Tre anni fa, all'interno di una gara pressoché perfetta, Paulo Dybala rifilava una doppietta al Barcellona del connazionale Leo Messi. Una sfida magica per il centravanti di Laguna Larga, in cui il paragone con il 10 blaugrana diventò tanto ardito quanto comprensibile: in quel preciso momento. Allo Stadium.
Gli anni, invece, hanno fatto ben comprendere come determinati accostamenti non abbiano motivo di esistere. Perché, semplicemente, questi due giocatori vivono su pianeti differenti.
Uno - quello in terra catalana - è il miglior giocatore al mondo assieme a Ronaldo. L'altro, tra alti e bassi, ha riconquistato nuovamente un ruolo centrale alla Juventus, complice l'avvento di Maurizio Sarri.
Insomma, la Joya s'è ritrovata. Per la gioia degli uomini della Continassa, pronti a fare sul serio in chiave rinnovo del contratto, in scadenza nel 2022. A tal proposito, e non potrebbe essere altrimenti, l'emergenza coronavirus ha rallenato un discorso che, comunque, non proporrà né sorprese né scossoni.
L'ex Palermo, infatti, è destinato a rimanere ancora per parecchio tempo nel capoluogo piemontese, sebbene la scorsa estate abbia rischiato concretamente di fare le valigie.

Non è un mistero ad esempio che, se Dybala avesse accettato la proposta del Manchester United, sarebbe cambiato il mondo. Con, sempre all'insegna della volubilità della materia, Romelu Lukaku alla Continassa e non alla Pinetina. In estrema sintesi, tutto può mutarsi rapidamente.
Compresi gli umori di una società che, ora, ritiene il Picciriddu un elemento imprescindibile. Avanti tutta verso il prolungamento, con annesso ingaggio da top player: attorno ai 12 milioni netti a stagione. L'agente di Paulo, Jorge Antun, sarebbe dovuto sbarcare in Italia in queste settimane per dare l'accelerata decisiva. Ma, come detto, il COVID-19 ha sconvolto usi e costumi generali.
Si procede, a fuoco lento, in telefonate e conference call. Ma non c'è fretta, affatto, in quanto Dybala crede fermamente nel progetto bianconero. Così come il CFO Fabio Paratici crede nell'ulteriore evoluzione del suo gioiello, sondato recentemente e nuovamente dal PSG.
I parigini, infatti, già nelle puntate precedenti avevano provato a mettere le mani sull'argentino, salvo poi decidere di sfruttare l'occasione Mauro Icardi in uscita dall'Inter. Detto ciò, sempre attento alle dinamiche italiane, il ds Leonardo un nuovo tentativo lo avrebbe effettuato. Respinto.
Neanche una proposta monstre, considerando la crescita in atto, potrebbe far vacillare la Juve. E' amore puro, riconsolidato dopo una piccola crisi, scongiurata dalla ferma volontà del diretto interessato. Determinato, come non mai, a trascinare la Signora verso nuovi successi.


