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Lanzafame Juventus 2010Getty

Lanzafame, dalla Juventus al top col Ferencvaros: ritiro a 35 anni

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Predestinato. Finito. Rinato. Tre fasi hanno accompagnato, fin qui, la carriera di Davide Lanzafame, ritiratosi nel giorno del suo trentacinquesimo compleanno.

Uno che, dal nulla, ha saputo arrivare alle giovanili della Juventus. Sognando in grande, diventando in grande. Ma con un errore, e che errore, non di poco conto: il coinvolgimento nell’ambito del processo sportivo al Calcioscommesse relativo al filone d’inchiesta Bari bis. 

Uno stop duro, ormai lontano, estinto con dignità e responsabilità. Proprio come ricordato dal diretto interessato intervistato da 'Goal' nel 2013:

"E’ un sistema sbagliato. Nel calderone sono finite alcune persone mentre altre ne sono rimaste fuori. Ma qui entrano in ballo anche vicende politiche, servirebbero ore ed ore per affrontare queste tematiche. Preferisco non commentare determinate situazioni. Io mi prendo le responsabilità di ciò che ho fatto. Ho sbagliato e ho pagato ".

Il passato è passato. Attraverso qualità tecniche importanti, Lanzafame è tornato in Italia col Vicenza dopo un'esperienza intrigante tra le fila dell'Adana Demirspor nella seconda divisione turca. Aveva lasciato il nostro calcio nel 2016 Davide, che all'estero è riuscito a togliersi soddisfazioni importanti. Vedi, ad esempio, i campionati ungheresi vinti con l'Honved e il Ferencvaros.

Insomma, l'ex bianconero s'è rivelato un grande lusso per il campionato ungherese. Che, da vicino, ha potuto gustarsi le prodezze di un giocatore che - con il tempo - ha imparato a interpretare diligentemente svariati ruoli offensivi. Il tutto, e non è poco, vedendo spesso e volentieri la porta.

Lanzafamemti.hu

Ferencvaros con cui ha affrontato la Juventus. Due squadre che sono rimaste nel cuore di Lanzafame, diviso dunque a metà nel tifo. Da una parte, a Budapest, 19 goal in 34 partite. Dall'altra, invece, i primi approcci con il mondo professionistico e, soprattutto, l'esordio con i grandi. Avvenuto in Serie B grazie a Didier Deschamps, che sulla linea verde ha sempre puntato senza remore.

" Con i “se” e con i “ma” nel calcio non si va avanti. Ognuno ha la propria storia, eventi, meriti e demeriti. Ho disputato delle annate positive e negative, questo è il calcio. Bisogna pensare sempre a ripartire, proiettando lo sguardo sistematicamente al futuro ”.

E Davide, questo concetto, lo ha capito perfettamente. Trovando al Ferencvaros un rendimento di livello sopraffino. Insomma, l'Ungheria ai piedi di un calciatore che - senza intoppi nel percorso - avrebbe potuto proporre tutt'altra carriera. Con un ruolo da protagonista, magari, proprio in Italia.

Anche perché gli sponsor di lusso non sono mancati, affatto. Da Deschamps che ha deciso di lanciare all'epoca un talento (assai) interessante. Passando per Antonio Conte che, ai tempi del Bari, sul piemontese ha fatto grande affidamento, tanto da concedergli un ruolo da assoluto protagonista.

Lanzafame Tuttosport

Come detto, quindi, cuore diviso a metà. Sullo sfondo due compagini che, seppur in maniera completamente differente, hanno segnato indelebilmente la carriera di Lanzafame. Fatta di alti, bassi, momenti bui e altri decisamente rosei.

A 35 anni ha annunciato il ritiro con una lettera lunga e toccante, perchè il calcio non è solo un pallone che rotola.

"Ci siamo conosciuti tanto tempo fa, ero poco più di un neonato , da lì in poi hai fatto parte della mia vita in maniera totale. Mi hai dato la possibilità di crescere come uomo, girare tanti posti e conoscere persone con culture e percorsi di vita differenti dal mio. Mi hai fatto gioire, entusiasmare tanto, ma allo stesso tempo cadere e piangere. Sei stato più di un semplice sport".
"Ti devo tanto rispetto, oggi più che in passato, perché a 35 anni mi sento pronto per dirti “Addio”. È stato un viaggio che non dimenticherò mai. Il coraggio che oggi mi porta a fare questa scelta è tanto, ma la felicità di averti vissuto pienamente lo è ancora di più. È doveroso ringraziare i miei genitori, mio fratello, mia moglie e le mie figlie che mi hanno costantemente supportato in questo percorso non sempre in discesa, siete stati magnifici con me".
"In ultimo grazie a te CALCIO per esserti fatto amare così tanto da me, resterai in eterno parte integrante della mia vita. Lanza7".

Appesi gli scarpini al chiodo, però, Lanzafame è rimasto nel mondo del calcio avviando la propria carriera da allenatore: dopo aver guidato i magiari del Pestszentimré, l'ex attaccante ha fatto rientro in Italia e il 16 maggio 2023 è stato annunciato in qualità di nuovo allenatore del Borgaro Nobis, club d'Eccellenza piemontese che ha ufficializzato il nuovo tecnico:

“Terminata la stagione della prima squadra con i saluti e i ringraziamenti a mister Cacciatore per il percorso fatto assieme è tempo di programmare il futuro. Il primo passo è ovviamente il nuovo Mister. La società ha deciso di affidare il nuovo progetto calcistico ad un ex calciatore professionista che ha deciso di iniziare la sua carriera da allenatore in Italia, con la nostra società. L’esordio da allenatore è avvenuto nel 2022 in Ungheria. A DAVIDE LANZAFAME rivolgiamo un caloroso benvenuto”.
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