Come ogni quattro anni, il Brasile si presenta ai nastri di partenza dei Mondiali con i gradi di favorito per la vittoria finale: verdeoro impegnati nel Gruppo G con Serbia, Svizzera e Camerun, avversari ostici ma tutt'altro che insuperabili.
La squadra guidata dal commissario tecnico Tite si sta preparando all'evento in Italia e precisamente alla Continassa, la casa della Juventus: un luogo molto familiare a Danilo, intervenuto in conferenza stampa.
“È tutto molto strano in questi Mondiali, cerchiamo di recuperare le forze perché non abbiamo mai avuto tempo di disconnetterci, solo giocare e recuperare. Non c’è tempo per la preparazione, è un’esperienza diversa ma interessante da vivere”.
Tra i convocati del Brasile figura anche il compagno di squadra Alex Sandro, ormai uno di famiglia per Danilo.
“Siamo amici dal 2010, venivo a trovarlo a Torino quando giocavo nel Real. È bello giocare la Coppa del Mondo con un amico come lui. Sono felice e orgoglioso, è uno di famiglia”.
La sfida contro la Serbia sarà sotto la lente d'ingrandimento per lo scontro con Vlahovic e Kostic.
“Vlahovic ha un potenziale incredibile, lo ha dimostrato alla Fiorentina e alla Juventus. Sta migliorando ed è pericoloso perché ha personalità. È molto forte. Kostic è arrivato nell’ultimo mercato e sta entrando nelle dinamiche della Juve. Ha un ottimo cross e sarà un’arma da neutralizzare. Però è bello incontrarli ai Mondiali”.
L'esperienza maturata in Serie A, dove l'attenzione alla fase difensiva è massima, ha influito positivamente sul gioco di Danilo.
“Da un po’ che dico che da quando sono arrivato in Italia il mio modo di difendere è cambiato positivamente. Questo è quello che possiamo aggiungere alla Nazionale brasiliana. Ci sono tanti campioni, gente con spessore e con esperienza che ha vissuto tutto. Però l’interpretazione delle partite e la capacità di soffrire, della quale qui alla Juve si parla tanto, si possono aggiungere alla Nazionale”.