Pubblicità
Pubblicità
Gaucci Prinz GFXGoal

Gaucci e il tentativo di acquistare Birgit Prinz: una calciatrice a un passo dalla Serie A

Pubblicità

Può una calciatrice giocare in Serie A accanto ai colleghi uomini e competere con questi ultimi senza sfigurare? Sì, almeno secondo Luciano Gaucci, che durante la sua presidenza del Perugia, tenta a più riprese di portare nel massimo campionato italiano delle donne, per dimostrare che possono giocare fianco a fianco agli uomini.

Così, dopo aver affidato nel 1999 per un breve periodo a Carolina Moracela panchina della Viterbese in Serie C1 (l'ex centravanti si dimise dopo poche settimane per le continue intromissioni del patron nel suo lavoro), sul finire del 2003 passa all'offensiva, convinto di riuscire a portare una calciatrice in Serie A.

Il suo non è tanto un improvviso moto femminista, quanto più che altro un modo per far parlare di sé e del Perugia, che dopo un brillante 9° posto finale conquistato nella stagione precedente, e la vittoria della Coppa Intertoto con la qualificazione alla Coppa UEFA, naviga ora nei bassi fondi della classifica, e chiuderà il girone di andata il 18 gennaio in penultima posizione con soli 10 punti, davanti solamente all'Ancona che chiude la graduatoria.

"Nessun regolamento vieta ad una donna di giocare con i maschi", afferma Gaucci, che su questa base inizia a sondare il terreno alla ricerca di possibili nomi di calciatrici che abbiano le caratteristiche giuste per militare in Serie A.

E in linea di principio è difficile dargli torto: nessun regolamento lo impedisce espressamente, è soltanto una questione di buon senso. Esistono differenze fisiche, muscolari e di approccio culturale ineluttabili fra i due generi, che si riflettono in caratteristiche diverse sul piano sportivo e in prestazioni differenti all'atto pratico delle cose. Per questo sono sempre esistiti campionati maschili e femminili in tutte le discipline, calcio incluso.

Gaucci trova per questo pronti ad opporsi alla sua ultima idea rivoluzionaria tutti i vertici del calcio italiano. Per tutti parla il presidente del CONI, Gianni Petrucci:

"Non abbiamo bisogno di queste cose - dichiara - atti del genere non servono a nulla".

Ma Gaucci non demorde, dando al tutto una parvenza di femminismo: "Se mi ostacoleranno, le donne di tutto il mondo si rivolteranno!", tuona.

Così, attraverso l'emissario perugino Ernesto Talarico, formalizza una prima proposta a due calciatrici svedesi, l’attaccante del Djungarden Victoria Svensson, tra le migliori del Mondiale femminile appena concluso, in cui le scandinave hanno raggiunto la finale, e la sua partner offensiva Hanna Ljungberg. Le due forti calciatrici, però, non cedono alle lusinghe di Gaucci e declinano la sua proposta.

"Siamo realisti - afferma la Svensson - noi donne non possiamo giocare contro calciatori come Nesta o Maldini. Se vado a Perugia, finisco in panchina e rischio di perdere la Nazionale e l’Olimpiade di Atene".

"Questa storia non mi convince. - dice invece la Ljunberg - Mi sembra una trovata pubblicitaria, non posso compromettere la mia carriera. E aggiungo che l’ offerta economica è modesta".

Anche i due "no" non servono tuttavia a far desistere il presidente del Perugia, che a quel punto individua il proprio obiettivo nell'attaccante tedesca Birgit Prinz, appena premiata con il FIFA World Player come miglior calciatrice al Mondo. Gaucci inizia allora a 'corteggiare' la calciatrice, che inizialmente è palesemente attratta dalla prospettiva di giocare in Serie A e confrontarsi con gli uomini.

Del resto Birgit non è una qualunque: pochi mesi prima ha vinto un titolo Mondiale in casa degli Stati Uniti e a 26 anni è già considerata la calciatrice tedesca più forte di sempre, ed essere l'unica donna in mezzo agli uomini non era un'esperienza nuova per lei. Era accaduto da giovane, e quando gli arriva la chiamata del Perugia si trova a Karlsruhe per sostenere gli esami finali del corso come allenatore federale, in cui è l’unica donna iscritta. 

La notizia di una trattativa concreta ha forte eco in Germania, tanto che la 'Bild' titola:

"La nostra campionessa del mondo Birgit Prinz: prima donna in un campionato di uomini?".

Luciano GaucciGetty Images

Il sogno di Gaucci ha possibilità di realizzarsi.

"Birgit Prinz è bella, ha un corpo fantastico ed è molto brava come calciatrice", dichiara apertamente.

La stessa calciatrice tedesca ammette che le possibilità di un arrivo clamoroso al Perugia sono reali.

"Ho incontrato Gaucci una settimana fa. Mi prenderebbe volentieri. Per me, comunque, è stato solo un colloquio informativo. Tutto il resto si vedrà. Prenderò una decisione tra Natale e Capodanno".

All'incontro di calciomercato è presente anche il manager della calciatrice, Andreas Rink, che rispetto alla giocatrice tedesca, esprime fin da subito maggiori perplessità.

"Abbiamo ascoltato quanto ci ha detto. È convinto che Birgit, quale numero uno del calcio femminile, sia in condizione quantomeno di giocare, sia pure non a pieno ritmo, in una squadra di uomini. Lei sa quello che può dare. Ma è anche molto scettica per quanto riguarda le sue qualità tecniche ed i presupposti fisici in rapporto agli uomini. Noi non vogliamo che venga messo in gioco il suo buon nome. Sarebbe da irresponsabili. In ogni caso sta a lei decidere se Perugia possa essere una variazione attraente alla sua vita".

Birgit Prinz - JermanGetty Images

D'altro canto l'offerta formulata da Gaucci all'attaccante dell'1. FFC Frankfurt è di 100 mila euro per 6 mesi, da gennaio a giugno. Non bruscolini, ma soldi che potrebbero far comodo.

Birgit è indubbiamente tentata, intanto il patron del Perugia ingaggia un braccio di ferro con la FIFA perché dia il nulla osta affinché la numero uno del calcio femminile possa giocare in Serie A. Emergono tuttavia diverse perplessità.

Non vorrei che mia figlia si coprisse di ridicolo, ci deve pensare bene”, afferma papà Stefan.

Anche Patrizia Panico, attaccante del Milan femminile e della Nazionale italiana, è dubbiosa.

"Non capisco quale sia lo scopo - afferma - e poi la donna partirebbe sempre svantaggiata". 

Proposte come quella di Gaucci - le fa eco Natalina Ceraso Levati, prima donna a presiedere la Divisione Calcio Femminile - vanno bene solo per gli amanti di quella curiosità spicciola che vogliono vedere una ragazza in pantaloncini che corre dietro a un pallone. Proprio quella mentalità che fino a qualche tempo fa pesava sul calcio femminile e che pensavo fossimo riuscite ormai a sconfiggere".

Sul più bello, mentre Gaucci assapora il clamoroso colpo di mercato, prima ancora che arrivi il"no" della FIFA, c'è il "no"ufficiale della Prinz, che alla fine decide anche lei di declinare la proposta del Perugia.

"In prima linea - spiega - sono motivazioni sportive ad avermi indotto a questa decisione dopo una lunga riflessione. Amo troppo il calcio per rischiare di essere schierata al massimo per pochi minuti in una squadra maschile".

Gaucci per una volta deve incassare e ingoiare il rospo. Il rifiuto dell'attaccante tedesca non gli impedirà peraltro di essere protagonista del mercato di riparazione con ben 15 acquisti, dopo aver portato in Italia in estate Saadi Gheddafi, il figlio del Colonnello libico: arrivano nel Grifone, fra gli altri, Fabrizio Ravanelli, Dario Hubner,Eusebio Di Francesco,Christian Manfredini e Salvatore Fresi, nel tentativo di rimettere in carreggiata una stagione storta. Non basterà, perché dal sogno del clamore mediatico della prima calciatrice in Serie A il Perugia di Cosmi nel giro di qualche mese passerà a dover fare i conti con la retrocessione in Serie B dopo aver perso lo spareggio con la Fiorentina.

La Prinz, invece, si aggiudicherà per altri 2 anni consecutivi il premio FIFA World Player per il calcio femminile e bisserà il successo ai Mondiali del 2003 con quello del 2007 in Cina. La donna che Gaucci voleva portare in Serie A si ritirerà dall'attività agonistica soltanto nel 2011, al termine di una carriera da grande campionessa, con un palmarès da fare invidia ai fuoriclasse maschi.

Pubblicità
0