ma c’è di più. C’è che, se alle porte non ci fosse stato l’atipico Mondiale invernale, probabilmente il rientro in Sudamerica sarebbe stato anticipato.
A ogni buon conto, però, Di Maria non si sente vicino al capolinea. E, mettendo nel mirino l’impegno in Qatar con l’Albiceleste, l’obiettivo è uno solo: prepararsi al top, in un campionato top e in una squadra top. Torino, Serie A, Juventus. Questo il piano ideato da Madama, a caccia di un innesto di lusso per sviluppare il 4-3-3, sistema di gioco che sembra aver catturato sensibilmente l’attenzione del tecnico livornese.
In casa bianconera, nelle puntate precedenti, è andato di moda un sostantivo: fastidio. Fastidio per l'attesa snervante di una risposta che non arriva. Fastidio per il dialogo aperto con il Barcellona. Fastidio per le aperture, chiusure e riaperture. In parole povere, fastidio per la situazione, mai per Di Maria. Che, verosimilmente, rappresenta l’unico innesto percorribile – pensando all’élite internazionale – realmente prendibile nella finestra corrente. Gli altri? Nomi validi, certo, ma che non si avvicinano minimamente al pedigree del Fideo. Allora semaforo verde a una sola annata calcistica, vitale per consolidare e sviluppare l’Allegri bis, sposando a tutti gli effetti il concetto di immediatezza.
Di Maria attualmente si trova a Ibiza. Il menù: famiglia, amici, tranquillità e ultime riflessioni. Coloro che si trovano in vacanza sull’isola, e magari avrebbero auspicato di incrociare l’ex PSG al Pacha o all'Ushuaia, rimarranno delusi. E la Juve, intanto, aspetta. Ultima curva, dentro o fuori, ci siamo… Sul serio.


