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Krzysztof Piatek GenoaGetty Images

Calciomercato Genoa, Preziosi: "Top club su Piatek, andrà via"

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Krzysztof Piatek , è l'uomo del momento. Lo sanno in Serie A, lo sa il Genoa , lo sa Enrico Preziosi che psicologicamente si prepara a veder partire il bomber polacco rivelazione di questo avvio di campionato.

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Il numero uno del Grifone, intervistato dalla 'Gazzetta dello Sport', non ci gira intorno: "Piatek è essenziale per il Genoa e io devo pensare al Genoa. Poi, non ci prendiamo in giro, io lo so che me lo porteranno via, perché è stratosferico e gli moltiplicheranno l’ingaggio per dieci: ci guadagnerà lui, ci guadagnerà il Genoa e noi punteremo su Favilli ".

La conferma è arrivata anche dall'agente del giocatore,Tomasz Magdziarz: "Siamo in contatto con diversi club- ha dichiarato a Goal - ma non dirò nulla di più alla stampa. Al momento gioca in Serie A, ma non sappiamo cosa può riservargli il futuro".

"Siamo già tempestati di telefonate, dall’Italia e dall’Europa, tutti top club - ha invece ribadito Preziosi - chi vorrà Piatek dovrà essere serio e parlare con me, il resto lo considererò malcostume . Qual è il suo prezzo? Non lo so e per ora non mi pongo il problema. Le dichiarazioni di De Laurentiis ? Lo ha detto lui: io non dico mai con chi parlo e chi è interessato a un mio giocatore".

Nel contratto di Piatek, non esistono clausole rescissorie: "Nessuna grande mossa: di solito non la metto mai. Le mie trattative sono libere, se un club vuole un mio giocatore ci sediamo e parliamo: “Questo è il prezzo, lo volete?”".

Preziosi, infine, racconta quando è scoccata la scintilla che lo ha portato a trattare col Cracovia e prendere l'attaccante per 4 milioni: "La segnalazione fu di un procuratore amico, Gabriele Giuffrida. Solita trafila: highlights - ma lì sono tutti fenomeni, li scorro appena - un link di Wyscout e poi, visto che un giocatore da prendere lo devi studiare e non solo guardare, una partita intera. Non ricordo Cracovia contro chi, ma ricordo dove l’ho vista. A Ibiza, casa mia: era fine maggio. Io, la tv e nessun altro: ho un modo di valutare i giocatori tutto mio, devo essere da solo ".

"Mi alzai dal divano - aggiunge - Telefonai a Giuffrida - “Lo prendo” - e a Giorgio Perinetti: “Bisogna incontrare il Cracovia, subito”. Il  giorno dopo era tutto fatto. Io sono così, un ansioso: una scelta la azzecco o la sbaglio, ma non mi piace aspettare. Ci sono giocatori che vedi e rivedi: con Piatek non c’era niente su cui riflettere" . Chapeau.

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