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Andrea Pirlo GFXGoal

Atalanta-Juventus: Pirlo a caccia del secondo trofeo da allenatore

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No, non sarà una partita come le altre. Perché, se la Juventus questa sera dovesse battere l'Atalanta, per Andrea Pirlo il compleanno sarebbe dei più felici. E perché, al tempo stesso, per il 42enne tecnico bresciano sarebbe il secondo trofeo da allenatore dopo la Supercoppa Italiana conquistata contro il Napoli.

Insomma, il Mapei Stadium di Reggio Emilia potrebbe diventare per il condottiero bianconero uno stadio - decisamente - fortunato. Sebbene, ovviamente, l'Atalanta di Gian Piero Gasperini abbia ben altre intenzioni.

Il mister grugliaschese, infatti, è a caccia di un successo che - percorso alla mano - impreziosirebbe il progetto orobico. Fatto di lungimiranza, programmazione, sorrisi. In definitiva, entrambe le squadre hanno i loro ottimi motivi per darsi battaglia nell'imminente appuntamento odierno: fischio d'inizio ore 21.

E se Gasperini può dormire sonni tranquilli circa la sua permanenza in terra orobica, a meno che non decida lui stesso di interrompere l'avventura magari per sposare un programma di un top club, per Pirlo il discorso è (assai) differente.

A bocce ferme, quindi, Madama è chiamata a prendere una decisione: mettere alla porta il bresciano e cambiare nuovamente guida tecnica, oppure dargli un'altra chance. La sensazione, e forse qualcosina in più, è che la Vecchia Signora sia più propensa verso la prima ipotesi. Sebbene, si sa, il calcio è materia volubile. 

Morale della favola? Solamente un colpo di reni potrebbe cambiare il destino di Pirlo che, comunque, non pone l'attenzione troppo in là. Vuoi perché la Juve ha ancora la possibilità di salvare il salvabile, vuoi perché - come recitano i saggi - nessuno nasce imparato e, dunque, le difficoltà fanno parte inevitabilmente di un percorso. In parole povere, se Pirlo verrà messo alla porta dai vertici della Continassa non ne farà un dramma. Esperienza.

"Ho già risposto mille volte e continuo a rispondere allo stesso modo: penso a finire il mio lavoro, cercando di vincere la partita di domani e poi domenica. Per il futuro ci sarà tempo per parlare". 

Così Pirlo alla vigilia della sfida contro la Dea. D'altro canto, è risaputo, Andrea è fatto così: non si esalta nei momenti belli, così come al tempo stesso non si deprime quando le cose non vanno bene. 

"Con l'Atalanta sai dove vai a finire. Ti fa alzare il ritmo, gioca con intensità, ti porta a giocare una partita a livello europeo. Loro conoscono noi, sappiamo a cosa andremo incontro, non credo sarà una partita molto diversa dalle altre due".

Missione primaria: mettere le mani sulla Coppa Italia. Missione secondaria: non rovinarsi il compleanno. Comunque andrà a finire, per Pirlo, non sarà una giornata banale. Decisamente. 

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