Seconda presenza stagionale ed ennesimo record raggiunto nel corso della sua straordinaria carriera. Gigi Buffon, scendendo in campo sabato pomeriggio contro la SPAL, ha raggiunto quota 903 gare in una squadra di club, superando un’altra leggenda del calcio italiano: Paolo Maldini.
Con DAZN segui 3 partite della Serie A TIM a giornata IN STREAMING, LIVE E ON DEMANDL’ex fuoriclasse del Milan resta ancora nel mirino del portiere bianconero visto che già nel corso di questa stagione potrebbe battere il suo storico primato di presenze in Serie A (647 quelle di Maldini contro le 642 di Buffon), ma in realtà a spingerlo non sono i numeri ed altre pagine da ritagliarsi nella storia del calcio nostrano, ma le sue straordinarie motivazioni.
A confermarlo è stato lo stesso Buffon che, parlando dopo la gara con la SPAL, ha spiegato come non siano i record di Maldini il suo vero obiettivo.
“Chi pensa che io sia tornato alla Juve per battere il record non mi conosce affatto. Io voglio ancora vivere determinate emozioni e voglio farlo con questi compagni e questi tifosi. Raggiungere un traguardo così importante è un motivo di soddisfazione, soprattutto perché l’ho fatto a 42 anni. Il numero di presenze è poi ancora più sostanzioso se si conteggiano quelle in Nazionale, vuol dire che la natura è stata generosa con me, ma io l’ho assecondata. Sono arrivato a questo punto della carriera in una condizione sorprendente”.
Buffon ha vinto moltissimo in carriera, ma gli manca ancora una Champions League in bacheca.
“Per me è uno stimolo enorme e devo ringraziare la vita per non avermela ancora fatta vincere, altrimenti mi chiederei perché gioco ancora. E’ bellissimo essere ancora in corsa e provarci di nuovo, ma non c’è alcun accordo sul giocare almeno una partita in Europa in stagione, siamo alla Juve e non in un club dilettantistico, io gioco quando sono chiamato in causa dall’allenatore”.
Il fuoriclasse bianconero sta vivendo un’annata da ‘vice’ una cosa insolita per uno come lui.
“Le gerarchie con Szczesny sono chiare ed io non vorrei parlarne più”.
La Juventus è ripartita da Sarri, Buffon svela quali sono le differenze tra il suo attuale allenatore a Massimiliano Allegri.
“Hanno due filosofie completamente diverse, ma quello che conta è arrivare al risultato. Allegri, da questo punto di vista è stato un maestro eccezionale, Sarri è diverso ma può contare sulla totale disponibilità della squadra. E’ un eterno insoddisfatto, un po’ come me quando gioco. Qui c’è un gruppo che vuole fare grandi cose, il cambiamento è stato assorbito al 50%, questo vuol dire che possiamo migliorare molto ancora”.


