Ci sono partite che possono cambiare il corso di una stagione. E, dal canto suo, Federico Bernardeschi auspica che quella di Bologna confluisca in questa direzione. Perché il carrarino, schierato a sorpresa tra i titolari, torna a casa con un pieno di fiducia.
Tra un assist sontuoso e un palo. Insomma, proprio ciò che serve per allontanare negatività e, soprattutto, arditi pensieri di mercato.
Maurizio Sarri, considerando l'inevitabile gestione di Douglas Costa, al Dall'Ara ha scelto di puntare sull'ex viola. Un'idea maturata nell'allenamento della vigilia, supportata successivamente dall'assetto base.
E il verdetto dell'ultima prestazione è dei più sovrani. Ovvero, nel 4-3-3 della Juventus il 33 può dire la sua solamente in un ruolo: quello di esterno d'attacco. Pensieri di allegriana memoria, tornati magicamente d'attualità.
Appunto. Stesso modus operandi, ora, adottato dall'ex mister del Chelsea che, dopo aver tentato di trovare la chiave vincente perlustrando varie ipotesi tattiche, sembra aver capito dove ottenere potenzialmente il meglio da Bernardeschi.
Il resto è attualità. Con la Vecchia Signora che ha mantenuto la porta inviolata per almeno quattro partite consecutive considerando tutte le competizioni (419 minuti senza reti subite) per la prima volta da dicembre 2018.
Merito, in terra felsinea, anche del toscano. Che pur non proponendo cose trascendentali, s'è fatto trovare pronto e propositivo. Coprendo, all'occorrenza, le spalle di Cuadrado. Il tutto, accelerando a testa alta sulla fascia di competenza. In estrema sintesi, proprio come piace a Sarri.
Ora, inevitabilmente, la prova del nove passa dalla tanto agognata continuità. Fondamentale per pensare di fare la voce grossa, in termini individuali e corali, sebbene - nei match di cartello - il titolare resti Douglas Costa.
Ma Federico c'è. E ha risposto presente. Il modo migliore per tentare di scalare ulteriormente le gerarchie, magari mettendo nel mirino una maglia da titolare nella sfida di venerdì sera che vedrà Madama ospitare il Lecce.
Musica per le orecchie di Sarri, fresco di elogio al termine della gara:
"Bernardeschi aveva fatto bene anche negli ultimi due ingressi, settanta minuti su buoni livelli, bene anche in fase difensiva. Se lo merita, è spesso sottovalutato e ipercriticato".
Parallelamente, inevitabilmente, l'extra campo farà il suo corso. Perché Bernardeschi, sia in Italia sia all'estero, vanta diverse estimatrici. In Inghilterra, per l'appunto, non è un mistero che più società starebbero pensando di fare sul serio. Pensieri lontani, al momento, in quanto tutto passa dal presente. Alla ricerca della tanto agognata continuità.




