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Arthur Juventus 2021-22Getty/GOAL

Parla Pastorello: "Arthur? Non è nell'interesse di nessuno continuare in questa situazione"

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Parla Federico Pastorello. L'agente di Romelu Lukaku, di Arthur, di Federico Bernardeschi e di molti altri calciatori di Serie A e non solo si confessa in una lunga intervista a 'Repubblica', nella quale delinea la situazione di molti dei propri assistiti. Partendo proprio dal centravanti belga, passato rapidamente dal sogno alla maledizione con la maglia del Chelsea.

“Per i parametri del trasferimento, nessuno poteva aspettarsi una situazione così. Non discuto le scelte tecniche, ma è ovvio che c’è stato un problema. I numeri però vanno pesati: è il miglior marcatore della squadra, con un minutaggio basso rispetto ai compagni. La situazione va valutata con attenzione, ora c’è da difendere il posto in Champions, c’è la finale di FA Cup: Romelu è concentrato su questo, non abbiamo parlato di altro.
L'Inter? Tanto rumore per nulla. Ha nel cuore il club e i tifosi, non l’ha mai nascosto come l’amore per l’Anderlecht dove vorrebbe chiudere la carriera. Ma non possiamo ipotizzare trattative: il Chelsea ha definito la cessione del club, non conosciamo gli interlocutori, figuriamoci se possiamo ipotizzare discorsi con Inter o Milan. Bisogna aspettare".
Lukaku

E Antonio Conte, a caccia di un quarto posto Champions con il Tottenham?

"Lui è ossessionato dalla vittoria. Questo lo ha reso tra i più vincenti in circolazione, ha l'abilità di cambiare la mentalità di una squadra, ma è ovvio che in Premier non vinci solo con questo. A volte Antonio appare un allenatore difficile: ma se fossi un ds non vorrei uno che mi fa vivere bene ma che mi fa vincere. L'ho sentito molto soddisfatto della squadra, lo segue: credo che al 60-70% resterà".

Perché i giovani italiani faticano così tanto a trovare spazio in Serie A?

"Dico una cosa contro i miei interessi: il decreto Crescita ha ammazzato il calcio italiano, oggi conviene andare a prendere uno straniero in Olanda che un under 21 italiano. Gestisco i fratelli Esposito: Sebastiano è dovuto andare in Svizzera per trovare continuità, Salvatore, un titolare dell'U21, è relegato in Serie B. Giocatori così dovrebbero avere zero problemi a trovare spazio in Serie A. Ma non è colpa dei club: se ti fanno pagare un ristorante stellato come una trattoria, che fai? È una grave responsabilità della politica in Italia e del calcio italiano".

Quindi, via ancora una volta con i nomi caldi del mercato. Si parte da Francesco Acerbi.

"La situazione è difficile da sostenere già da tempo: era un pilastro, ora vengono toccati aspetti della vita personale in modo ingiusto, è un professionista esemplare, che cura tantissimo se stesso, l'alimentazione, per essere sempre al top. Il gol allo Spezia non è casuale, lui è forte di testa, nel fisico. A fine stagione ci confronteremo col club: lavorare in questa situazione può essere complicato".

Federico Bernardeschi resterà alla Juventus oppure se ne andrà come Dybala?

"Non commento situazioni di altri giocatori. Ma non ho mai avuto la percezione che Federico non fosse riconfermato. Magari c'è un gioco delle parti e possono darti la sensazione di non essere così importante nel progetto. Ma con la Juve il dialogo per il rinnovo è aperto. La sua priorità è rimanere. Poi, è normale che debba aprire ad alternative, che ci sono: lui non si immagina in un club che non sia un top club. La Juve lo è, ce ne sono però anche altri".
Bernardeschi Juventus 2021/22Getty

E Arthur?

"A gennaio siamo stati vicini ad andar via, all'Arsenal. È un giocatore troppo importante per essere emarginato, deve anche pensare al discorso della Nazionale. Era stato preso per giocare un calcio diverso, con Sarri avrebbe fatto il Jorginho, Allegri invece vuole due mediani strutturati fisicamente. I due si stimano, ma è una questione tattica, e io non entro nelle scelte tecniche. Ma non è nell'interesse di nessuno continuare in questa situazione".

Altra situazione complicata: quella di Alex Meret a Napoli.

"Sono certo che Alex sarà uno dei primi 4-5 portieri al mondo. È stato incredibilmente penalizzato dal dualismo con Ospina, ha pagato questa situazione. Anche Donnarumma vive una situazione simile, per loro la continuità è troppo importante. Finora con Alex non abbiamo accettato il rinnovo perché vogliamo chiarezza: l'accordo di massima col Napoli c'è, il problema è che o decidono di puntare su Meret o cercheremo questa sicurezza altrove. Anche l'errore con l'Empoli, se avesse giocato sempre, non sarebbe successo".

Patrick Cutrone, infine, è destinato a lasciare l'Empoli dopo un solo anno.

"Purtroppo nel corso della stagione ci si è accorti che Pinamonti e Cutrone, che sono molto amici, per caratteristiche non si completano. L'allenatore se ne è reso conto, ora per Patrick dobbiamo trovare una soluzione, non più in prestito perché siamo finalmente all'ultimo anno col Wolverhampton".
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