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Alphonso Davies Canada 2022 World CupGetty

Il sogno di Davies: dal campo rifugiati al primo goal del Canada ai Mondiali

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"Un bambino nato in un campo di rifugiati non avrebbe dovuto farcela e invece giocherà al Mondiale. Nessuno può dirvi che i vostri sogni sono irrealizzabili"

Alphonso Davies ha pubblicato questo messaggio, prima dell'inizio di Qatar 2022. Motivazione per milioni di bambini in tutto il mondo. Nato in Ghana, nel campo profughi di Budubaram - aperto nel 1990 e durante gli anni, centro per i rifugiati di diverse guerre civili - è riuscito a trasferirsi in Canada all'età di cinque anni.

Con lui i genitori, liberiani, scappati dalla patria dopo lo scoppio della guerra civile. Davies ha avuto una rapida ascesa, diventando stella del Bayern Monaco e il giocatore più importante del Canada, con cui ha conquistato la qualificazione ai Mondiali 2022. Sconfitto contro il Belgio, ha dato il vantaggio alla sua Nazionale nella sfida contro la Croazia.

Un goal che vale triplo. Prima di tutto, per il significato. Un ragazzo nato a Budubaram, che riesce a segnare una rete nella competizione sportiva più importante del pianeta. Dunque, per i secondi che ci sono voluti per trovare il vantaggio: 68, il più rapido di Qatar 2022.

Infine, perchè, semplicemente, il Canada non aveva mai segnato ai Mondiali. Presente nella Coppa del Mondo, venne eliminata nella fase a gironi dopo cinque goal subiti e zero fatti. Con tre, ovvie, sconfitte.

Per il Canada l'edizione 2022 è una vetrina importantissima per raggiungere un risultato più importante rispetto a quello del 1986 e mettersi in mostra in vista del Mondiale 2026. Tra quattro anni, infatti, la nazione nord-americana organizzerà l'edizione della Coppa del Mondo insieme ai vicini degli Stati Uniti e al Messico.

Classe 2002, vent'enne solamente dallo scorso 2 novembre, Davies è considerato il più grande talento di sempre, nonostante sia ancora giovanissimo. Insieme a lui, il Canada conta un altro baby terribile come Jonathan David, tra i migliori bomber d'Europa in maglia Lille.

Una generazione che prova a mettersi in mostra in Qatar, sicura di esserci anche nel 2026.

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