Per molti è un esempio di professionalità, il simbolo di chi ha saputo costruire una carriera memorabile con una maniacale dedizione al dettaglio: ma Cristiano Ronaldo non ha lasciato un buon ricordo esattamente a tutti.
Tra coloro che proprio non lo hanno sopportato c'è sicuramente Diego Forlan, che ha diviso con lui lo spogliatoio nei primi anni della carriera di CR7 al Manchester United. Un'antipatia talmente forte che l'ex attaccante dell'Inter ha voluto esternare a distanza di anni nel corso di un'intervista al 'Mirror' che ha fatto il giro del web, scatenando non pochi spunti di discussione.
"Ronaldo era una persona egoista nello spogliatoio, non come Beckham. Voleva sempre essere vicino ad uno specchio, passava l'intera giornata a guardarsi allo specchio".
Erano i Red Devils di un giovanissimo Cristiano, ma anche lo United della stella David Beckham, diventato proprio come CR7 un'icona anche dal punto di vista estetico e modaiolo. Secondo Forlan l'inglese manteneva però ben altro stile, un atteggiamento molto più naturale rispetto al portoghese:
"Beckham era più naturale. Cristiano si cambiava davanti allo specchio, era 'tremendo'... è tutto più costruito. Beckham usciva spettinato e stava comunque bene, CR7 non l’ho mai visto spettinato".
Getty/GoalDa Beckham Ronaldo non ereditò soltanto la maglia numero 7, ma anche una mentalità vincente che lo avrebbe proiettato nell'olimpo dei grandi di questo sport. Con il passare degli anni l'attenzione per il look è certamente rimasta, accompagnata però da un palmares personale da fare invidia a chiunque.Forlan e Ronaldo hanno condiviso l'attacco del Manchester United un solo anno, dal 2003 al 2004, prima che l'attaccante sudamericano fosse ceduto al Villarreal: abbastanza per convincere il classe '79 che il collega portoghese non fosse il miglior compagno all'interno di uno spogliatoio.
Un'opinione peraltro condivisa da altri giocatori, ma sul carattere di CR7 si è espresso anche un altro ex compagno di squadra, Markus Neymayr, che ha incontrato il talento di Madeira nel corso della sua esperienza nelle giovanili dello United dal 2003 al 2006.
A differenza di Forlan il 34enne tedesco ha espresso invece belle parole nei confronti del campione della Juventus nel corso di un'intervista a Goal:
"All'esterno può avere un aspetto un po' repellente ma il suo comportamento è solo una maschera protettiva. Lo ricordo come socievole ed aperto. Quando sono stato aggregato alla prima squadra stavo sempre sul retro del bus con Cristiano Ronaldo".
Un lato del carattere che Forlan sembra non aver avuto modo o voglia di approfondire, colpito più dal narcisismo e l'attenzione all'estetica di quel ragazzo ancora acerbo, che nel corso degli anni sarebbe però maturato a tal punto da diventare un vero e proprio leader in campo e fuori.




