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Franck Sauzée, dalla Champions League con il Marsiglia alla retrocessione in Serie B con l'Atalanta

Centrocampista di propensione offensiva, dotato di notevoli mezzi balistici, con un tiro potente e preciso dalla distanza, anche se non molto veloce, Franck Sauzée ha avuto una buona carriera a cavallo fra gli anni Ottanta e gli anni Novanta del secolo scorso.

Giocatore con il gusto della giocata ad effetto, ma talvolta non continuo nel corso dei 90 minuti, e poco propenso al sacrificio, ha ottenuto grandi risultati in patria e in Scozia, ma ha fallito in Italia, Paese in cui viene ricordato come uno dei peggiori acquisti stranieri della storia dell'Atalanta.

LA GAVETTA E L'ESPLOSIONE NEL 1987/88

Franck Sauzée nasce nella cittadina di Aubenas, nelle Alpi francesi, il 28 ottobre del 1965. Si innamora del calcio fin da giovane, formandosi dapprima con il CS Labégude, nelle cui giovanili milita 3 anni, dal 1971 al 1973, quindi all'Aubenas, dove gioca dal 1973 al 1978, infine con l'UMS Montélimar, con cui nel 1982/83 è aggregato alla Prima squadra, che milita in Quarta Divisione, senza però mai scendere in campo.

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Il ragazzo è però un prospetto interessante e all'età di 17 anni il Sochaux scommette su di lui, facendolo debuttare in Division 1 nel 1983/84. In quella stagione, chiusa al 7° posto dai gialloblù, Sauzée va in campo 22 volte in campionato con un goal, più altre 4 gare giocate in Coppa di Francia.

Con il passaggio della guida tecnica della squadra allo jugoslavo Silvester Takac, diventa un titolare e incrementa il numero di reti stagionali: 37 presenze e 8 goal nel 1984/85 (44 gare e 10 reti in totale), 27 presenze e 7 reti l'anno seguente (30 gare e 7 reti in totale), 37 presenze e 8 centri nel 1986/87 (40 gare e 9 goal complessivi), l'anno in cui, però, la squadra gialloblù, classificatasi terzultima, perde il playout con il Cannes e retrocede in Division 2.

Uno dei momenti più difficili della carriera di Franck coinciderà però con la sua esplosione definitiva: il Sochaux domina il campionato di Division 2 1987/88 e Sauzée, promosso titolare da Takac, e utilizzato da centrocampista offensivo, trascina la squadra con 16 goal in 30 partite nel solo campionato, ben 25 in 42 presenze se si considerano anche i 9 centri in Coppa di Francia, competizione che vede il Sochaux surclassare il PSG ed eliminare successivamente Montpellier, Lens e Nizza per raggiungere la finale.

La sfida con il Metz, l'11 giugno 1988, si chiude però 1-1 dopo i tempi supplementari, e sono necessari i rigori per decidere il vincitore. Sauzée trasforma il suo, ma non basta per alzare il trofeo: l'errore di Madar è decisivo per la vittoria dei granata. Si rifarà più avanti con gli interessi.

CAMPIONE D'EUROPA UNDER 21 CON LA FRANCIA

La straordinaria stagione vissuta a livello di club in maglia gialloblù porta Sauzée nella Nazionale francese Under 21, fra le candidate più autorevoli ad aggiudicarsi gli Europei di categoria nel 1988. Il sorteggio dei quarti di finale oppone i Bleus all'Italia di Cesare Maldini, in quella che rappresenta una crudele finale anticipata.

L'andata si disputa a Nancy, in Francia, il 16 febbraio. Gli Azzurrini partono forte e vanno in vantaggio con un colpo di testa di Paolo Maldini al 51', gestendo poi il risultato fino agli ultimi 10 minuti. Ma in Zona Cesarini i francesi si scatenano e rimontano grazie ad un uno-due propiziato proprio dai due giocatori del Sochaux: Paille sigla l'1-1 all'81', con l'arbitro che non sanziona una vistosa trattenuta ai danni di Brambati in avvio d'azione, e proprio Sauzée, servito ancora da Paille con un tocco laterale su punizione, la ribalta al 90' infilando Nista con una rasoiata micidiale dai 25 metri.

Nel ritorno, che si disputa il 23 marzo a San Benedetto del Tronto, il copione si ripete, e una doppietta di Paille negli ultimi 10 minuti condanna gli Azzurrini al 2-2 e all'eliminazione. L'Under 21 francese, nelle cui fila militano fra gli altri Cantona, Blanc e Angloma, si ripete nelle semifinali contro l'Inghilterra. Vittoria per 4-2 nella sfida di andata in casa, e pareggio per 2-2 a Londra con doppietta di Cantona.

Sauzée e compagni approdano in finale, dove Franck, già trasferitosi al Marsiglia, decide di prendersi la scena. In Grecia i giovani Bleus pareggiano 0-0, rimando ogni discorso alla gara di ritorno di Besançon. È il 12 ottobre 1988 quando il centrocampista con un uno-due micidiale spegne le velleità degli ellenici. Il sigillo nella ripresa di un altro Franck, Silvestre, fisserà il punteggio sul 3-0 regalando il titolo continentale ai francesi. In tutto Sauzée collezionerà 17 presenze con l'Under 21, prima di passare nella Nazionale maggiore.

I SUCCESSI CON MONACO E MARSIGLIA

Bernard Tapie non può farsi sfuggire uno degli astri nascenti del calcio francese e così nell'estate del 1988 lo acquista per il suo Olympique Marsiglia. Dopo 52 reti in 182 presenze con la maglia gialloblù, c'è la svolta tanto attesa nella carriera di Sauzée, che con l'OM arricchisce subito il suo palmarés, vincendo nella sua prima stagione lo Scudetto francese e la Coppa di Francia (4-3 in finale sul Monaco).

Il centrocampista offensivo arrivato dal Sochaux realizza in tutto 7 reti in 42 gare, 5 in 32 presenze considerando il solo campionato. Ma alcune di queste sono particolarmente belle, come il goal-vittoria sul PSG alla 35ª giornata con un bolide dai 20 metri. Nel 1989/90 arriva il 2° Scudetto consecutivo, con 9 goal in 48 gare e il debutto in Coppa dei Campioni (3 reti in 7 presenze).

Nel 1990 passa al Monaco, guidato da Arsene Wenger, e si piazza 2° in Division 1 alle spalle dell'OM e vince la 2ª Coppa di Francia della sua carriera, grazie ad un 1-0 in finale sui biancazzurri. Tornato al Marsiglia nell'estate 1991, vivrà con i Focesi gli anni più importanti della storia del club: vince infatti il suo 3° Scudetto francese nel 1991/92 (27 presenze e 5 goal in tutte le competizioni) e l'anno seguente è fra i protagonisti della storica vittoria della Champions League.

LA CHAMPIONS DA CAPOCANNONIERE NEL 1993

Con il tecnico belga Raymond Goethals in panchina, Sauzée è impiegato nuovamente in una posizione più offensiva, e questo fa sì che il giocatore di Aubenas torni su medie realizzative notevoli per un centrocampista.

Il Marsiglia vince anche il campionato 1992/93 e lui segna 12 goal in 35 presenze, ma il titolo sarà revocato postumo per lo scoppio dell'affaire Valenciennes. Dove però Sauzée e la squadra si distinguono particolarmente nel 1992/93 è la Champions League. Franck è autore di una tripletta nella fase a gironi contro il CSKA Mosca, e in tutto colleziona 6 reti in 10 gare. Di questi 5 goal arrivano nella fase finale del torneo e gli valgono il titolo di primo capocannoniere del torneo.

Il 26 maggio 1993 conquista quindi il trofeo a Monaco di Baviera grazie ad un goal decisivo di Boli che abbatte il Milan. Ma il caso Valenciennes-OM porterà a conseguenze pesanti per il club biancazzurro, cui sarà revocato il titolo di Francia e sarà inflitta la retrocessione d'ufficio in Ligue 2 al termine della stagione seguente.

Bernard Tapie Marseille 1993Getty

IL FLOP ALL'ATALANTA E LA RETROCESSIONE IN B

Dopo la stagione molto positiva in coppia con Didier Deschamps, Sauzée è considerato nell'estate del 1993 uno dei migliori centrocampisti offensivi d'Europa. La Serie A è in quel momento il campionato più ambito del Vecchio Continente e anche Franck si lascia tentare dalle sirene italiane: a puntare su di lui è l'Atalanta del presidente Antonio Percassi, che in una stagione di profondo rinnovamento, versa 4 miliardi e mezzo nelle casse del Marsiglia per assicurarsi il prolifico centrocampista, autore di 39 goal in 158 gare con l'OM.

Il giovane tecnico Francesco Guidolin gli affida le chiavi del centrocampo nerazzurro, utilizzandolo da regista accanto ad un giocatore più di copertura come Alemão o De Paola. Vuole una squadra che sia molto forte sul piano fisico, ma ha una rosa di elementi ormai in là con gli anni, che faticano a reggere i ritmi. Lo stesso Sauzée, vista la stazza (un metro e 86 per 85 chilogrammi) e la scarsa propensione al sacrificio, ha problemi di adattamento.

I primi riscontri sono comunque positivi: l'esordio in Serie A il 29 agosto 1993 contro il Cagliari è buono, e vede i bergamaschi imporsi 5-2 sugli isolani, con Sauzée e compagni particolarmente ispirati. Ma sarà solo un fuoco di paglia. I risultati iniziano ad essere particolarmente negativi, con tante sconfitte e qualche pareggio, i tifosi non risparmiano le critiche ad un giocatore che avrebbe dovuto fare la differenza.

Gli unici sussulti della sua stagione italiana il francese li regala ad ottobre. Il 3 sigla su rigore l'unica rete atalantina nel pesante rovescio casalingo per 4-1 contro la Sampdoria, tre giorni dopo è protagonista in Coppa Italia: va in goal al San Vito nell'andata (2-0) del Secondo turno contro il Cosenza, poi si ripete nella sfida di ritorno (4-2) in casa, dando un contributo importante ai suoi per il passaggio del turno. I bergamaschi saranno tuttavia eliminati successivamente dal Torino.

I risultati negativi in campionato portano inoltre alla spaccatura dello spogliatoio e all'esonero di Guidolin. In panchina dopo l'11ª giornata arriva Cesare Prandelli, promosso dalla Primavera, che, sprovvisto di patentino, deve essere affiancato da Andrea Valdinoci. La strana coppia non riesce a risollevare le sorti della squadra, persino il presidente Percassi si dimette a febbraio, lasciando la presidenza a Ivan Ruggeri. La situazione precipita e a fine anno la Dea chiude penultima e retrocede in Serie B.

Sauzée totalizza appena 18 presenze e 3 goal (16 presenze e un goal in Serie A) che sanno di sonora bocciatura, e pochi mesi dopo aver vinto la Champions si ritrova retrocesso in Serie B.

DUE MONDIALI MANCATI CON LA FRANCIA

Anche con la Francia, nonostante 9 goal segnati in 39 gare, di cui 6 con la fascia da capitano al braccio, l'esperienza di Sauzée non è particolarmente fortunata. Il debutto avviene il 24 agosto del 1988, quando il Ct. Michel Platini lo schiera titolare nel pareggio per 2-2 in amichevole con la Cecoslovacchia.

Ma la sua avventura sarà segnata dalla doppia eliminazione dalla fase finale dei Mondiali nel 1990 e nel 1994. Nei Mondiali italiani i Bleus cedono il passo nel girone di qualificazione a Jugoslavia e Scozia, quattro anni dopo, con Gerard Houllier Ct., sarà la Bulgaria ad infliggere ai transalpini una sconfitta a Parigi durissima da digerire e ad estrometterli all'ultimo dal torneo di USA '94.

Un k.o. tanto amaro da indurre Sauzée a dare l'addio alla sua Nazionale e a non tornare più indietro sulla sua decisione. Due anni prima, il centrocampista aveva invece preso parte ad Euro '92, con 2 presenze. Il torneo non aveva regalato comunque grandi soddisfazioni alla Francia, eliminata ai gironi dalla Svezia e dalla rivelazione Danimarca.

Franck Sauzee Stefan Schwarz Frankreich Schweden 06101992Getty Images

STRASBURGO E MONTPELLIER

Il flop italiano segna un po' uno spartiacque nella carriera di Sauzée, che fra i fischi dei tifosi dell'Atalanta fa ritorno nel 1995 in patria, accasandosi allo Strasburgo. Sorprendentemente, però, dimostra che l'annata negativa in nerazzurro è stata un caso isolato.

Con 30 presenze e 6 goal in campionato contribuisce a portare gli alsaziani al 10° posto finale che vale la qualificazione all'Intertoto. A queste aggiunge 7 presenze e un'altra rete fra Coppe nazionali e Coppa UEFA. Lo Strasburgo raggiunge la finale di Coppa di Francia, dove è tuttavia sconfitto 1-0 dal PSG. Poco male, perché Sauzée stabilisce un record ancora imbattuto: è l'unico calciatore ad aver preso parte a 4 finali di Coppa di Francia con 4 squadre diverse.

Superba è poi la stagione 1995/96, la seconda con la maglia biancoblù: Sauzée è protagonista soprattutto in Europa, dove totalizza 10 reti (9 in Intertoto, una in Coppa UEFA) in altrettante presenze. Lo Strasburgo vince il torneo Intertoto assieme al Bordeaux, imponendosi con un netto 7-2 complessivo fra andata e ritorno sul Tirol Innsbruck, e accede alla Coppa UEFA.

Qui, dopo aver eliminato gli ungheresi dell'Ujpest, è abbinato al Milan di Capello nel 2° turno. I rossoneri vincono 1-0 in Francia con goal di Marco Simone e al ritorno al Meazza si ripetono, imponendosi 2-1. La rete della bandiera dei francesi la firma però proprio Sauzée, che su punizione si toglie la soddisfazione si trafiggere Ielpo e segnare a San Siro.

Per il suo rendimento viene addirittura ribattezzato dai tifosi 'Kaiser Sauzée', un po' per la somiglianza con Keyser Söze, personaggio principale del film 'I soliti sospetti', un po' per accostamento al 'Kaiser' per antonomasia, Franz Beckenbauer.

Dopo 21 goal in 77 presenze con lo Strasburgo, nel 1996 passa al Montpellier, con cui disputa tre stagioni, collezionando altre 14 reti in 67 partite, chiudendo l'esperienza in patria con 71 goal e 369 gare in Division 1.

IDOLO IN SCOZIA CON L'HIBERNIAN

Dopo alcuni mesi senza contratto, nel febbraio 1999, all'età di 34 anni, Sauzée è ingaggiato dagli scozzesi dell'Hibernian, con cui vince subito la Championship, il torneo di Seconda Divisione. Si guadagna presto le simpatie dei tifosi locali e decide di prolungare il suo contratto di un anno.

Nel 2000/01, spostato nel ruolo di libero e nominato capitano della squadra, ottiene un brillante terzo posto in Premiership e raggiunge la finale di Coppa di Scozia, nella quale è tuttavia sconfitto 3-0 dal Celtic. Decide di prolungare il suo accordo con il club di un'altra stagione, ma nel mese di dicembre del 2001 mette fine alla sua carriera calcistica all'età di 36 anni per assumere la guida tecnica della squadra fino al termine della stagione, dopo il passaggio di Alex McLeish ai Rangers. L'esperienza è però negativa, e Sauzée, con una sola vittoria in 15 gare, nel febbraio 2002 viene sollevato dall'incarico.

In un sondaggio della BBC nel 2005, tuttavia, Sauzée è stato votato come 'Miglior giocatore della storia dell'Hibernian' dai tifosi, a riprova dell'affetto nutrito nei suoi confronti.

DOPO IL RITIRO E COSA FA OGGI

Chiusa la breve parentesi da allenatore, Sauzée è diventato un apprezzato opinionista televisivo in Francia. Lavora dapprima per Canal + e dal 2008 per Orange Foot13. Dal 2012 al 2020 è tornato a Canal + , commentando molte partite di Ligue 1 e in particolare le gare dell'Olympique Marsiglia.

Nel 2020 è passato alla nuova emittente televisiva Téléfoot, che si è aggiudicata i diritti di trasmissione della maggior parte delle gare delle prime due Divisioni francesi fino al 2024, ma ha presto rinunciato all'incarico. Nel 2021 ha commentato gli Europei per il canale 'L'Equipe'.

Oltre ad apparire spesso in tv, l'ex centrocampista ha lavorato anche in radio per i programmi 'RTL Foot' ed 'Europe 1 Foot' e la sua voce è particolarmente nota in Francia: assieme ad Hervé Mathoux, infatti, Sauzée è stato una delle voci di diverse edizioni della versione francese del videogioco di Eletronic Arts FIFA.

Ma se fate il suo nome ad un tifoso atalantino, ne sentirete sempre parlare come uno dei più grandi errori di calciomercato della storia del club bergamasco.

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