Un'ottima Lazio batte la Juventus e supera brillantemente un importante esame di maturità, trascinata dalla classe di Luis Alberto. Bene Bentancur tra le fila bianconere, mentre continua a non convincere Emre Can: spaesato e svogliato.
Rivedi Lazio-Juventus su DAZN. Attiva ora il tuo abbonamento a 9,99€/meseSARRI, PRIMO KO IN BIANCONERO
L’ex tecnico del Chelsea ha perso la sua prima partita alla guida della Juventus alla ventesima stagionale: solo tre allenatori hanno impiegato più gare per ottenere la prima sconfitta alla guida della Signora in tutte le competizioni: Antonio Conte (43), Cestmir Vycpalek (26) e Didier Deschamps (21). La Lazio non vinceva all’Olimpico contro Madama nell’élite nostrana dal dicembre 2003, quando alla guida della truppa capitolina c’era Roberto Mancini. Un ko che ci può stare considerando il momento dell’avversario. Tuttavia, i bianconeri nelle ultime uscite hanno evidenziato evidenti limiti strutturali che, per l’appunto, hanno portato loro perdere la testa della classifica, rimediando così due lunghezze dall’Inter. Campanello d’allarme.
LAZIO DA APPLAUSI
Tutto funziona. Tutto viaggia a gonfie vele. I biancocelesti si godono la terza piazza della classifica, a tre punti dalla Juventus e a cinque dall’Inter. Un percorso di crescita netto e prestigioso, impreziosito da un’identità calcistica destinata a impreziosirsi sensibilmente. Perché, e non potrebbe essere altrimenti, questa Lazio non intende fermarsi. Anzi, è solamente all’inizio. La squadra di Simone Inzaghi è imbattuta nelle ultime nove partite interne in serie A. E, inoltre, i biancocelesti hanno segnato almeno 2 goal in 10 gare di fila in campionato, eguagliando la serie registrata da sole altre due squadre del 2000 in poi in un singolo massimo campionato: l’Inter nel 2006-2007 e l’Atalanta proprio nel 2019-2020. Chapeau.
LUIS ALBERTO DISEGNA CALCIO
Che mondo sarebbe senza Luis Alberto? Simone Inzaghi neanche si pone l’interrogativo, in quanto il 27enne di San José dal Valle è suo e se lo tiene stretto. Altro giro, undici assist. Numeri mostruosi, che sottolineano come lo spagnolo in questo momento rappresenti l’elemento in più della compagine biancoceleste. Dai suoi piedi, nella serata contro la Juve, sono nati due goal. Entrambi, peraltro, fondamentali in chiave vittoria. E la sensazione che, dall’alto di una classe sopraffina, l’ex Siviglia sia destinato a crescere enormemente. Per la gioia di patron Claudio Lotito che, a questo punto, pregusta offerta da urlo. Che, tuttavia, verranno prontamente rispedite al mittente, in quanto la truppa capitolina intende godersi e cavalcare il momento.
BENTANCUR SEMPRE PIÙ PROTAGONISTA DEL CENTROCAMPO
Al di là dell’assist consegnato a Cristiano Ronaldo. Al di là dei 40’ trovati all’Olimpico prima di uscire per infortunio. Diventato ormai un titolarissimo per Sarri, che non gli fa mancare mai elogi nelle conferenze stampa, Don Rodrigo nel ruolo di mezz’ala destra sembra aver trovato usi e costumi da grande calciatore. Nulla di nuovo per gli uomini della Continassa che, infatti, in tempi non sospetti hanno deciso di puntare sul mediano uruguaiano, osservato in lungo e in largo ai tempi del Boca Juniors. Il prospetto, ora, è diventato a realtà. Tanto da meritarsi – nelle puntate precedenti – il rinnovo di contratto. Un modo per dare fiducia a un diamante purissimo, un modo per allontanare potenziali spettatrici interessate. Da valutare nelle prossime ore il ko al ginocchio.
EMRE CAN, INGRESSO DA INCUBO
Dopo la brutta prestazione proposta contro il Sassuolo, il mediano tedesco non convince nemmeno in occasione dell’ingresso contro la Lazio. Pronti via, per poco, non porta la Lazio sul dischetto. Poi, ne azzecca poche errando principalmente dal punto di vista concettuale. Chiaro segnale di come la testa non viaggi nella giusta direzione. Chiaro segnale di come l’esclusione dalla lista Champions abbia effettuato profondi danni. Ora, inevitabilmente, le riflessioni si spostano sul tema mercato. I campioni d’Italia in carica sfrutteranno queste settimane per capire se poter fare affidamento sul proprio 23. Qualora non dovessero arrivare riscontri positivi, buttarsi sulla compravendita diventerebbe, probabilmente, l’unica cosa che conta.




