Un'avventura durata un anno e mezzo. Un'avventura, complessivamente, tra luci e ombre. Emre Can lascia la Juventus e si trasferisce al Borussia Dortmund, con l'obiettivo di rilanciarsi e, soprattutto, di conquistare un posto a Euro 2020.
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Il Borussia Dortmund ha chiuso infatti l'operazione con la Juventus sulla base di un prestito con obbligo di riscatto: cifra totale di circa 30 milioni di euro.
Il centrocampista tedesco saluta i bianconeri con all'attivo 45 presenze e 4 goal, sullo sfondo tanti rimpianti per una storia che avrebbe dovuto seguire tutt'altro copione. Dopo un lungo corteggiamento, infatti, gli uomini della Continassa nel giugno del 2018 erano riusciti a completare l'arrivo - a parametro zero - di un esponente illustre del Liverpool di Jurgen Klopp.
Un pressing convinto, sfociato persino nell'inserimento di una clausola rescissoria da 50 milioni, che sarebbe entrata in vigore a partire dall'estate corrente. Invece, qualcosa non ha funzionato: soprattutto con Maurizio Sarri. Feeling mai scattato tra i due, con l'ex Reds a chiedere esplicitamente la cessione. Accontentato.
Presente e futuro in giallonero, con Emre Can fortemente richiesto da Lucien Favre, a caccia di rinforzi per la sua squadra specialmente in vista degli ottavi di Champions League contro il Paris Saint-Germain.
Sondaggi dalla Premier League, ma con la Bundesliga destinazione preferita. L'ormai ex 23 juventino ha spinto alacremente affinché l'operazione con il Borussia Dortmund andasse in porto, accettando anche un leggero decurtamento dell'ingaggio.




