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GFX Russia Arsen ZakharyanGetty Images / GOAL

Zenit dominatore, gli stranieri, la Nazionale e i blogger: la situazione del calcio in Russia

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Fino a non molto tempo fa, la Russia era uno dei Paesi calcisticamente migliori a livello europeo. CSKA Mosca e Zenit San Pietroburgo hanno vinto l’Europa League rispettivamente nel 2005 e nel 2008 e proprio la Russia ha ospitato i Mondiali nel non lontano 2018. Ma non è tutto.

Appena tre anni fa, a San Pietroburgo, sono state giocate partite valide per Euro 2020, mentre Mosca nel 2008 aveva ospitato la finale di Champions League. Senza dimenticare che la Russia si è piazzata tra le prime dieci Nazionali nella classifica quinquennale della UEFA.

Dopo l’invasione dell’Ucraina, però, quello che era uno dei movimenti più importanti del Vecchio Continente, è praticamente sparito da un giorno all’altro dalla mappa del calcio. La UEFA ha escluso tutte le squadre russe dalle sue competizioni, anche se in Russia il pallone ha continuato a rotolare ed i collegamenti con l’Europa non sono del tutto venuti meno.

  • Zenit St Petersburg 2023Getty Images

    LO ZENIT DOMINA IN RUSSIA

    “C’è ancora molto interesse qui per il calcio. Tutti i miei amici che lo seguivano prima, lo fanno ancora”, ha spiegato Ilya Sokolov in un’intervista rilasciata a GOAL e SPOX. Il giornalista russo in passato ha lavorato per il sito in lingua inglese Russian Football News, che ha attualmente sospeso i suoi servizi.

    Il numero di spettatori in campionato è diminuito - svela Sokolov - Ma non a causa della situazione attuale, il motivo va invece ricercato nell’introduzione di un documento diventato obbligatori per entrare negli stadi in Russia, che contiene dati personali. Molti tifosi hanno iniziato a boicottare gli impianti per questo".

    Lo Zenit è la squadra che catalizza più spettatori in assoluto. La scorsa stagione la media di presenze allo stadio si è aggirata sui 30mila, mentre prima della guerra e del coronavirus si viaggiava su medie di circa 50mila spettatori a gara.

    Secondo Sokolov è complicato dire quanto sia cambiato il livello generale del campionato a causa dell’esclusione delle squadre dalle competizioni UEFA: “Io penso che sia leggermente peggiorato”.

    La migliore squadra del Paese è in questo momento senza dubbio lo Zenit San Pietroburgo. Nel 2022, anno in cui è iniziata la guerra, ha vinto il suo quarto campionato consecutivo, la scorsa stagione ha poi difeso il titolo e anche in questa è partito forte.

    Il portale specializzato Transfermarkt stima il valore di mercato della squadra dello Zenit in circa 150 milioni di euro, valore simile a quello dell’Hoffenheim o del Sassuolo. Dando uno sguardo alla rosa si capisce molto del calcio russo di oggi: ci sono molti giocatori russi ovviamente, numerosi sudamericani, un kazako ed un serbo.

    Dall’inizio della guerra, infatti, è drasticamente diminuito il numero di giocatori europei nella Premier League russa. Attualmente ce ne sono appena 21 in totale. Il più famoso tra essi è l’ex nazionale olandese Quincy Promes dello Spartak Mosca, che recentemente è stato condannato a 18 mesi nel suo Paese per aver accoltellato suo cugino nel 2020.

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  • Arsen Zakharyan Russia 2023Getty Images

    LA RUSSIA E IL SUO MERCATO

    Subito dopo l’inizio della guerra, la FIFA ha permesso a tutti i giocatori e gli allenatori stranieri che lavoravano in Russia (e in Ucraina) di sospendere unilateralmente i propri contratti e di trasferirsi in altri Paesi grazie ad una speciale deroga. Un’opportunità sfruttata da circa un terzo dei 120 stranieri che in quel momento militavano in Russia.

    Oggi questa deroga non vale più per i calciatori che giocano ancora in Russia. Affinché un trasferimento si concluda, è necessario trovare un accordo con il club di appartenenza. Per fare un esempio, Malcom si è trasferito dallo Zenit all’Al-Hilal in Arabia Saudita, ma a fronte di un esborso da ben 60 milioni di euro. Sono invece 13 i milioni che la Real Sociedad ha dovuto versare nelle casse della Dinamo Mosca per assicurarsi il cartellino di Arsen Zakharyan.

    Proprio quello di Zakharyan è stato il primo grande trasferimento di un giocatore russo in Europa occidentale dall’inizio del conflitto. Secondo quanto spiegato da Sokolov, l’approdo in Spagna del ventenne centrocampista è stato accolto molto positivamente in Russia: “Qui i tifosi sono sempre molto contenti quando un giocatore russo si trasferisce all’estero”. Il trasferimento di Zakharyan si sta guadagnando molto spazio sui media russi, anche se al momento ha giocato solo due piccoli spezzoni di partita in Liga.

    Recentemente è fallito l’approdo di Eduard Spertsyan, giocatore con doppio passaporto russo e armeno, all’Ajax. Il talento del Krasnodar è stato realmente ad un passo dal trasferimento ma poi, come spiegato al De Telegraaf dal direttore sportivo del club olandese, Sven Mislintat, è stato deciso di bloccare la trattativa: “L’Ajax deve essere un modello per tutti - ha spiegato Pier Eringa- Svolgiamo un ruolo molto più ampio ed importante del semplice schierare una squadra di calcio su un campo da gioco”.

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  • Russia Iran Friendly 2023Getty Images

    LA NAZIONALE E LE RELAZIONI CON LA TURCHIA

    Poiché anche la Nazionale russa è stata esclusa da tutte le competizioni ufficiali, la sua Federazione calcistica si accontenta di giocare gare amichevoli con rappresentative di nazioni non ostili. La Russia ha recentemente pareggiato contro Tagikistan, Uzbekistan ed Iran ed ha vinto contro Kirghizistan ed Iraq. Martedì prossimo è attesa in Qatar per una gara in trasferta.

    Qualche tempo fa si parlava addirittura di un passaggio della Federazione russa dall’europea UEFA all’asiatica AFC. “Abbiamo un buon rapporto con la Federazione calcistica russa - ha detto il presidente dell’AFCSalman bin Ebrahim al-Khalifa - Noi vogliamo il meglio per questo sport e cerchiamo di separare la politica dal calcio”.

    Da allora però le discussioni non sono andate avanti. “Credo - ha spiegato Sokolov - che alcuni Paesi asiatici come Giappone, Corea del Sud o Australia, siano contrari alla cosa e ritengo che i dirigenti della Federazione russa sperino in un ritorno all’attività in Europa”.

    A proposito, Aleksandr Dyukov, presidente della Federazione russa, fa ancora parte oggi del Comitato Esecutivo UEFA. Tale comitato comprende, tra gli altri, Karl-Heinz Rummenigge, Hans-Joachim Watzke, il presidente dell'associazione spagnola Luis Rubiales e l'ucraino Andriy Pavelko.

    Nel frattempo, la Russia mantiene buoni rapporti con singole Federazioni appartenenti alla UEFA, in particolare con quelle di Serbia e Turchia.

    La Stella Rossa di Belgrado continua a portare sul petto il logo della russa Gazprom. Lo scorso novembre, la compagine serba si è anche recata a San Pietroburgo per un’amichevole e lo stesso ha fatto a luglio quando si è disputato un torneo al quale hanno preso parte anche lo Zenit, il Neftci Baku ed il Fenerbahçe. A marzo proprio il club turco ha anche chiuso un accordo di collaborazione biennale con lo Zenit che prevede l’organizzazione di amichevoli e la formazione congiunta di allenatori e dirigenti.

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  • CLUB DELLA CRIMEA IN CAMPIONATO, I BLOGGER IN COPPA

    In questa stagione due club della penisola di Crimea, illegalmente annessa, sono stati incorporati nel sistema calcistico russo. Si tratta del PFK Sebastopoli e dello Rubin Yalta, che militano nel quarto livello del calcio russo.

    Anche in Coppa di Russia c’è stata una novità: dalla scorsa stagione vi prendono parte anche compagini rappresentanti della cosiddetta Media League. Si tratta di un campionato che vede protagonisti celebrità, blogger ed ex calciatori professionisti. “E’ un qualcosa di simile - dice Sokolov - a ciò che sta facendo Gerard Piqué in Spagna". L’ex difensore del Barcellona ha organizzato la Kings League, un torneo nel quale si disputano partite 7 contro 7, mentre nella Russian Media League si gioca in 11 contro 11.

    Tre squadre di questo campionato hanno preso parte alla coppa nazionale: FC Amkal Mosca, Rodina Media e FC 2DROTS Mosca. I 2DROTS sono allenati da Dmitri Kuznetsov, ex centrocampista con un passato anche in Spagna, e sono la squadra di maggior successo della competizione, mentre l’Amkal è quella più popolare in assoluto. Nelle file del Rodina milita invece l’ex nazionale russo Dmitri Tarasov.

    “In Russia - spiega ancora Sokolov - le squadre di Media League suscitano più interesse di alcune di seconda e terza divisione”. Si tratta tra l’altro di compagini molto competitive, visto che si sono già registrate delle vittorie nel primo turno di Coppa contro squadre professionistiche che militano nelle categorie inferiori.

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