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Maurizio Sarri Juventus 2019-20Getty Images

Come giocherà la Juventus: la ripresa passa dalla continuità: avanti con il 4-3-3

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Dov'eravamo rimasti? Al successo della Juventus sull'Inter e, di riflesso, al 4-3-3 sempre più centrale nei progetti di Maurizio Sarri. Dall'8 marzo, ultima partita prima che il calcio italiano si fermasse, sembrano passati secoli.

E, in un certo senso, così è. Ma la stagione è la stessa, con annessi obiettivi da centrare nel breve termine. Con, soprattutto, Madama chiamata a fare la voce grossa in tutte le competizioni.

Si riparte dalla Coppa Italia, dalla sfida di venerdì contro il Milan. Un match, questo, importante per più motivi. Il primo, banalmente, perché consegnerà la prima finalista della Coppa Italia edizione 2020. Il secondo, all'insegna della cuorisità, perché fornirà prime indicazioni tangibili. Insomma, lavori in corso ma con un trofeo dietro l'angolo.

Allora piede premuto sull'acceleratore, alla ricerca della massima esposizione in salsa 4-3-3. Vietato fare esperimenti, vietato tuffarsi nell'ignoto. Ecco perché, dunque, l'imminente sfida dello Stadium non dovrebbe proporre grosse sorprese. A maggior ragione considerando come, nel test in famiglia di tre giorni fa, il tecnico del Chelsea abbia deciso di affidarsi alla continuità.

E le opzioni, certamente, non mancano. In attesa del rientro di Demiral, e con Higuain da valutare, Sarri può fare affidamento pressoché sull'intera rosa. Con, e non va sottovalutato, un elemento in più: Khedira.

Il tedesco, infatti, nell'ulltimo allenamento congiunto è stato provato tra i titolari. Chiaro segnale di come, al netto della condizione atletica, venga considerato a tutti gli effetti una pedina preziosa.

La sensazione, in linea generale, è che il dubbio dei dubbi sia legato a Pjanic. O meglio, le qualità del bosniaco non possono essere messe in discussione, ma Bentancur davanti alla difesa rappresenta un'idea che, in tono progettuale, potrebbe sfociare nel suo ottimo perché. Proprio come palesato candidamente nel derby d'Italia.

Ecco perché, mai come in questo caso, le vie del mercato potrebbero fare il loro corso. Con il Barcellona sempre presente nella mente dell'ex giallorosso, sebbene ad oggi l'idea di scambio sia totalmente bloccata a causa di Arthur, per nulla propenso a lasciare a cuor leggero la Catalogna.

Occhi puntati, inoltre, sul tridente offensivo. Nell'immediato andranno valutate le condizioni Higuain, ma affidarsi ai brevilinei - come accaduto contro l'Inter - dovrebbe diventare la base di partenza. Douglas Costa, Dybala e Ronaldo, per idee e qualità, rappresentano la miglior scelta possibile. Ma, ovviamente, il brasiliano andrà centellinato: impossibile forzare.

Impegni fitti e ravvicinati, con il concetto di turnover a regnare sovrano. E qui, sostanzialmente, non dovrebbero emergere problemi. In quanto Sarri alla Juve ha compreso perfettamente come attingere dalla profondità della rosa rappresenti la chiave di lettura principale. Vuoi per le tante possibilità a disposizione, vuoi per equilibri di spogliatoio.

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