Altro giro, altra puntata del format "a casa con la Juve". Ospiti: Giorgio Chiellini e David Trezeguet, entrambi interpellati a tutto tondo. Il capitano bianconero, in particolar modo, s'è soffermato sulla difficile attualità vissuta dal paese alle prese con l'emergenza COVID-19.
"Sto bene, abbiamo fatto il tampone ieri ma non ho sintomi e mi auguro sia negativo".
Il 3 della Signora, poi, spiega come stia vivendo questa difficile situazione:
"Sono al J Hotel isolato, ho la famiglia a Livorno da due mesi. Faccio qualche esercizio, leggo un po', guardo un po' di serie tv e ho rispolverato u po' di PlayStation. E faccio videochiamate con famiglie e amici".
E' tempo libero. E' tempo, dunque, anche di amarcord:
"Con gli anni ho fatto più goal sulle seconde palle anziché di testa, ho lavorato molto sui miei punti deboli".
I retroscena non mancano, a partire dall'approdo sotto la Mole:
"Il presidente del Livorno mi contattò dicendomi di andare a Milano che mi stava vendendo. Ero in comproprietà con la Roma e, quando arrivai, i dirigenti erano abbastanza arrabbiati. Poi si aprì una porta e vidi Giraudo, Moggi e Bettega. Lì capii che stavo andando alla Juve".


