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Fulham JuventusGetty/Goal

Fulham-Juventus 4-1: quando il mondo si capovolse a Craven Cottage

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Fulham e Juventus hanno gli stessi colori, ma una storia calcistica totalmente agli antipodi. Il primo è un piccolo club londinese che ha passato gran parte del suo tempo nelle serie minori inglesi, vincendo un solo titolo, la compianta Coppa Intertoto nel 2002. Il secondo è la Juve, che non ha certo bisogno di presentazioni.

Eppure c'è stato un giorno, o meglio una notte, in cui il mondo si è capovolto. In cui il Fulham sembrava la Juventus e viceversa. Era il 18 marzo del 2010 e a Craven Cottage si giocava il ritorno degli otavi di Europa League, una competiziione alla quale, di norma, non dovrebbero partecipare né il Fulham né la Juventus. Per motivi diversi e, anche in questo caso, opposti.

Il Fulham vi partecipava per la prima volta dopo una stagione da record in Premier League, conclusa al 7° posto in classifica. La Juventus ci arrivava come 'retrocessa' dal girone di Champions League, chiuso al 3° posto dopo la pesante sconfitta 1-4 subita dal Bayern a Torino nell'ultima giornata della fase a gironi. 1-4, un punteggio che si rivelerà maledettamente ricorrente nella stagione disastrosa vissuta dai bianconeri.

Eppure le cose in Europa League sembravano andare per il verso giusto. Ai sedicesimi la Juve aveva eliminato l'Ajax e l'andata degli ottavi con l'abbordabilissimo Fulham era finita 3-1 con le reti di Legrottaglie, Zebina e Trezeguet. Il ritorno a Londra avrebbe dovuto essere poco più di una vacanza per l'allora squadra allenata da Zaccheroni. Sensazione confermata dal goal del vantaggio segnato ancora una volta da Trezeguet dopo appena due minuti di gioco. A quel punto al Fulham servivano quattro goal per ribaltare tutto. Praticamente un'utopia, nonostante il pareggio lampo realizzato da Bobby Zamora.

La paura di una clamorosa rimonta ha iniziato ad insinuarsi nella testa dei giocatori, e soprattutto dei tifosi bianconeri, solo dopo l'espulsione di Cannavaro per fallo da ultimo uomo su Zoltan Gera. Era ancora il 27° minuto e davanti rimaneva praticamente una partita da giocarein 10 contro 11. Il Craven Cottage nel frattempo diventava un'arena e la Juve andava sotto 2-1 già prima dell'intervallo, davanti agli occhi di Ancelotti, Vialli e Mancini presenti in tribuna per l'occasione.

Il tocco di mano di Diego in area di rigore tre minuti dopo l'inizio del secondo tempo ha spalancato definitivamente le porte dell'inferno alla Juve e quelle del paradiso al Fulham. Rigore assegnato e trasformato alla perfezione da Gera, l'eroe della serata, che durante la sua esultanza vedeva letteralmente tutto sottosopra. Vedeva il mondo capovolgersi. Un mondo nel quale il Fulham stava dominando la Juventus.

Zoltan Gera Fulham JuventusGetty

Mancava soltanto un goal per completare una delle rimonte più incredibili degli ultimi 20 anni. E quel goal è arrivato al minuto 82 con un pallonetto da sogno dal limite dell'area di Clint Dempsey. Un qualcosa che se ci avesse riprovato altre cento volte non gli sarebbe riuscito. Ma quella sera non c'era probabilmente nulla che al Fulham non potesse riuscire. 4-1 alla Juventus di Del Piero, Trezeguet, Cannavaro, Grosso, Camoranesi e Marchisio. Mancava solo Buffon, infortunato, ma probabilmente nemmeno lui avrebbe cambiato le cose.

Al fischio finale ci è voluto qualche secondo per realizzare cosa fosse successo. Il Fulham era ai quarti di Europa League. Aveva eliminato la Juventus rimontando il 3-1 dell'andata con un incredibile 4-1. Era tutto vero. I tifosi bianconeri, tuttavia, non potevano accettarlo. Se la sono presa con tutti e specialmente con Zebina (peraltro anche lui espulso nel finale), che per tutta risposta gli ha mostrato il dito medio. Non bene. Al punto che capitan Del Piero ha dovuto necessariamente metterci la faccia per ripristinare la calma.

"E' difficile parlare in questo momento, perché stasera siamo usciti in un modo che non è da Juventus. La delusione dei tifosi è comprensibile, ma dispiace che il dito venga puntato solo contro alcuni giocatori, dato che la responsabilità è di tutti. E' stata una serata disastrosa, un episodio brutto del quale sarà difficile riprendersi. Mai avrei pensato di perdere questa sera".

E mai il Fulham avrebbe pensato di poterla vincere. Il 4-1 sulla Juve è rimasto ancora oggi il punto più alto nella storia del club, anche più della finale di Europa League raggiunta proprio in quell'anno e poi persa contro l'Atletico Madrid. Parola di Stephen Kelly, in campo per 72 minuti nel giorno del trionfo sui bianconeri.

"Ogni tifoso o giocatore del Fulham ti dirà che quella è la partita che non dimenticherà mai. Ancora oggi al Craven Cottage ci sono foto del tabellone in giro per lo stadio e negli spogliatoi. La grandezza di un club come la Juventus, un tale colosso, in cui giocavano campioni del Mondo come Del Piero e Cannavaro. Da piccolo, ai videogiochi prendevo sempre la Juve di Zidane. Nessuno avrebbe mai dato una chance al Fulham. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario che ricorderemo per il resto delle nostre vite".

Un ricordo che il Fulham tiene sempre vivo e qualche anno fa ha colto l'occasione per tenerlo vivo anche nella mente dei tifosi juventini, in occasione della presentazione della nuova maglia. Quella della Juve, griffata Adidas, era infatti parecchio simile a quella del Fulham, uscitosene con un tweet che sarebbe dovuto essere ironico: "Per sempre nella nostra ombra", c'era scritto. Ironia non troppo apprezzata, tuttavia. Al punto che il Fulham ha preferito rimuovere il tweet.

Ciò che invece sarà impossible rimuovere o cancellare è l'impresa di quella notte. Un sogno, o un incubo. Dipende da che parte del mondo lo si guarda. Un qualcosa di irripetibile, questo sì. Di sicuro.

IL TABELLINO

FULHAM -JUVENTUS  4-1

MARCATORI:  2’ Trezeguet (J), 9’ Zamora (F), 39’ Gera (F), 48’ rig. Gera (F), 82’ Dempsey (F)  

FULHAM (4-4-1-1): Schwarzer 6; Kelly 6 (71’ Dempsey 7.5), Hangeland 6, Hughes 6, Konchesky 6; Duff 6, Baird 6, Etuhu 6, Davies 6.5; Gera 7.5 (84’ Riise sv); Zamora 7. A disposizione: Zuberbuhler, Smalling, Dikgacoi, Nevland, Marsh-Brown. All. : Hodgson 6

JUVENTUS (4-3-1-2): Chimenti 5.5; Salihamidzic 5, Zebina 5, Cannavaro 4.5, Grosso 5 (84’ Del Piero sv); Camoranesi 5 (51’ De Ceglie 5), Felipe Melo 5, Sissoko 6; Diego 5.5; Candreva sv (28’ Grygera 5); Trezeguet 5.5. A disposizione: Pinsoglio, Poulsen, Marrone, Iaquinta. All.:  Zaccheroni 5.

Arbitro: Kuipers 5.5

AMMONITI:  Camoranesi (J), Diego (J),  Konchesky (F), Felipe Melo (J)  

ESPULSI: Cannavaro (J), Zebina (J) 

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