La pazienza è la virtù dei forti. La pazienza è la virtù di Francesco Margiotta. Già, proprio così. Perché nel calcio, quando le cose non vanno bene, occorre aspettare sulla riva del fiume. L'attaccante piemontese, dopo una lunga gavetta, ora si gode quanto sapientemente costruito. Poche parole, tanti fatti.
Cresciuto nelle giovanili della Juventus, il bomber torinese s'è reso protagonista di un lunghissimo apprendistato. Iniziato in Italia, con tanta Serie C ma soprattutto con la Svizzera ed ora l'Australia - coi Melbourne Victory - a recitare un ruolo sovrano.
In terra elvetica, prima tra le fila del Losanna e dopo con il Lucerna, Margiotta ha effettuato il tanto agognato salto di qualità. Servitogli, quindi, per rientrare recentemente in Italia: al Chievo Verona.
I clivensi, giustappunto, decisero di tesserare l'ex bianconero che, desideroso di ritornare nel Belpaese, ha scelto di interrompere anzitempo la sua avventura all'estero. Rivelatasi, complessivamente, formativa e redditizia.
Basti pensare che, nella stagione in Svizzera, Margiotta ha saputo segnare 13 goal in 37 presenze con il Lucerna. Diventando, rapidamente, un punto di riferimento per compagni e tifoseria.
Ma se il paese nativo chiama, si sa, rispondere picche è sempre complicato. Ragion per cui, ragionando principalmente con il cuore, Margiotta ha scelto di fare un altro tipo di esperienza. Accettando, così, l'offerta del Chievo.
Che, intenzionato a vivere un campionato di alta classifica nella serie cadetta, aveva scelto di puntare su un bomber giunto al picco di maturità. Sponsorizzato, a gran voce, da Alfredo Aglietti. Nell'autunno del 2021 Margiotta è volato in Australia, dove come detto ha intrapreso un’avventura con il Victory scandito da venticinque presenze in campionato, quattro goal e tre assist.
A 29 anni una nuova ripartenza unita ad un ritorno: quello in Italia. Ha deciso infatti di legarsi al Latina, squadra che milita in Serie C e della quale sarà uno degli uomini di punta.
Margiotta alla Juve ha avuto modo di condivere il percorso con altri giocatori di primo piano. Un esempio? Leonardo Spinazzola. Entrambi dotati di ottimo potenziale, espresso - a targhe alterne - prima di arrivare nel grande calcio.
Cresciuto a pane e Vecchia Signora, Francesco da ragazzino sognava di esordire con i grandi della Juve. Missione che, con il trascorrere delle primavere, è diventata sempre più complicata da centrare.


