La Romania non è abituata a prendersi le prime pagine calcistiche, ma le cose sono cambiate in questi giorni: Enes Sali, centrocampista di 15 anni, è stato convocato nella nazionale maggiore e ha debuttato contro il Liechtenstein nelle qualificazioni ai Mondiali.
Sali diventa così il più giovane calciatore europeo a giocare una partita ufficiale con la propria nazionale, superando il record di Martin Odegaard, pure lui all'esordio - con la Norvegia - a 15 anni.
Nato nel febbraio del 2006, Sali ha già scritto il suo nome nei libri di storia del calcio rumeno diventando il più giovane marcatore di sempre nella massima serie locale.
Di ruolo trequartista, fino a questo momento ha collezionato solo otto presenze con il club, il Farul Constanta, e sempre da subentrato, ma ha trovato la rete nel nettissimo 5-0 di settembre contro il Clinceni.
Una rete eccezionale, candidata come Goal of the Season del campionato. Sali ha preso palla nella propria metà campo, prima di dribblare quattro avversari uno dopo l'altro e battere il portiere.
I paragoni con Lionel Messi sono inevitabili dopo simili prodezze. L'argentino non è soltanto un idolo per Sali, che ha avuto anche la fortuna di allenarsi con lui a La Masia.
Sali è nato a Toronto, e gli osservatori del Barcellona, particolarmente attivi in Canada, lo hanno notato nel 2015 quando giocava con i Woodbridge Strikers.
A soli nove anni, assieme ad altri due giovanissimi, è andato in Catalogna per un provino, impressionando gli allenatori del vivaio per le sue abilità nel dribbling, la sua velocità e la capacità di leggere il gioco.
"Messi, Neymar e Iniesta mi hanno insegnato parecchie cose - ha ricordato - Mi hanno detto di avere fiducia in me stesso".
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Il Barcellona avrebbe voluto tenerlo con sé, ma ha incontrato difficoltà legali e burocratiche a causa della sua giovane età, essendo la FIFA particolarmente severa sui trasferimenti di minori.
La saga è andata avanti per tre anni, prima che la famiglia del giocatore perdesse la pazienza. Ed è lì che è intervenuta una leggenda rumena come Gheorghe Hagi.
Il padre di Sali, Engi, è nato nella contea di Constanta, proprio come il più grande giocatore rumeno di tutti i tempi. Da bambino, Engi viveva vicino allo stadio di Constanta e vedeva il giovane Hagi giocare per il club locale. Da allora ha sempre adorato il più grande idolo calcistico del paese.
Sali senior ha lasciato la Romania per il Canada una volta sposato, ma ha continuato a seguire Hagi mentre questi portava il Viitorul Constanta in Europa e, nel 2016-17, al suo primo titolo nazionale. E ora, all'improvviso, suo figlio poteva giocare proprio per Gica.
La famiglia Sali non aveva intenzione di tornare in Romania, ma ha ben presto cambiato idea. Nel 2019 Engi è tornato a Costanta con Enes nel 2019 e il figlio si è presto affermato come uno dei talenti più brillanti delle giovanili del club.
Dopo la fusione della scorsa estate tra il Viitorul e il Farul Constanta, Hagi - che è sia il proprietario che l'allenatore - ha chiamato Sali in prima squadra. Per il giovane cresciuto in Ontario guardando innumerevoli video di del mancino protagonista con la Romania negli anni '90, è stata un'esperienza indimenticabile.
"Mi sento un leone quando lo vedo", dice Sali del suo mentore, ed è naturale che sia saltato tra le braccia di Hagi dopo aver segnato quell'incredibile goal a settembre. Entrambi non avrebbero mai immaginato che Enes avrebbe indossato la maglia della nazionale maggiore meno di due mesi dopo.
"Enes è un giocatore molto promettente. Non avevamo un giovane con una tale qualità dai tempi di Gheorghe Hagi", ha detto l'ex catanese Nicolae Dica, assistente allenatore della Romania. Lo stesso Hagi è d'accordo: "Non è prematuro convocarlo: mi ha già superato. Io sono arrivato in Nazionale solo a 18 anni, ed Enes non ne ha nemmeno 16. È un ragazzo serio che merita fiducia".
Essendo nato in Canada, Sali poteva scegliere di giocare al fianco di Alphonso Davies e Jonathan David per i co-organizzatori dei Mondiali 2026, ma ha scelto la Romania.
Sali rappresenta anche una specie di 'vendetta'. Il presidente della Federazione locale, Razvan Burleanu, lo sta usando anche come strumento politico nel suo tentativo di vincere le prossime elezioni.
"Si può già immaginare che grande giocatore diventerà Sali tra due o tre anni", ha detto, evidentemetne senza preoccuparsi del fatto che piazzare un quindicenne sotto i riflettori potrebbe in realtà nuocere ai suoi progressi.
La forza mentale di Sali, quindi, sarà ora messa alla prova. Il ragazzo che sogna di emulare Messi è il primo nazionale di sempre nato dopo l'esordio della Pulce con l'Argentina (2005). Resta da vedere se tutte le attenzioni ricevute fin qui, in prospettiva, saranno giustificate dai fatti.
